Recensione su Il Cacciatore Castello di Serravalle
visitato da ema il 01.06.2008

Dopo un anno esatto di assenza, domenica sera io, mia moglie e una coppia di cari amici decidiamo di tornare in questo risotrante. Il locale è dotato di ampio parcheggio e al suo interno si trovano due ampie sale, una posta al piano terra e una al primo piano. L'arredamento è modesto, nulla di elegante o sfarzoso ma nel suo complesso carino e i tavoli sono molto ampi e ben distanti tra loro. Abbiamo ordinato un bis di minestre composto da tortelloni ai porcini, enormi con un ripieno morbido e saporito, e caramelle con panna, prosciutto e piselli. Per secondo due grigliate miste di carne dalle quali spiccava per bontà e perfezione di cottura del filetto e della salsiccia, in aggiunta due porzioni di cinghiale in umido, assolutamente da provare in quanto tenerissimo, saporitissimo e senza sapore di selvatico. Siccome il locale è anche azienda venatoria posso pensare con estrema fiducia che il cinghiale sia stato cacciato dai proprietari e perciò non sia in scatola. Il servizio, che nella mia precedente recensione definivo lento e macchinoso, è stato molto veloce e le signore che servono ai tavoli sono anche molto simpatiche e sempre con la battuta pronta. In effetti dei camerieri presenti nel locale l'anno scorso nessuna traccia. Il conto si affronta sempre con estrema fiducia in quanto per 4 bis, 4 secondi, 2 contorni, 1 dolce, acqua e vino…..15,50 euro a testa, incredibile. Alzo il mio target a 4 cappelli, non mi sento di dare il massimo in quanto essendo in territorio bolognese non hanno una vasta scelta di lambrusco e mi devo sempre accontentare di un grasparossa della cantina di Settecani, buono ma niente di memorabile. Dimenticavo…..liquore offerto alla cassa.