Consigliatissimo!! Scritta da
Meittlos Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
23.00 Coperti:
1 3 commenti Ieri sera sono stato in questa deliziosa locanda in quel di Gusciola, ridente localitàdelle matildiche terre come giàben detto dalla splendida recensione che mi ha preceduto.
Preciso subito per chi fosse interessato che nel periodo estivo saràaperto tutte le sere anche se nel sito viene indicato solo il fine settimana.
Infatti noi avevamo praticamente desistito poi all'ultimo abbiamo provato atelefonare lo stesso e con nostra sorpresa ci hanno detto di andare che qualcosa da mettere sotto i denti ci sarebbe stato.
Il locale è davvero splendido e il lavoro che i due gestori (Alberto e Annalisa) hanno fatto per ricreare l'ambientazione interna è spettacolare.
parlando ci hanno raccontato che sono aperti da Gennaio di quest'anno dopo una lunga fase di ristrutturazione che ha impiegato un numero imprecisato di persone.
Il Castello è un castello forse sì e forse no.
Nell'immaginario collettivo dei "Gusciolesi" o meglio dei "matildici" si narra da tempo immemorabile del castello di Gusciola. Nell'arco dei secoli la struttura ha avuto destinazioni d'uso di vario tipo, addirittura per un certo periodo nella primametàdel '900 fu una scuola tant'è che all'ingresso fissata ad un legno con un matildico pugnale vi è una foto ( datata anni '30) di baldi e giovani studentelli tra cui qualche avventore della zona si è sorpreso di riscoprire i propri genitori o parenti.
La struttura completamente rinnovata ha una serie di sale interne veramente molto belle che il gestore ci ha invitato o meglio sollecitato gentilmente a visitare.
Il castello inoltre è dotato ai piani superiori di una serie di stanze, ancora spartanamente arredate, dove in determinate occasioni si può pernaottare e risiedere.
E' infatti previsto nel programma degli avvenimenti una congerie di situazioni e manifestazioni di varia natura, dal capodanno medievale alla festa con musica medievale, alla notte delle streghe per citare quelle sicuramente più folkloristiche.
Inoltre verranno attivati dei seminari/incontri (non so se utilizzo i termini più corretti, ma più o meno il senso è questo) in cui si potràpernottare e vivere l'atmosfera del castello o della tenda degli armigeri (situata giusto di lato alla scalinata da cui si accede.
Dette queste poche parole di contorno passiamo alla sostanza.
(non mi dilungo oltre ma vi invito a visitare il sito che è molto più esplicativo di tutte le mie parole)
Non c'era molta gente ieri sera perciò ci siamo accomodati nella sala degli incontri al piano terra da cui si accede direttamente ala balconata che da sul giardino (in ambedue questi posti si può mangiare ma data la leggera brezza che pareva agitarsi nell'aria abbiamo preferito l'interno).
Il menu!
Ci hanno precisato che il menu era quanto veniva prodotto in cucina anche in base a quanto cacciato dagli impavidi cuori e dalle robuste mani del castellano.
Ci siamo volentieri uniformati all'idea.
(qui un unico neo, un po'grossolano, un delicato aperitivo servito nel bicchiere di plastica, poco medievale davvero).
Per il resto ciotole e coccio ovunque, molto piacevole!
Il buon Alberto ci ha decantato le loro famose zuppe, ma ahimé ieri sera la cucina non era in vena di zuppe.
A parte gli scherz:
Antipasto di salumi misti (tutti della Garfagnana) e pane nero fatto in casa.
Tra i salumi Groppone del contadino (un tipo di lardo), salame, bocconcini al tartufo (piccole fettine di salame al tartufo) e uno spettacolare taglio di manzo insaporito ai funghi porcini, stagionato (perdonatemi ma non ne ricordo il nome, in sostanza una sorta di bresaola affumicata con aroma di porcini, divina)
Due primi:
Gnocchi di pane del castello e Tortelli con ragù di cervo.
(ambedue notevoli con una menzione particolare per i tortelloni e per la ricetta degli gnocchi che ci hanno detto essere datata svariati secoli).
Come secondo stinco alla brace con aromi (buono e rigorosamente da mangiare con le mani come ci è stato ricordato)
In finale panna cotta come dolce, caffè e amaro.
Il totale, in piena onestà, a euro 23 a persona.
Dimenticavo di precisare che eravamo in 5 e abbiamo bevuto due brocche di vino del Castello e due di acqua di fonte.
La serata non prevedeva intrattenimenti o manifestazioni partcolari.
Il luogo merita di essere visitato anche per la vista che propone, nel caso vogliate fare la scelta di mangiare all'esterno, ma prima di tutto per la meravigliosa ambientazione interna, costellata e impreziosita da anemmicoli e oggettistica di vario tipo, quali armature spade, scudi, grate, forzieri, qualche scheletro e il pozzo dei contrari, proprio al centro della struttura e di profonditàimprecisata, forse senza fondo.
IIn definitiva Mi fermo a un quattrocappelli di valutazione per due motivi.
1° - Non ho condiviso pienamente lo stinco che non era perfettamente saporito e cotto in modo da rendere la carne un po' dura (il che sicuramente aumenta la sensazione un po' animalesca della gratificazione di strappare la carne con dei morsi secchi e decisi dall'osso della bestia) ma non rendeva piena giustizia al sapore stesso della carne.
2° - l'esperienza non è stata completa e penso appunto che avere piena soddisfazione da un locale come questo sia appunto un mix di fattori tra cui cibo genuino con sapori un po' semplici e di una volta (quindi con una elaborazione non esagerata). A questo si deve accompagnare la giusta ambientazione che però è a sua volta composta di due fattori ovvero il luogo e l'animazione performativa del luogo, cioè un pranzo o una cena qui dovrebbe sempre un po' avere i contorni dell'evento per essere pienamente soddisfacente.
Ma mi rendo conto che queste possono essere quisquilie di poco conto.
In fondo il giudizio è ottimo e ve lo consiglio senza remore.
Ciao.
3 commenti
12/08/2008
Posto interessante, e vicino a casa... Credo che una visita ci potrà scappare.