Recensione su Dal Cavalier Gino ROMA
visitato da Piggo il 10.04.2008

Recensione su
Dal Cavalier Gino
ROMA

Visitato il 10.04.2008
Imperdibile!!!
Scritta da Piggo
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 32.00
Coperti: 1
7 commenti
In pieno centro storico a due passi dal parlamento in un vicolo non facilissimo da trovare, ma la ricerca vale assolutamente la pena se volete gustare la tradizionale cucina romana. Già dall'esterno l'insegna "bottiglieria" lascia presagire un ambiente immutato nel tempo: locale piccolo, molto accogliente con volte a botte dipinte con tralci di vite, vecchi ventilatori a pale tipo legione straniera la cui utilità si rivelerà indiscutibile dopo la mangiata pantagruelica che mi aspetta, alle pareti oltre ad articoli di giornale ed onorificenze varie tributate al titolare, sono dipinti anche parecchi proverbi in romanesco, tutti tesi a magnificare la buona tavola ed il buon vino ed alcuni paesaggi italiani in stile molto naif. Il tutto non ha assolutamente l'aria dello specchietto per allodole tipica di alcuni posti finti ad uso esclusivamente turistico: è un ambiente molto familiare e simpatico nella sua ingenuità! Veniamo scortati da uno zelante cameriere che parla esattamente come il compianto Alberto Sordi ad un tavolo piccolo ma ben apparecchiato; ci viene elencato a voce un menù non particolarmente vario come proposte, tutto di piatti molto tradizionali tra cui scegliamo due porzioni di tonnarelli cacio e pepe, un abbacchio alla cacciatora, vitella arrosto con patate, carciofo, puntarelle. La scelta del vino viene effettuata dal cameriere che con la sua simpatica parlantina ha conquistato la mia fiducia. Nell'attesa del primo ci viene portato un cestino di pane squisito, l'acqua ed il vino, un ottimo cesanese del piglio che accompagna egregiamente le portate scelte, nel frattempo il locale si riempie ma, pure in uno spazio ristretto viene conservato un minimo di privacy e la buona acustica del locale ci consente di comunicare senza bisogno di alzare la voce. I tonnarelli cacio e pepe sono uno spettacolo! Le porzioni sono molto abbondanti, ma mi sono rammaricato una volta finito il piatto che non ce ne fossero più.... Seguono a ruota i secondi entrambi ottimi con una preferenza da parte mia per l'abbacchio veramente specialissimo. Il carciofo è una vera delizia, ma la sorpresa più grande per me è rappresentata dalle puntarelle: non conoscendo affatto questo tipo di verdura mi sono fatto spiegare quasi tutto dal nostro gentilissimo cameriere. Il nome esatto è catalogna spigata e si presenta all'esterno come la catalogna normale, ma tolte le prime foglie si scoprono all'esterno tante "spighe cicciotte". Le "spighe" vanno staccate una a una, lavate e tagliate dal fondo, vanno poi tagliate a lamelle sottili per il lungo e messe in acqua ghiacciata per 30 minuti almeno. Questo farà arricciare le puntarelle e toglierà loro il sapore amarognolo. Di per sé non sono particolarmente gustose, in realtà ciò che rende questo piatto così appetitoso è la salsa con cui viene condito: un paio di filetti di acciughe tritati, uno spicchio d'aglio, olio, sale ed aceto quanto basta e l'insalata di puntarelle è pronta, perfetta per pulirvi la bocca da piatti un po' unti. Ne ho ordinato una seconda porzione divorata immediatamente con furiosa ingordigia (cosa che ha colpito il nostro cameriere ed una coppia di anziani seduti al tavolo di fianco che pensavano sarei scoppiato...). Ho rinunciato al dolce mentre mia moglie ha ordinato una crostata che riferisce squisita e, colpo di scena fantastico, il cameriere che evidentemente è in grado di valutare perfettamente le capacità dei clienti compare con un piatto di tonnarelli alla ciociara con pancetta funghi e tanto tantissimo pecorino e me lo pone davanti come omaggio della casa. Le persone ai tavoli circostanti ridacchiano pensando ad uno scherzo... Figurarsi! Con me è stato come invitare un'oca a bere! Ho apprezzato moltissimo sia l'omaggio che la qualità stratosferica del piatto propostomi. Al termine del pasto niente caffè perchè non hanno la macchina per farlo ma due strepitosi liquorini casalinghi a base di melograno che, oltre ad essere buonissimi si sono rivelati veri digestivi. Un conto di 64 euro ha chiuso una splendida serata che ricorderò per un bel pezzo.

7 commenti

gi
16/04/2008
... ti sei fatto riconoscere anche a Roma :) :) :) grandissimo Piggo !!
Piggo
16/04/2008
Chiedo perdono, la data di visita è stata il 10/4 e mi sono dimenticato di scrivere che date le dimensioni del locale (40-50 coperti) e la sovrabbondante richiesta è assai consigliabile prenotare!! ;) :)
gi
16/04/2008
corretta, grazie :)
annie
16/04/2008
ciao! sconvolta per la tua ignoranza sulle puntarelle!!!!!!!!!!! confermo la tua recensione sul cavaliere..... luv
Piggo
17/04/2008
Cara Annie, sempre imparando molte cose invecchio...... :)
gary
17/04/2008
Sono un assiduo frequentatore di questa trattoria nei miei viaggi a Roma , vi consiglio anche i maccherroni con la paiata (trippa di agnello) e al venerdi piatti romaneschi a base di pesce,per il caffé a 100 metri caffé Giolitti cn anche un buon gelato
Piggo
17/04/2008
Grazie gary, la prossima volta (che ci sarà, eccome se ci sarà!!) proverò sicuramente i piatti che hai segnalato ;) :)
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