Recensione su Osteria Antico Borgo Modena
visitato da grog il 01.09.2008

Recensione su
Osteria Antico Borgo
Modena

Visitato il 01.09.2008
Imperdibile!!!
Scritta da grog
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 29.00
Coperti: 1
20 commenti
Ieri primo Settembre mi trovo alle 7.30 davanti a casa di Piggo e Rainman, pronto e carico psicologicamente per affrontare una mattinata di pesca. La mattinata si conclude generalmente verso le 11.00, perché il genere di pesci che andiamo a catturare (noi facciamo la pesca no-kill) è di taglia molto grande, quindi ci si affatica parecchio quando si allamano e bisogna portarli a riva e slamarli. Solitamente si mangiucchia durante queste tre orette, ma ieri avevamo già deciso di andare a pranzo fuori, vuoi perché per un paio di settimane non ci saremmo visti vuoi, forse, per festeggiare il mio compleanno. Tutta la mattina si è pensato dove andare a mangiare. Piggo aveva pensato ad Adriano a Pagatine, chiuso per turno; io avevo proposto Al Penny sulla Via Emilia o il 750ml in Via Pelusia, poi avevamo fatto il nome della Falce, poi ci siamo decisi e abbiamo optato per Gianni alla Tramontana. Ritorno a casa, ricomposizione, torno a prenderli e scopro che invece si va all'Osteria Antico Borgo in strada Albereto, che ha riaperto i battenti proprio quel giorno. Direi ottima scelta, anche perché sarà 10 anni che non ci vado, l'ultima volta con mia moglie, e prima di sposarmi sempre con Piggo. Il locale ha esordito circa 15 anni or sono, sempre gli stessi gestori, e direi sempre lo stesso arredamento. Con Piggo ci andavamo spesso, i prezzi i primi tempi erano abbordabilissimi, poi ho notato una notevole flessibilità tra la spesa a pranzo e la spesa alla sera, tanto da farmi recedere dal tornare a mangiare lì. Non ho avuto più tempo a mezzogiorno ma avevo tempo alla sera. Ci sono stato appunto con mia moglie, mangiato divinamente, ma speso tantissimo, anche allora troppo per le mie tasche, per cui “pietra sopra”. Peccato perché hanno sempre avuto una cucina memorabile e un modo di fare stupendo coi clienti. Modo di fare che è rimasto inalterato. Non potendo fare una recensione storica perché da quelle parti c'è il nulla, la farò semi-normale, nel senso che, non sapendo come denominare i capitoli, ho pensato di interpretarla come un resoconto di una finale di calcio. ENTRANO LE SQUADRE L'ingresso è praticamente anonimo, la si potrebbe tranquillamente scambiare per la tabaccheria di Ema, appena entrati si nota la profondità della sala, con a destra il bancone bar-cassa e sulla sinistra alcuni tavoli, tavoli anche presenti in fondo. In fondo a sinistra apertura di comunicazione con la seconda sala con 10 tavoli, arredamento stile arte povera, spazio per girare un po' strettino, buona illuminazione ad aplique, niente musica, niente televisione, solo il rumore delle ganasce e le chiacchiere degli astanti. Nonostante abbiamo prenotato e sia il loro primo giorno di apertura post ferie, locale strapieno. Questo la dice lunga sulla qualità della cucina, dubito però che la stessa sera abbiano avuto il pienone del mezzogiorno. Non dovete pensare che la sera abbiano, visto che i prezzi sono decisamente più elevati, una cucina di qualità superiore, anzi a mezzogiorno la qualità e la bontà del cibo e la gentilezza dei titolari è la stessa. Quindi è una politica (discutibile) del locale applicare ad un peso due misure. Magari hanno arricchito il menù serale con alcune portate più impegnative che magari contengono cibi particolarmente poco economici, tipo tartufo… RISCALDAMENTO Ci sediamo, arriva uno dei titolari, Claudio (Gianni, l'altro, quello sardo per intenderci, ci servirà successivamente) viene a prendere le ordinazioni: due bottiglie di acqua gas e nogas, bottiglia di Lambrusco Anderlini, ovviamente Sorbara. Come ci spiega Claudio, l'etichetta cita Lambrusco Rosato, ma rosato non è, è Sorbara…. un errorino tipografico, che nulla toglie a questo ottimo vino. Ci appoggia in mezzo al tavolo un cestino argentato pieno di piccoli zoccoletti di pane e cubettini di gnocco al forno e, visto che ci fiondiamo subito su di esso, ci ferma e ci consiglia di aspettare perché ci avrebbe portato, fuori ordinazione, fette di pancetta arrotolata stagionata 6 mesi più del dovuto……. Attesa ben ripagata. Era (perché l'abbiamo liquidata in un attimo) F E N O M E N A L E. Non la solita pancetta sì buona ma trita e ritrita, una pancetta colorita, sembrava abbronzata, dolce, non piccante, morbida, si scioglieva sul palato, la mettevi su un pezzetto di pane e quando mangiavi la sentivi ma non la vedevi….. mmmmmmmm. E con questo antipastino fuori programma ci siamo sparati tranquillamente la prima boccia di Lambro. Ebbbbbbravi. PRIMO TEMPO Niente menù, ne del cibo ne del vino. C'è chi rovescerebbe il tavolo e andrebbe su tutte le furie. A me sinceramente non ne può fregar di meno. Se sanno tutto a memoria, meglio, mi evitano di tirar fuori gli occhiali da vicino o di allontanare quelli che porto da lontano dagli occhi, mi evitano decisamente di fare sforzi e fatiche, debbo risparmiare energie per mangiare, IO!!! Allora Claudio ci elenca cosa c'è oggi. Ricordo a tutti che hanno riaperto quel giorno stesso e che una quantità enorme di portate forse solo Gesù Cristo sarebbe riuscito a presentarle, Lui è avvezzo alla moltiplicazione dei pani e dei pesci…. Quattro primi, di cui uno era un risotto con non so che cosa, che abbiamo scartato a priori, però l'abbiamo visto passare sopra le nostre teste e non sembrava niente male. Abbiamo ordinato ognuno un piatto diverso. Io tortiglioni con melanzane e pomodorini (ottime, al dente perfetto, ben cotte le melanzane e pomodorini in quantità giusta da non soverchiare il sapore della melanzana), Piggo tagliatelle al ragù (sugo classico della cucina contadina, con salsiccia e manzo soltanto, cottura perfetta, pasta casereccia, ben conditi, ottimi, tre forchettate e non erano più nel piatto), Rainman farfalle con fiori di zucca e zucchine (buonissime, un piatto bello a vedersi e fresco, i fiori di zucca erano stati tritati prima della cottura del sugo ed aggiunti sicuramente alla fine, per non far perdere loro il colore). Quantità non da scaricatore di porto, ma nemmeno da modella anoressica, direi proporzionata alla famosa “quantità Sirchia” (ve la ricordate?). Cosa alquanto strana e che dà adito a qualsiasi supposizione è che tutte i primi piatti vengono già serviti coperti di formaggio…. A me va bene, ma potrebbe essere un'eresia per certuni, magari qualcuno non ci vuole il formaggio, oppure ne vuole poco o molto, oppure li informaggiano prima perché usano grana padano invece di parmigiano reggiano… mah….. E se ne va anche la prima metà della seconda bottiglia di Lambro. SECONDO TEMPO Per il secondo abbiamo preso tutti e tre la stessa identica portata, c'era la possibilità di prendere anche l'anatra, la tagliata e qualcos'altro, ma noi no, indefessi ci siamo buttati sulla trippa, va beh, io e Piggo ce la portiamo dietro da anni. Ma dov'è che a Modena a tutt'oggi puoi ancora mangiare la trippa? Oramai alle nostre mogli fa schifo il solo nominarla, figuriamoci il pulirla e cucinarla, non ci resta che comperare al supermercato la scatoletta della Manzotin e mangiarla una volta che la consorte non viene a casa…. Beh, qui invece non crea problemi, e te la cuociono pure bene. Viene presentata in piatto fondo, classico condimento con sugo al pomodoro, essendo qualche volta passata come primo piatto anche la trippa è abbondantemente formaggiata. Cotta bene, non stopposa e assai tenera (rispetto alla media), bei pezzi tutti pucciati in un sugo prelibato dal caratteristico sapore…… se non hai mai mangiato la trippa al sugo non puoi capire…. . Spavirato senza patemi d'animo e dopo mega-scarpetta, se fossi stato a casa mia avrei usato anche la lingua per tirare su il sugo. 1° TEMPO SUPPLEMENTARE Mentre siamo lì che ci lecchiamo i baffi, solo io e Piggo, Gianni arriva velocissimo e ci mette davanti un piatto con degli zampetti bolliti………aaaaaaaaarrrrrrrrrrrrgggggggggghhhhhhhh…. Non l'avesse mai fatto, come tre belve ci scagliamo sui monconi del povero porco. Ci diamo sotto di coltello, forchetta, dita , denti, lingua….di questi tre assaggi di zampetto resta alla fine ben poco, qualche ossicino tutto bello pulito nel piatto. Non sto nemmeno a perdere parole per dirvi com'erano, se volete saperlo ve li andate a mangiare. 2° TEMPO SUPPLEMENTARE Non facciamo nemmeno in tempo a succhiarci via dalle dita gli ultimi residui di maiale che si materializza davanti ai nostri occhi un piattino di cotiche coi fagioli. Un lampo nei nostri occhi, ci guardiamo furtivi e …… dentro di forchetta e pane. Che piacere per il palato. Belle lisce morbide cotiche, navigavano come barchette in un sughetto di fresco pomodoro dove galleggiavano leggiadri numerosi fagioli borlotti che ci imploravano di essere testè divorati. Che debbo dirvi…………fate voi. CALCI DI RIGORE Abbiamo finito anche la seconda boccia di Lambro, io chiedo il solito deca (nella norma, buono), gli altri il dolce, budino al latte di mandorle con chartreuse. A me sembrava il creme caramel che fa mia madre, solo che di colorito era un po' anemico, a detta loro buonissimo, imperdibile. A questo punto Piggo decide che era meglio concludere con un tocco finale, o la va o la spacca. Ci fa portare una bottiglietta da 350ml di Moscato di Pantelleria – liquoroso della cantina Lago di Venere. Non vi dico, mancavano solo i fuochi d'artificio. Una meraviglia. Saranno buoni tutti quei vini da meditazione francesi tipo Sauterne o Saint'Emilion, ma anche noi li sappiamo fare certi vini, e pure bene. Se l'avessimo bevuto a collo avremmo impiegato più tempo, con piccoli bicchierini siamo stati rapidi, ma lo abbiamo apprezzato totalmente. LA COPPA Abbiamo finito. Si paga. Mi piacerebbe non dirvelo, ma ho paura di finire nel limbo, quindi vi anticipo che abbiamo pagato solo quello che abbiamo ordinato, il resto omaggio, vuoi perché Piggo è un loro frequentatore, vuoi perché oggi gli girava così, vuoi perché era l'ora di pranzo. Siete seduti? Bene, 29 euro a cranio. SPOGLIATOIO Adesso sfogatevi con tutte le illazioni che volete, io vi ho detto come si mangia e cosa offre il locale, se volete lo venite a provare, se temete di spendere troppo veniteci a mezzogiorno, se non avete paura di niente provatelo la sera, se avete dei dubbi, a Modena ci sono un mucchio di altri locali. La mia valutazione è 5 cappelli, nonostante il formaggio sui primi e la stanza un po' troppo rumorosa e rimbombante quando c'è molta gente.

20 commenti

candy
02/09/2008
Ciao Grog. A me sarebbe venuta voglia di provare questo locale anche solo per la trippa e gli zampetti di maiale. Sono cresciuta con nonni e bisnonni contadini e mi hanno lasciato una certa impronta di gusti poco raffinati ( diciamo anche un po' " vanga " in senso buono ). Se uno ci va alla sera e si tuffa solo su antipasti e secondi , secondo te , quanto spende piu' o meno ???????
mizoguccini
02/09/2008
Beh, ma il Saint-Emilion non è propriamente un vino da meditazione: è un Bordeaux rosso piuttosto corposo ma assolutamente secco (ci sono stato, a Saint-Emilion, splendida cittadina, molto più di quelle che danno il nome ai più prestigiosi vini del Médoc, come Pauillac e Margaux, che sono più anonime). Caro GROG, e pensare che all'inizio non volevi nemmeno affrontare la fatica di leggere le mie recensioni, e ora le scrivi più lunghe delle mie e ti sei innamorato della divisione in paragrafi... Che bella mangiata che avete fatto, voglio anch'io andare a pranzo con Piggo nei posti dove gli portano gli omaggi dalla cucina! Un solo dubbio: la prima bottiglia è andata con l'antipasto e avete fatto primo, secondo e supplementi con una solo bottiglia, in tre? Io non so se ce l'avrei fatta.
grog
03/09/2008
@ candy: non ho idea, basta provare, o meglio, suggerisco di telefonare per sapere se determinate cose le fanno la sera che ci vai.... non si sa mai. @ mizo: in realtà ricordo che un lontano giorno del 1985, giornata di pausa all'ospedale dove facevo il corso, complice una carinissima collega portoghese da anni a Bordeaux, mi a condotto a Saint'Emilion. La giornata era bella e tiepida, ci siamo accomodati in un locale vicino a costruzioni del XVII secolo, in uno spiazzo antistante pieno di tavolini, dove ci hanno portato dei dolcetti tipici del posto e del vinello locale bianco abboccatissimo tipo Sauterne o Montbazillac. Vuoi che forse il vino non era locale, vuoi che la compagnia era adamantina, vuoi che sapevo cosa sarebbe successo dopo (slurp), forse ho scambiato un vino liquoroso di chissadove per uno di Saint'Emilion.
mizoguccini
03/09/2008
In effetto Saint-Emilion è abbastanza vicina a posti che producono vini "moelleux", poteva essere un Cadillac, o anche un Bergerac dolce, ma non poteva avere la denominazione Saint-Emilion, che credo proprio sia riservata ai rossi (tra l'altro ha uno dei disciplinari più rigorosi: a differenza del Médoc i grand cru vengono continuamente riclassificati).
ema
03/09/2008
Ma perchè non ho visto la chiamata sul telefonino? Accipicchia cosa mi sono perso :(
corpicino
03/09/2008
Pero' un menu'm tipicamente estivo...hi..hi....immagino che vi siete concessi un digestivo al fresco nella sala riunioni del buon Piggo....hi..hi....
ema
03/09/2008
Perchè mi hai fatto tornare in mente la saletta riunioni di Piggo? :) :) :) L'alcool scorre a fiumi ;)
corpicino
03/09/2008
Cosa vuoi caro Ema...e' un posto che lascia il segno....hi..hi..
grog
03/09/2008
Effettivamente mi ero scordato, dopo da Piggo a liquore di liquerizia........ La prossima volta ema rispondi...
ema
03/09/2008
L'ultima volta mi ha riportato a casa il buon Kava e sinceramente mi sono chiesto come abbia fatto a tornare a Bologna sano e salvo, avrà volato :)
grog
03/09/2008
Consolati e pensa che dopo sono andato a lavorare...... le mie vecchiette mi sembravano pin-up.
ema
03/09/2008
@grog Passare dal negozio e fare un urlo troppa fatica? :)
corpicino
03/09/2008
Liquore alla liquirizia???...sarei curioso di sapere se il buon Piggo ha utilizzato la mia ricetta...o altro....
grog
03/09/2008
Puoi provare a chiederglielo, dovrebbe essere sulla spiaggia di vieste che boccheggia... per la mangiata di oggi
joy
03/09/2008
Ho appena cenato e dopo aver letto la tua recensione mi sembra che mi coli la saliva ai lati della bocca come un lupo mannaro.Grrrrrrr
bicio
03/09/2008
ma lo zampetto era con la cotica? se vi và, quando il cognatino farà i salami, vi faccio cuocere la testa, gli zampetti, le orecchie e le cicciole, o colombine,
grog
03/09/2008
Che età hanno le colombine e .... come si chia*ano?
mizoguccini
03/09/2008
Questa è pesantuccia, caro Grog... ;)
grog
03/09/2008
Oh scusate, mi è scivolato l'asterisco sulla m, volevo sapere i loro nomi...
Meittlos
04/09/2008
Recensione Homeriana! Complimenti! Io mi accomuno ad altri e sono in pieno sbavino!!! Concordo sul giudizio. Mi stupisce davvero questa apparente stratosferica differenza tra il serale e il diurno. Io l'ultima volta son stato un annetto e mezzo fa e la cucina serale è proprio diversa e il prezzo decisamente più impegnativo. Anche se a questo luogo appartiene il dolce più lussurioso che io abbia mai mangiato, tortino con cioccolato fuso e crema di zabaione insuperabile. Dovrò provare a pranzo una di queste volte, anche se credo sarà meglio prevedere una mezza giornata di permesso al lavoro. Ciao
[wpuf_form id="14284"]