Recensione su Solociccia Panzano in Chianti
visitato da Kava5150 il 24.08.2008

Recensione su
Solociccia
Panzano in Chianti

Visitato il 24.08.2008
Imperdibile!!!
Scritta da Kava5150
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 30.00
Coperti: 1
20 commenti
Weekend Enogastronomico in Toscana parte4: GRAN FINALE A PANZANO IN CHIANTI "Solociccia" Questo non è un ristorante, ma la casa del macellaio. Tutto quello che mangerete è il frutto del lavoro mio e della mia famiglia. Non potete scegliere il menu, ma sarete trattati bene e con rispetto se anche voi ne avrete. Si mangia ad un tavolo comune tutti insieme in “convivio”. Sono sei portate di carne a mia scelta, verdure di stagione, fagioli all'olio, focaccia, pane vino torta caffè e digestivi. Tutto ma proprio tutto per 30 euro e per quasi due ore di consumazione, dopo di che vi dovrete alzare e lasciar posto agli altri ospiti. Siete liberi di portare il vostro vino senza spesa. Non abbiamo bistecche. Per finire sappiate che tutto: il cibo il vino lo spazio noi stessi è maledettamente Toscano. Benvenuti (se vi pare!) Dario Cecchini Questa piccola presentazione, che si trova sia all'esterno del ristorante, che scritta in ogni menu, è doverosa per introdurre questo splendido personaggio e tutta la sua filosofia. Magari a molti il suo nome non dice nulla, ma di certo qualcuno ricorderà il "macellaio poeta", che declama versi, che conosce a memoria tutta la divina commedia, che ha trasformato la sua bottega di macelleria, tramandata di generazione in generazione, in un luogo di incontro e di degustazione, e che il 31 marzo 2001 ideò un funerale simbolico per la prematura scomparsa della bistecca alla fiorentina (salvo poi farla resuscitare qualche anno dopo per la gioia di tutti). Ecco quindi che cos'è Solociccia: non solo un ristorante, ma la casa stessa del macellaio, situata dirimpetto alla bottega di macelleria, ove il macellaio medesimo ha l'hobby di cucinare. Ad esser precisi, i ristoranti sono addirittura due: il secondo è "L'officina della Bistecca", che si trova sopra la macelleria stessa e che, chiaramente, propone quello che non si trova da Solociccia, ovvero la mitica bistecca. La regola è: si prenota e si finisce in grandi tavoli, che possono ospitare almeno 10/12 persone. Il locale si sviluppa su 3 piani, con arredamenti post-moderni, toni chiari e tenui alle pareti, bagni bellissimi, una scala in vetro che collega il piano terra con il primo piano e con una tavernetta fatta a grotta. Ci presentiamo poco prima delle 13 e veniamo fatti accomodare al piano superiore, in compagnia di una coppia di ragazzi di Arezzo, di due signori romani di ritorno da Verona e di una coppia di statunitensi della Florida in vacanza. All'una o poco più si parte per quella che sarà una sublime esperienza culinaria. I primi piatti sono aboliti. Solo carne, cucinata in diverse maniere. Per cominciare, partiamo con un pinzimonio che si trova già in tavola, da intingere in olio e "profumo di chianti", un particolare sale alle erbe aromatiche che il Cecchini regala in piccoli barattoli a tutti i clienti della macelleria. Il pane invece è quello classico toscano, mentre la schiaccia viene ottenuta impastandola con il "Burro del Chianti", un lardo spalmabile. La prima portata è costituita dai Crostini caldi di sugo all'uso di Natale, leggermente pepati ed abbrustoliti. Poi segue il Fritto del Macellaio: salvia ed anelli di cipolla, bracioline e polpettine con prezzemolo e scorza di limone. Terza portata: Ramerino in culo. Palle di carne cruda (il famoso sushi di Cecchini), aromatizzate con un po' di paprika, appena saltate in padella e dentro le quali viene infilato un rametto di rosmarino. E' la volta del Fiocco di manzo al forno, piatto molto delicato e gustoso. Seguono i Tenerumi di vitello in insalata, con sedano, cipolla rossa e carote, uno dei piatti più buoni. Per finire, Carne in galera, cotta con molta salvia e molto rosmarino, per diverse ore, con aceto di vino, l'altro piatto più buono del pranzo. A concludere il pasto, caffè fatto con la moka, torta all'olio e pinoli, ed i digestivi dell'Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, quelli in dotazione all'Esercito Italiano: cordiale, china, grappa. Da bere, durante tutto il pasto, acqua liscia e con le bolle ed il Chianti di Cecchini, ottimo. Bellissima comunque la libertà di portarsi una qualsiasi bottiglia da casa. Per una spesa totale, a testa, di 30 euro. A fine pranzo, poi, il macellaio poeta passa a salutare ogni tavolo, a scambiare due chiacchiere ed a ringraziare ognuno di noi, come se fossimo stati davvero ospiti a casa sua. E, a dire il vero, si ha proprio questa sensazione, di calore umano, di "un artigiano che cerca e propone qualità", e della consapevolezza che la passione per il proprio lavoro e con cui fa le cose esprime una grandissima emozione, che va ben oltre il solo cibo. Eccellente.

20 commenti

Piggo
25/08/2008
Bellissimo il susseguirsi delle recensioni in un crescendo di vini e sapori che culminano nel "solociccia"!! Un vero piacere leggere i tuoi pellegrinaggi gastronomici, bravissimo!!! :) :) :)
togo
25/08/2008
Grandissimo super-Kava!!!! Quattro stupende recensioni!!! Ho preso qualche appunto così se percaso mi troverò in zona... :)
ema
25/08/2008
Semplicemente..... :)
gi
25/08/2008
strepitoso racconto di un weekend da leoni, bravissimo! Mi hai fatto venire una gran voglia di partire!!
Kava5150
25/08/2008
grazie a tutti. io credo che per un po' (un paio di giorni posson bastare :) ) mi terrò leggero, però... è stato un weekend "impegnativo" :) :) :)
g.falconline
25/08/2008
Impareggiabile Kava! Una recensione straordinaria, che ci fa conoscee un posto davvero imperdibile. Quanta umanità traspare: è proprio una grastronomia che emoziona, tutta da vivere! :) :)
barbe
25/08/2008
Che vita di sacrifici kava! Gran belle recensioni, complimenti. Sfizioso il riportare la presentazione di "solociccia" ed i detti del locale precedente.
Nightflyer
28/08/2008
E' vero zio ci sono rimasto male, l'avevo messo nei locali da visitare ma lo tolgo subito
Nightflyer
28/08/2008
Ops il link è troppo lungo, puoi passarlo sotto tinyurl gi?
gi
28/08/2008
humm, io andrei cauto con le sentenze "web-sentito-dire-circa". Mi spiego: una affermazione come quella di zio "aver messo in vendita carne scaduta da anni", oltre che ad essere un'accusa gravissima, pare che non sia proprio rispondente all'accusa formulata a Cecchini. Zio lo dice per sentito dire, e magari la formulazione non era proprio quella, nightflyer dice "e' vero", magari intendendo "e' vero che se ne parla", non "e' vera la circostanza di cui lo si accusa", quindi si ingenera un fraintendimento generale, che puo' fare anche molto male al soggetto in questione, e certamente non fa bene alla serenita' ed autonomia di giudizio che ognuno di noi deve avere. (non che gustamodena sia cosi' seguito e cosi' attendibile, non voglio sembrare troppo gasato, pero' mi sembra, anche nel nostro piccolo, una considerazione da tenere in mente in casi come questo. Non a caso, anche giornali e telegiornali usano sempre il condizionale) Quindi, secondo me bene ha fatto zio a parlarne, e nightflyer ad approfondire (i link li rimetto io), ma io userei toni piu' dubitativi, e cercherei di valutare la situazione, piuttosto che affidare la propria sentenza ad un assunto vago e impreciso. link: google news corriere fiorentino (articolo) corriere fiorentino (intervista audio a Cecchini che spiega il suo punto di vista) Consiglio l'ascolto di questo, che ritengo molto importante per capire un po' di piu' .
gi
28/08/2008
@zio: non mi sono spiegato, evidentemente. Ripeto che hai fatto bene a parlarne, ma io userei (vista la delicatezza della situazione) un controllo maggiore dei termini che si usano. Nel tuo primo intervento dici "denunciato per aver messo in vendita carne scaduta da anni", nightflyer dice "e' vero", ed ecco emessa la sentenza che ci fa cancellare il ristorante dalle nostre liste. *questo* e' l'atteggiamento che io discutevo, per quello ho messo i link (ma girando per la rete sicuramente si puo' trovare molto altro), perche' tutti possano leggere e valutare. Andando a vedere (in quelli che ho trovato io, almeno), non si parla di vendita, e non si parla di anni ma di mesi. Cecchini dice che non era scaduta, e il solo problema era la mancanza di un permesso per il congelamento. Credo che siano differenze abbastanza importanti. Non voglio difendere il ristoratore, che non conosco e sicuramente non ha bisogno della difesa di nessuno, vorrei solo evidenziare come (secondo me) il sistema con cui si forma la propria "sentenza" deve basarsi su dati certi e non approssimazioni amplificate e distorte dal passaparola.
Nightflyer
28/08/2008
Il mio "è vero" era riferito al "se ne parla" ovvero ho riportato la notizia che zio non era sicuro di aver sentito, tutto qui
gi
28/08/2008
si, avevo capito e -ripeto- avete fatto bene, ho solo voluto chiarire una cosa che secondo me era importante, vista la delicatezza dell'argomento :)
Kava5150
28/08/2008
"PAROLA A CECCHINI. Il celebre macellaio si difende, spiegando che si tratta di un malinteso, che la carne non doveva essere venduta, che non è scaduta e che nei congelatori dura almeno un anno. «Quella carne era destinata ad essere data in beneficenza, e comunque era di qualità». I controlli del Nas dei carabinieri di Firenze per verificare la tracciabilità delle carni vendute in macellerie e centri all’ingrosso della Toscana sono in corso da alcuni giorni nella regione, in particolare nelle province di Firenze, Arezzo e Siena. Secondo quanto emerso, i militari hanno finora esaminato documentazione cartacea ed etichettature relative alla provenienza degli alimenti. Oltre alle carni sono state controllate anche partite di frutta, di olio e di vino." Questo è quello che finora è emerso. Parlando con amici toscani mi è stato detto che quasi sicuramente è una cacchiata. Del resto è prassi in Italia mettere sotto pressione chi lavora bene, è uno degli elementi fondanti del nostro sistema in crisi. Ma si vedrà come andrà a finire...
Kava5150
28/08/2008
nessun problema zio. Guarda, per come ho mangiato io, la carne è tutt'altro che di cattiva qualità. Comunque già oggi sul giornale c'era un trafiletto di ben altro tenore, nel quale si diceva che erano stati trovati nel magazzino qualche ragno con la rispettiva ragnatela. C'è già una bella differenza. Comunque non solo consiglio, per la mia esperienza, Solociccia, ma presto andrò anche all'officina della bistecca. :) :) :)
bicio
28/08/2008
ciaon zio ma sei in ferie o sei al lavoro?
Kava5150
29/08/2008
@ zio: semplicissimo. In centro a Panzano in Chianti c'è la macelleria del Cecchini (è dove c'è la posta, impossibile sbagliare). Come detto i ristoranti sono due: Solociccia e Officina della Bistecca. Nel primo il menu è a grandi linee quello da me recensito. Le prime 3 portate sono le stesse, cambiano le altre a seconda del periodo. NON CI SONO FIORENTINE. Le puoi mangiare invece nel secondo ristorante, aperto solo il sabato a cena e la domenica a pranzo. 70€ fissi a testa per mangiare fiorentina costata e panzanese cotte sulle braci. Il tutto dura circa 3 ore. Il numero per prenotare all'officina è 055 852020.
g.falconline
29/08/2008
Vorrei esprimere il mio parere sulla vicenda che ha visto il ristorante oggetto della bella recensione di Kava conquistare il “disonore” della cronaca. Intanto condivido pienamente il parere dell’amico “zio” quando dice di non fidarsi di certe notizie e che intende provare in prima persona (spero che mi prenda con lui :) ). Non sarebbe la prima volta, infatti, che i riflettori del sistema mediatico si accendono su persone innocenti, se non del tutto estranee ai fatti che vengono loro imputati. La tecnica di “sbattere il mostro in prima pagina” viene utlizzata da giornali e televisioni per attirare l’attenzione dei lettori, per vendere qualche copia in più o conquistare una maggiore percentuale di gradimento. La cosa ancor più triste è che quando si viene poi scagionati, ed avviene per la maggior parte delle volte, i riflettori non si accendono di nuovo, e nemmeno le prime pagine hanno più posto, e quello che rimane nella memoria collettiva è la condanna della prima ora. Inutile a questo proposito sottolineare che per la nostra costituzione si è innocenti sino a prova contraria, ormai i processi si svolgono dappertutto fuorché che nelle loro sedi naturali, e la cronaca ci ha consegnato innumerevoli esempi negativi di strategie difensive mediatiche piuttosto che giuridiche. Entrando nel merito della vicenda, che chiaramente ancora non è conclusa, l’ammontare della sanzione richiesta, che è pari a seimila euro, testimonia della falsità dell’accusa riportata dai giornali di “commercio di carne avariata”. In realtà pare che l’accusa sia quella di aver congelato della carne fresca, senza averne l’autorizzazione, nei mesi di Gennaio e Febbraio del 2008. Il ristoratore si difende dicendo che la carne in argomento, che non era nella macelleria ma in un magazzino, non era destinata al commercio e/o alla ristorazione, e dunque poteva essere congelata (e non perché fosse avariata). In merito alle condizioni igieniche, polvere e ragnatele, e su questo non solo non vi sono smentite ma a quanto sembra neanche accuse, erano sotto i congelatori e nella zona motori del magazzino. Ogni altra riflessione è superflua, se non che il condizionale è d’obbligo, così come la prudenza giustamente evocata da gi, e tutti ci auguriamo che sulla vicenda si faccia chiarezza nell’interesse di tutti, e in primo luogo del ristoratore.
corpicino
02/09/2008
Io sono diversi anni che in estate dietro solerte prenotazione(per via della frollatura cosa che e' sempre piu' rara trovare in macelleria)mi concedo una splendida mangiata in compagnia di amici di cicciazza dal buon Cecchini (in particolar modo fiorentina, bistecca alla panzanese e spiedini da friggere che messi sottovuoto reggono benissimo il viaggio) e devo dire che ho sempre trovato la carne superlativa....al ristorante nn sono ancora stato anche se la splendida recensione del buon Kava mi ha mosso un certo languorino....io consiglio di provare e poi giudicate voi...inolte ad ottobre credo la seconda o terza domenica fanno una manifestazione proprio a panzano dove si riuniscono i migliori macellai italiani che fanno provare le loro specialita' e il ricavato va in benificenza....spero sia solo un equivoco!!
Kava5150
19/11/2009
Giusto per dirne una, che mi sembra un buon motivo per far comprendere che personaggio sia Cecchini. In Toscana, o lo si ama o lo si odia. Sempre per la storia che la sua carne vien dalla Spagna. Personalmente posso solo dire che la sua carne, avendola mangiata, è ottima. Punto. Poi non mi interessa entrare nel merito di tutto il resto. Certo è che se c'è la fila fuori, sempre, così schifo non deve fare. Ma quello che mi piacerebbe far capire è l'uomo. Oggi, a distanza di più di un anno dalla mia unica visita, mi trovo per lavoro a Gaiole e poi a Radda. Tornando indietro passo da Panzano pensando a quanto mi farebbe comodo un po' di carne da fare alla griglia sabato. Peccato che il mercoledì sia giorno di chiusura. Buttando un occhio, però, intravedo la porta della Macelleria aperta e in un secondo parcheggio la macchina e mi incammino a piedi per controllare. Lui è dentro, dietro al bancone (desolatamente vuoto), che prepara il lavoro per domani. Mi affaccio alla porta e gli dico "Lo so che oggi è giorno di chiusura, ma volevo comunque sapere se avevi qualcosa" Risposta purtroppo negativa, ma aggiunge "O' tu puoi anche entrare sa, che ti offro un bicchier di vino!" Detto fatto. Un bicchiere di chianti per me ed uno per lui, un paio di fette di finocchiona che mi offre e facciamo un brindisi, parlando di Bologna e del fatto che lui c'era il lunedì scorso. Dalla via che sono lì chiedo se almeno posso prendere un barattolo di "Profumo del Chianti", misto di sale ed erbe aromatiche di sua produzione che mia madre mi avrà chiesto almeno 50 volte nell'ultimo anno. "Certo, ci mancherebbe". Faccio per pagare e, ringraziando, gli dico "Dai, la prossima volta che sono da queste parti vengo a prenderti una panzanese" "'O che se' grullo davvero? La panzanese te la do anche adesso". I miei occhi si illuminano. Mi porta dal frigo dicendo "come te tu la vuoi, con un po' di grassino o senza?" "Una con e una senza, Dario!". Affare fatto. Due bistecche Panzanesi, già pronte sottovuoto, per un totale di poco più di 4 kg di ciccia. 104 € di tutto, scontati a 100 tondi, sale compreso, più uno piccolo regalato. "La prossima volta vieni a cena, si mangia una bistecca, si trova un agriturismo pe' te e la tu' ragazza a prova di palloncino e si fanno un po' di chiacchiere, via!" Stretta di mano come se ci conoscessimo da tempo e via di nuovo per la mia strada. Questo è Dario Cecchini.
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