Recensione su Ristorante La Locanda del Caracciolo Poggio Rusco
visitato da tchusii il 19.04.2008

Dunque, vi sono stato due volte nel giro di una settimana. La prima volta ero con mia moglie in cerca di un altro locale della bassa, ma passando per questa località a due passi da mirandola, già l'aspetto esteriore del ristorante ci ha spinto a fermarci. Siamo entrati decisi, era venerdì 11, e subito il locale ci ha dato un'ottima impressione. All'entrata un delizioso odore di pesce avvolgeva leggermente l'ambiente. Appena ti siedi ti servono un prosecco con qualche rustico di assaggio. Quando Luca, il gestore/proprietario, persona affabile e cordiale, ci ha proposto il menu di pesce del giorno, ho espresso la mia provenienza napoletana e dunque anche la mia volontà ad assaggiare qualche bel piatto tipico mantovano ben proposto nel menu. Come antipasto, tegamino del caracciolo (una specie di pappa al pomodoro toscana, ma molto più arricchita e saporita, una vera delizia....) e tagliere mantovano con salame cotto alla piastra, polenta e formaggio di fossa. Per primi abbiamo optato per un bis (chicche rosse al sugo di stracotto di somarino e una specie di trofie lavorate allo spinacio con crema di porcini). Da notare che tutta la pasta è fresca e lavorata a mano. Per secondo un angus argentino al sangue (che si può prendere con condimento a scelta) in un letto di rucola, aceto balsamico e grana. Mia moglie ha invece scelto delle verdure grigliate molto saporite con funghi. Lambrusco mantovano "gran vicariato", sbrisolona fatta dalla nonna, grappa e limocello. Il tutto, compresa la gentilezza e l'ottimo servizio di gabriele, a meno di 30 euro. Sono poi ritornato con amici sabato scorso, e avendo prenotato senza orario (prima ho chiamato nel pomeriggio di sabato ma c'era inserito il fax, quindi Luca ha richiamato al mio numero chiedendo se avessimo bisogno...geniale!), ci siamo presentati in 4 alle 22.30 con il locale strapieno, ma con il tavolo riservato lì in mezzo alla sala. Questa volta abbiamo esagerato, sia con gli antipasti, che con i primi (tris diversi da quelli presi la settimana prima e altrettanto ottimi), come secondo filetto di cavallo canadese (superbo) e di bisonte (anche questo esagerato!) entrambi cotti e presentati con salse diverse e con vera arte culinaria. Altra carne di maialino per le due signore e verdure alla griglia, patate in cartoccio con formaggio e altro che mi sfugge. Crema catalana deliziosa e altri dolci di cui non ricordo il nome (forse anche per l'ottimo annaffiamento di lambrusco mantovano come sopra), limoncello, bourbon e rhum strainvecchiati, caffè e poi ancora ammazzacaffè. Inutile sottolineare come davvero sia rimasto soddisfatto di entrambe le serate, in quasi tre anni che vivo da queste parti, credo sia davvero la prima volta che ho trovato un ristorante degno di questo nome. Andateci!!