Recensione su Restaurant Kronborg Copenhagen
visitato da g.falconline il 13.08.2008

Recensione su
Restaurant Kronborg
Copenhagen

Visitato il 13.08.2008
Consigliatissimo!!
Scritta da g.falconline
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 30.00
Coperti: 1
11 commenti
Sono sempre molto affascinato dai viaggi: visitare nuovi posti e osservare altre abitudini costringe a riflettere, a fare paragoni. Luoghi mai visti, nuove testimonianze di antiche civiltà e stili di vita diversi, stringono in un inesorabile assedio i luoghi comuni della nostra quotidianità. Così anche il ritorno a casa riserva delle sorprese, e la realtà che ci accoglie, meno consolidata dalle abitudini, ci appare meno indispensabile. Tutto questo rinnovarsi della mente, che come un miracolo si ripropone ad ogni esperienza, alimenta forse uno degli aspetti che più nobilitano l'animo del viaggiatore: la capacità di sognare. Naturalmente ogni paese produce effetti diversi, e dal momento che sto parlando della Danimarca, è chiaro che il desiderio che sorge, urgente ed imperativo, è di trovare anche da noi la stessa coesione sociale. Avverto a pelle il loro orgoglio di condividere il progetto di una convivenza solidale e consapevole, mentre li osservo, tutti in bici, alleggerire il traffico e contrastare inquinamento e prezzo del petrolio. Mi fermo a questo aspetto, semplice e spontaneo, tacendo su tante altre testimonianze meritevoli di menzione, perchè come sempre accade per ogni italiano che si rispetti, l'esame non viene completamente superato senza la prova ristorante :) E allora? Come si comportano i danesi in cucina? Come trattano turisti e clienti mentre siedono ad un tavolo? Il timore, sempre presente, è trovarsi all'estero ma sognare l'Italia! Devo dire che in generale il servizio lascia molto a desiderare: modi asettici e a volte anche seriosi, se non bruschi, hanno accompagnato i nostri pasti in Danimarca. Il ristorante che ho deciso di recensire, immerso nel centro storico di Copenaghen, a due passi dall'isola pedonale, è stato impeccabile anche da questo punto di vista, e sorrisi e cortesia hanno fatto rivivere per qualche ora in noi l'ospitalità della migliore tradizione del sud del mondo, come sono certo appaia l'Italia ai loro occhi :). Il nome del locale è preso dal famoso e bellissimo castello di Kronborg, situato a breve distanza da Copenhagen, reso ancor più celebre da William Shakespeare che vi ambientò la tragedia di Amleto. Il ristorante è caldo, accogliente, collocato al di sotto del livello della strada, con le finestre che danno sul marciapiede. Tutto sembra accompagnarci in un breve viaggio nel passato, con piccoli quadri e affreschi alle pareti che creano un ambiente vagamente medioevale. Appena entrati si nota subito un bel banco di legno situato sulla sinistra, con in bella fila alcune note marche di birra servite alla spina. La birra più consumata in Danimarca è sicuramente la Carlsberg, marchio molto amato, anche perché concorre a sostenere in varia misura progetti culturali e di recupero edilizio con finalità pubbliche. Recentemente sta prendendo piede anche la produzione di birra artigianale, e l'etichetta più nominata è la Jacobsen, dal nome del fondatore della Carlsberg. I danesi, come accade per gli altri popoli del nord Europa, sono grandi bevitori di birra, ed è facile che al ristorante un bicchiere di birra costi meno dell'acqua minerale, il cui uso è piuttosto raro :). Ci viene annunciato un tipico pranzo in stile danese, notizia che giunge molto gradita. Si tratta di una serie di portate ben distinte, presentate insieme in un vassoio, per ciascuna delle quali ci viene raccomandato di utilizzare un piatto diverso. Si parte con un Smørrebrød, pane nero di segale sul quale veniamo invitati a spalmare del burro fresco. Si tratta della base sulla quale sistemiamo poi dei tranci di filetto di aringa, con rondelle di cipolla cruda e capperi: buonissimo! L'aringa è davvero squisita, tenera e gustosa, e si sposa in modo straordinario agli altri ingredienti. Il filetto di aringa è infatti marinato in un intingolo agrodolce, a base di aceto e zucchero, e il suo retrogusto dolce è gradevolmente riequilibrato e valorizzato dalla cipolla e dal pane nero imburrato. A questo punto un danese "docg" accompagnerebbe tutto con un buon sorso di snaps, l'acquavite locale, ma anche con la birra il matrimonio è perfetto. Si passa poi al carpaccio di salmone, servito con una salsina a base di fichi, anche questo abbinamento è molto felice. La terza portata è una specie di polpetta, realizzata con polpa di merluzzo, che viene accompagnata da una sorta di salsa russa a base di verdure. Stranamente, almeno per le nostre abitudini ma rispettando le indicazioni dei proprietari del locale, passiamo alla carne di maiale, una bella fetta tenera, che raggiunge il massimo del gusto nella cotenna, ben cotta e croccante, che si mangia come fosse una patatina fritta, ma molto, molto più saporita ;) Anche in questo caso ci vengono proposti degli accostamenti con i contorni tipici tradizionali, a base di rape rosse e cetrioli sotto aceto. L'ultimo passaggio è dedicato ad un formaggio a pasta molle, dall'aspetto e dal gusto molto simile al Brie, che chiude degnamente il pranzo. A questo proposito è giusto ricordare il famoso motto mo-danese :) nella mia traduzione in italiano: "dalla tavola non si alza mai il saggio se la bocca non sa di formaggio" :). L'impressione finale, sebbene tutte le portate non fossero particolarmente abbondanti, è di giusta sazietà e l'assenza del dolce a fine pasto, consuetudine estranea alla tradizione danese, per niente avvertita. Prezzo finale 230 corone con birra piccola, poco più di 30 euro. Devo dire che l'idea di provare tanti diversi sapori, in distinte porzioni, è stata piuttosto stimolante, e mi sento di affermare che la cucina danese tradizionale è risultata, a mio parere, una piacevole scoperta.

11 commenti

Meittlos
19/08/2008
Complimenti per la splendida recensione. Devo dire che il tuo stile giustamente misurato e l'equilibrio descrittivo mi colpiscono sempre molto e fanno di ogni tua recensione una breve e incantevole esperienza gastronomica anche per il lettore. Chissà.. magari vedo un last minute e domani parto per la Danimarca... Ciao
rccgpl
19/08/2008
Egregio g.falconline, bella recensione, mi hanno detto che sei l'esperto pizzologo di GM. Da questo deduco che forse sei campano come me (io sono di Napoli), hai mai provato la pizza di "al Buco" di Vico Equense (NA)? Ho fatto censire da gi il ristorante, ho fatto la mia recensione e mi piacerebbe avere una tua opinione. Ciao
barbe
19/08/2008
Ciao falcon e bentornato (presumo). E' sempre un piacere leggere le tue recensioni. Mi piace quella cosa che "... ed è facile che al ristorante un bicchiere di birra costi meno dell’acqua minerale, il cui uso è piuttosto raro." eh,eh,eh...
gi
19/08/2008
Bentornato falcon, direi che questa recensione vale, da sola, tutto l'impegno del viaggio... complimenti !!!!! Una perla da leggere e rileggere!
grog
19/08/2008
Ehi fannullone, ma io ti ho invitato un miliardo di volte a fare un giro in bici per Modena, ma hai sempre glissato.... la prossima volta niente scuse. Bentornato
Piggo
20/08/2008
Ci sei mancato! Complimenti per la splendida recensione :) :) :)
g.falconline
20/08/2008
Cari amici, come sempre sono felice di sapere che avete apprezzato il mio resoconto. Spero che avremo presto l'occasione di trovarci intorno ad un tavolo non virtuale per godere delle reciproca compagnia. Caro Meittlos ho avvertito la tua assenza e sono felice di saperti di nuovo attivo!! :) Aggiungo solo, a beneficio e conforto dell'amico barbe ;) , che in ristorante a Friburgo mia moglie ha preso un'acqua minerale da mezzo litro e ha speso 3,30 euro; io ho preso una weissbier alla spina Hell Weizen (sempre mezzo litro) e ho speso 2,80 euro. Si può giustamente obiettare che l'acqua è costata davvero molto, ma il prezzo della birra dovrebbe far riflettere anche i consumatori nostrani, perchè io trovo che in Italia vi sia un ricarico eccessivo. PS Leggiadro GROG :) , io vado spesso in bici, e se tu mi avessi proposto un giro insieme me ne ricorderei... ;) ... :) se non altro per l'estrema comicità che avrebbe suscitato in me il pensarti pedalare!!! :) :) Caro rccgpl corro a leggere la tua recensione sulla pizzeria di Vico Equense!! Preciso solo che non mi considero un esperto, almeno non più di tanti amici emiliani (cito tra tutti il grande Kava e l'ineguagliabile corpicino come lo stesso Meittlos) che ben sanno cosa devono aspettarsi da una pizza napoletana, sempre nel rispetto dei gusti di ciascuno e delle interpretazioni che inevitabilmente un alimento tanto diffuso ha ricevuto. Se non ricordo male, al momento del mio benvenuto in occasione della tua prima recensione, avevo espresso la mia soddisfazione per l'infittirsi delle schiere campane sul sito.... :) Sebbene il vero meridionale sia io.... visto che sono nato a Salerno! ;) :)
-*utente-bannato*
20/08/2008
un po' ovunque nei paesi dell'europa centro-settentrionale che non sono grandi produttori di vino la birra costa meno dell'acqua (d'altronde negli stati uniti l'acqua costa molto più di coca cola & co.). il massimo credo di averlo raggiunto quest'estate in repubblica ceca, dove ad una sostanziale parità di costo corrisponde una netta differenza di quantità: la birra infatti viene fornita nel bicchiere standard da mezzo litro, l'acqua nella bottiglietta da 0,25. ogni commento è superfluo...
Meittlos
20/08/2008
Grazie per le parole Falcon.Sono perfettamente d'accordo con te sui ricarichi anche a mio parere eccessivi sul prodotto birra in Italia. Nelle mie ultime escursioni all'estero (Germania, rep. Ceca, Croazia e Slovenia) mai o quasi ho trovato una spina (0,5 lt) al ristorante ad un prezzo superiore di 2 euro (o equivalente in moneta del paese). Come direbbe un mio amico "a ghe quel cà tràsa!". Ciao
rccgpl
20/08/2008
Sono perfettamente d'accordo sul fatto che in Italia si è arrivati a dei prezzi assurdi per le bevande, sia nei bar che nei ristoranti. é preoccupante che un litro d'acqua costi più di un litro di benzina!!!!! A pranzo mi trovo spesso (purtroppo) a mangiare in centro dovendo ripiegare su bar e simili. Ho cominciato a boicottare l'acquisto di bevande rimandando l'acquisto alla macchinetta in ufficio. Non è possibile pagare una lattina di cocacola da 33cl. 2 o 2,5€ quando un pacco da 6 al supermercato costa 2,05€ (Esselunga acquistato il 12/8). E' immorale e spero che i ristoratori accolgano questa critica. Un frigorifero non può giustificare un ricarico del 600%. Bisognerebbe bloccare in massa i consumi di bevande! Mi è capitato di farlo anche in pizzeria o al ristorante, ma i ristoratori sanno bene che ai figli (soprattutto se di 8 anni come la mia bimba)non si riesce a dire no, quindi la cocacola continuerà a costare tanto!! Senza contare quello che costano le pizze ........ Ciao
-*utente-bannato*
21/08/2008
il mio record, ormai vecchio di qualche anno, è 5 € per una bottiglietta di coca cola da mezzo litro ad un bar della stazione dei treni di bologna. ho tenuto lo scontrino e la bottiglietta vuota per ricordo. devono ancora esserci sparsi per casa da qualche parte... d'altronde la bottiglietta da mezzo litro d'acqua gasata alla mia mensa (esterna) è arrivata a 0,95 €...
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