Recensione su Risotteria Melotti Isola della scala
visitato da MarcoeSilvia il 26.05.2008

Recensione su
Risotteria Melotti
Isola della scala

Visitato il 26.05.2008
Consigliatissimo!!
Scritta da MarcoeSilvia
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 25.00
Coperti: 1
7 commenti
Dovendo incontrarci una sera a cena con un collega che abita nella Valpolicella (beato lui), decidiamo di incontrarci quasi a metà strada incuriositi dall'interessante recensione fatta a suo tempo da margix2. Arriviamo in clamoroso ritardo, ma la serata sembrava ancora abbastanza al culmine. Il ristorante è in un vecchio edificio nella piazza di Isola, restaurato con gusto, con un pavimento curioso di pietra grezza, non molto grande (imballato per bene conterrà 30-35 persone, 40 persone al massimo). Nonostante l'apparente intimità del posto, incappiamo in una serata con una tavolatona da 10-15 persone allegre e rumorose, a tal punto che alle volte facciamo fatica a sentirci tra noi. Ma riteniamo non sia la regola, visto il locale e gli ambienti. Un cameriere molto educato, ma forse troppo cerimonioso ed un po' impacciato in alcuni momenti della serata, ci indica il tavolo e ci lascia i menù. Optiamo per un antipasto in due di polenta di riso (molto gustosa, al di là dell'aspetto bianchiccio, forse tirata con un po' di lardo per dare sapore) e salumi veronesi, un più buono dell'altro. Il nostro amico prende invece delle Capesante al riso, pare molto buone anch'esse. Come primi noi scegliamo di buttarci sugli assaggi, che sono per almeno due persone, composti da 80 g di risotto per ogni specialità. Il piatto singolo preso dal nostro amico invece è da 140 g. Risotto al tartufo, ottimo Risotto all'isolana, la specialità locale, che in pratica è fatto con carne di maiale e vitello, tirato con burro e parmigiano, una roba da far venire l'acquolina in bocca anche ora che è mattino. Il trionfo assoluto però lo tocchiamo con il terzo risotto, con capesante e pomodori secchi. Ovviamente si distacca dalla tradizione locale, per tuffarci piuttosto in un primo entroterra siciliano, con emozioni per il palato davvero uniche. Il riso è il vialone nano veronese, più tozzo rispetto al carnaroli, e con una ruvidezza di superficie che lo rende particolarmente indicato per l'assorbimento di condimenti così ricchi e curati! Accompagniamo il tutto con un Bianco di Custoza, niente di eccezionale, e forse un filo acido. Ma sulla carta dei vini c'è da soffermarsi un attimo. La metà delle bottiglie non supera i 10 € (la nostra ne costava 7), ed è prevalentemente produzione locale. Per chi invece volesse vi sono anche bottiglie più strutturate, sia bianhe che rosse, bollicine e non, arrivando a prezzi più sostenuti (60 € e oltre). Due caffè "di riso", molto simile al caffè d'orzo, ed una grappa al riso, in pratica un'ottima grappa bianca e secca aromatizzata. Prendiamo anche due bottiglie d'acqua. Volendo ci poteva stare ancora qualcosina, ma solo a patto di fermarsi a dormire in zona. Senza aver quindi straesagerato, ma usciti più che soddisfatti e con la necessità di una passeggiata conciliante, il conto totale è stato di 75 € da dividere per tre. da tornarci tutti i giorni, non fosse che per la distanza. Siamo molto indecisi fra 4 (oggettivamente pochi) o 5 cappelli, ma un paio di miniscivolate di stile del cameriere, il vino non eccezionale, i rumorosissimi vicini di tavola ed il fatto che si la prima volta che ci andiamo, ci fanno optare per un 4 prudenziale. Decisamente da riprovare!

7 commenti

gi
04/06/2008
ci devo assolutamente andare.. tutti questi risotti ... gnammmmm!!!
margix2
04/06/2008
Finalmente !! sono veramente contento che un mio suggerimento abbia avuto successo; concordo per quanto riguarda il cameriere, in effetti c’è da poco, diamogli il tempo di migliorare; per il rumore invece credo sia stata una pura casualità.
MarcoeSilvia
04/06/2008
Per il rumore siamo convinti anche noi sia stata una casualità. E comunque non siamo di quegli avventori noiosi che si lamentano per un nonnulla, ma anzi è sempre bello anche vedere dei locali per così dire "vivi". Il cameriere è giovane, ed ha sicuramente tutto il tempo che vuole per crescere. Quindi entrambe le critiche sono decisamente passibili di rivalutazione. Ripetiamo, il locale può tranquillamente meritare i 5 cappelli. La loro sfortuna è che noi cerchiamo sempre di fare la punta agli spilli, come dimostra il livello medio dei voti delle recensioni che abbiamo fatto finora (e pensare che vari posti, visitati anche di recente, non erano secondo noi neanche al livello di meritare una recensione negativa...). Grazie ancora della segnalazione!
mizoguccini
04/06/2008
Non c'entra molto, ma ho visto solo ora la foto sul profilo: siete effettivamente voi? E Marco è in tight o è una giacca normale?
MarcoeSilvia
04/06/2008
In effetti è un tight (complimenti per la vista acuta). In realtà la foto è un collage di due matrimoni diversi (non il nostro, non essendo ancora avvenuto), con uno sfondo un po' kitch, ma era tanto per renderci visibili...
mizoguccini
04/06/2008
Perbacco, matrimonio molto formale se anche altri rispetto allo sposo erano in tight, confido almeno che fosse testimone o parente stretto. In effetti che fosse un fotomontaggio si vedeva, e poi lo sposo in tight prevede la sposa in bianco, in teoria anche con velo e strascico.
MarcoeSilvia
05/06/2008
In realtà non molto, era un'amica di bruxelles che avwevo conosciuto mentre era in erasmus a bologna. Ma lassù il tight va ancora molto, tanto che le persone in blu erano 4 o 5, di cui una era il fotografo ;)
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