Recensione su AL Fiume Rocchetta - Guiglia
visitato da LuVe il 31.08.2008

Recensione su
AL Fiume
Rocchetta - Guiglia

Visitato il 31.08.2008
Consigliatissimo!!
Scritta da LuVe
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 19.75
Coperti: 1
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Oggi a mezzogiorno, un po' inaspettatamente, abbiamo pranzato in questo bel locale che si affaccia sul fiume Panaro, dove molta gente aveva deciso di passare una giornata di sole e acqua. Infatti sulla porta del ristorante campeggia un cartello con la scritta “Si prega di indossare una maglietta se si desidera consumare al bar”, avvertimento più che giusto… Eravamo in quattro, e dopo una brevissima attesa si è presentata la cameriera che ci ha elencato i primi e i secondi; tra le molte prelibatezze abbiamo preso due tortelloni alle noci e gorgonzola, un piatto di caramelle al radicchio rosso e salsiccia, e uno di garganelli speck e asparagi. Un solo commento: uno più buono di quell'altro. I garganelli (presi da me) erano ben cotti, senza quella fastidiosa durezza nel punto in cui la pasta si sovrappone, e dal condimento saporito. I tortelloni, presentati senza tanti fronzoli, erano gustosi e il gorgonzola prevaricava la noce senza troppa “arroganza”. Infine le caramelle erano legate da una panna che non aveva il compito di coprire i sapori, ma al contrario di esaltarli e renderli armonici e ben amalgamati. Una volta portati via i piatti vuoti e “spazzolati”, sempre dopo un'attesa irrisoria, si sono presentati i secondi; due tagliate di manzo al rosmarino, un piatto di verdure alla griglia, un cestino da otto tigelle e un piatto di salumi misti. Anche qui tutto è risultato molto buono: la tagliata era cotta al punto giusto (anche se Luca puntualizza che la portata era un po' scarsa; ma io ribatto dicendo che i primi erano molto abbondanti), le verdure grigliate buone, le tigelle fragranti e senza troppa pasta all'interno, e i salumi nel complesso buoni e saporiti (l'unica pecca il prosciutto crudo, un po' troppo grasso e unto). Arrivato il momento dei dolci, decido assieme a Luca di prendere un dessert in due; ma quando la gentile signora ci elenca una serie di leccornie da non farsi scappare, decidiamo di prendere un dolce a testa. Tre semifreddi alla ricotta con mandorle e amaretti e una crema catalana. Cominciando dai semifreddi, l'aggettivo che mi viene in mente è “paradisiaco”; mandorle, amaretti, caramello e zucchero a velo ricoprivano una crema di ricotta delicata e (giustamente) non zuccherata. La crema catalana era buona, dolce, ma non così tanto da renderla stomachevole. Per finire quattro caffè, fatti a regola d'arte. Il tutto è stato accompagnato da un mezzo litro di lambrusco, un'acqua liscia e una frizzante. Il conto è stato di 79,00 euro, decisamente soddisfacente. Il posto ci è piaciuto molto, soprattutto a me che era la prima volta che ci venivo. L'ambiente pulito e accogliente mi ha piacevolmente sorpreso; e pensare che fino a 16 anni fa si trattava di un chiosco di gnocco e tigelle che allietava i pasti dei bagnati (c'è una foto vicino alla cassa che lo dimostra; che nostalgia vedere il Panaro con così tanta acqua!). I quattro cappelli se li merita tutti; anzi, personalmente darei un 4++!

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