Consigliatissimo!! Scritta da
Meittlos Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
41.25 Coperti:
1 8 commenti Bene mi appresto a recensire questo posto splendido, anche se mi trovo inopinatamente ad essere leggermente fuori dalle linee guida (spero di non essere bandito anche se sforo di poco in ogni caso sappiate che è un posto incantevole.).
agriturismo in questione è nell'amena (e scusate la faciloneria) localitàdi Ameno, nei pressi del lago d'orta.
Infatti solo pochi chilometri separano Ameno da Orta, l'omonimo paese che dàil nome al lago.
Da Orta seguitee indicazioni verso il Sacro Monte e Ameno stessa e dopo circa 4-5 km ci siete, ma qui attenzione perché trovare il posto non è affatto semplice. Oddio, arrivati in paese, le indicazioni (ogni tanto) ci sono ma dovete avere un intuito da scout per riuscire ad annusare e seguire le giuste tracce ( "a meno" che non sappiate giàdov'è il luogo).
Beh... io quell'intuito non ce l'ho per cui abbiamo sbagliato un paio di volte prima di ritrovarci sulla retta via anche grazie all'indicazione di una gentile signora ("sempre dritto finchè non finisce la strada").
Certo abbiamo avuto una (in)sana costanza per intestardirci su questo ristorante ma abbiamo avuto decisamente ragione ( è proprio vero che la fortuna premia gli audaci).
Intendo dire che nessuno dei quattro commensali conosceva questo posto e siamo andati completamente a caso lasciandoci ispirare ( e qui mi arrogo buona parte del merito e della testardaggine) dal nome di cui avevamo visto casuale indicazione.
Questa era la premessa.
Due notazioni (come d'uso) sul lago d'Orta.
Un incantevole angolo di Piemonte, stretto tra la pianura novarese e il primo incurvarsi delle colline che verso nord lentamente si trasformano nelle montagne dell'Ossola. Il posto è splendido, non lontano neanche dal più noto e visitato Lago Maggiore. Noi abbiamo fatto un bel giro di tutto il lungolago fermandoci in modo particolare proprio ad Orta in mattinata (arroccata su una piccola penisola interna al lago stesso), e Pella (esattamente di fronte dall'altra parte del lago) da cui abbiamo preso la barca per l'isola di S.Giulio, luogo tutto spirituale (è presente una abbazia benedettina a cui non si può accedere e una camminata spirituale lungo tutta la circonferenza dell'isolotto ma nient'altro a parte un piccolo negozio di souvenir e ville e case tutt'intorno sulle rive dell'isola, con i relativi box barca). Vicino a Pella è possibile inoltre visitare la splendida Madonna del Sasso (notevole santuario inerpicato su una roccia a strapiombo sul paese da cui si gode inoltre una vista inenarrabile). tra Orta e Ameno vi è inoltre il Sacro Monte, che prevede anche un itinerario ( per i pellegrini e visitatori) che parte proprio dal centro del paese.
Il Sacro Monte è situato tra il verde dei boschi sulla sommitàdi un colle che domina il lago d'Orta, conta 21 cappelle edificate tra la fine del sedicesimo e la fine del diciottesimo secolo con affreschi e sculture in terra cotta sulla vita di San Francesco.
E' inoltre presente un convento di frati cappuccini datato XVI-XVII secolo.
Tutto ciò e altro che non ho indagato fa del lago d'Orta e dintorni anche una meta spirituale (oltre ché naturalistico-turistica) di sicuro interesse.
Ultima curiosità: In una piccola piazzetta non lontano dalla piazza centrale del paese di fronte alla piccolissima chiesa di San Rocco, da qualche tempo (non ricordo esattamente ma circa 15 anni) il luogo si è avvalorato anche del culto di Padre Pio giacché pare essere comparsa sulle mura esterne di una casa prospiciente la suddetta chiesa una sacra effigie raffigurante il volto a capo leggermente chinato, del santo. I detrattori invece sostengono che sia una semplice macchia di umido sull'intonaco delle pareti esterne della casa e che solo la volontàferma e totalmente soggettiva dello spirito religioso forza gli occhi dei fedeli a scorgervi i tratti della sua sacra figura.
Che dire? Non vorrei suscitare una querelle sulla fede o che so io.
Vedendola è certo possibile sorgervi i tratti del santo, ma come in tutte le cose penso che "bisogna voler vedere per vedere veramente".
Ai posteri....
E poi....
.... Last but not least....
... il nostro tema principale...
Le cibarie:
Riprendo da dove avevo interrotto.
Si arriva dinanzi ad un cancello chiuso dopo uno sterrato non del tutto agevole.
Si suona al campanello, ti scrutano dalla telecamera e rispondono, chiedono se abbiamo prenotato (terrore!), poi quanti siamo e poi ci dicono che è ok (come dicevo la fortuna aiuta gli audaci, c'era una comunione e il ristorante era pieno, era rimasto un solo tavolo libero nel portico esterno.... che sfiga!!!!! Anche perché sennò non sapevamo più dove andare a sbattere la testa, era giàl'una e mezza).
pranzare all'esterno significa affacciare sul giardino dove dopo pranzo puoi godere degli sdrai gentilmente a disposizione della clientela, avere la vista del recinto dove stazionano due cavalli (ce ne sono altri in un altro recinto sul retro), le stalle per i bovini (laterali a sinistra ) dritto in fondo la stalla con tutti gli animali da cortile (galline conigli etc.) e il negozietto dove puoi comprare i loro prodotti.
Il ristorante è una bella villa incastonata in una piccola valle interne tra le colline e le montagne a ridosso di uno splendido bosco dove ci sono sentieri e percorsi ottimi sia per camminate che per passeggiate a cavallo.
Il pranzo:
Prima di tutto devo sottolineare l'estrema gentilezza della padrona di casa (più loquace) e del marito (meno loquace) sempre premurosi e disponibili a scambiare qualche parola in più e dare qualche informazione aggiuntiva nonostante il locale pieno, il fatto che non avevamo neanche prenotato (per caritànon sarebbe stata una scusa ma capita di essere per questo trattati in modo differente) e la sensazione che non fossero del tutto persone del mestiere (ristoratori) ma più che altro veri e propri "contadini" (e uso il termine nel suo significato migliore per quello che concerne l'attaccamento e il legame con la terra e i suoi prodotti e assolutamente non nel senso di faciloneria e approssimazione nei costumi e nell'educazione o nei rapporti con la clientela).
Poi le ordinazioni:
Antipasto: MIX DEI MATTI per tutti
primi: 3 CRESPELLE
1 MALTAGLIATI CON VERDURE
1 CUORICINI DI TOMA CON SALSA DI NOCI
secondi: MIX DEI MATTI (anche qui, ma è diverso ovviamente) per tutti
1 TAGLIATA DI FASSONA (tipica varietàdi bovino piemontese che loro adorano e di cui professano il culto)
dolci: MIX DI TORTE DELLA CASA (decisamente forzoso, io non ero in grado di andare oltre)
vino: 1 BARBERA D'ALBA (cantina Pio Cesare)
1 GRIGNOLINO D'ASTI (cantina Vicara)
+ 2 bott. d'acqua.
Conto 165 euro (poco più di 40 a testa).
Ottimo.
PRECISAZIONI:
Nell'antipasto "mix dei matti" ci trovate un mondo, dal tomino alla griglia con miele e noci (divino) al salame fatto in casa alla bresaola che così ce l'ha solo lei (spettacolo) ai crostini con salsine (divina quella piccante) e ovviamente prosciutto e lardo (doveroso silenzio).
I cuoricini di toma sono una delizia, una perla per il palato e meno male che li abbiamo un po' divisi perchè le porzioni non sono certo striminzite e con quello che ci siamo mangiati dopo...
... anche perché c'è da considerare la Crespella fatta con una Fontina che, a detta della signora, ce l'hanno solo altri 3 ristoranti in val d'aosta e basta, perchè gliela fa una parente valdostana (o parente di suo marito non ricordo) che ne produce solo poche forme artigianalmente e le dàad alcuni ristoranti della zona e a loro.
CRESPELLA (rigorosamente in coccio) 8 cappelli, solo state attenti a non farvi fregare e lasciate raffreddare un pochino altrimenti la zona sommitale della vostra lingua e relativa capacitàdi degustare e apprezzare sapori, se ne va a farsi friggere.
LA FASSONA: io non mi permetto di giudicare approfonditamente questo tema né, men che meno, di sconfessare il culto di questi gentili signori che coì garbatamente e degnamente ci hanno ospitato e nutrito, ma il mio personalissimo parere e che la fassona stia alla Chianina come il tramonto di Zara a quello di key West in Florida.
De gustibus, sicuramente, non est disputandum.
Però se una razza si è affermata in modo particolare, dal punto di vista culinario forse una qualche ragione c'è, ma non voglio nulla togliere alla qualitàdel prodotto che era comunque ottimo.
il mix dei matti 2 è un mix di arrosti dove ci trovi di tutto, servito con contorno di patate (ahimè un po' secche), il tutto buono ma non da stravolgere la vita.
Del Barbera e del Grignolino dico solo che io qui a Modena non li bevo così, poi saràche, come dice il buon RCCGPL, le situazioni e le sensazioni cambiano volta per volta e di conseguenza anche le nostre impressioni percettive e sono perfettamente d'accordo ma è anche vero che anche un palato non perfettamente allenato (quale potrebbe esserlo quello di un buon sommellier per esempio) sa distinguere a primo acchito la qualitàquando la incontra.
Sunto finale: Luogo, giornata servizio da 5 cappelli, qualche incertezza sui secondi mi fa declinare verso un giudizio che non sia il massimo anche se straconsiglio il luogo (come gita, weekend o quel che volete) e anche la mangiata.
Dopo godetevi (e vi giuro che noi l'abbiamo fatto) i comodissimi sdrai in rattan e andate a fare una visita alle stalle (dei buoi e dei conigli con anche la stanza delle uova)
Alfin dunque 4 cappellini.
Ciao
Ps: non credo che adesso avrò la forza di revisionare. (me lo passate anche con qualche imperfezione?)
8 commenti
20/08/2008
ovviamente dopo una recensione faticosa come questa mi accorgo di aver dimenticato. 4 caffé per tutti (ahimé non lo sanno fare) e 2 grappe (Gewurztraminer) ottime e morbide e necessarie! Ciao