Recensione su Ai Tri Scalin (Da Mario) Ferrara
visitato da Meittlos il 31.08.2008

Recensione su
Ai Tri Scalin (Da Mario)
Ferrara

Visitato il 31.08.2008
Buono
Scritta da Meittlos
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 27.00
Coperti: 1
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Mi spiace ma non posso confermare le precedenti ottime impressioni. Per carità lungi da me dare giudizi dispregiativi del locale, ma certo non sono rimasto così favorevolmente impressionato come chi mi ha preceduto. Ero a Ferrara per l'ultima giornata dei buskers e mi ero preventivamente preparato su Gustamodena e avevo individuato questa trattoria a pochi passi dal centro come luogo idoneo per fermarsi a fare una sana mangiata con i piatti della tradizione ferrarese. Perfetto! Gli ultimi spettacoli finiscono poco dopo le 20,00 e noi verso le 20e40 siamo al locale molto semplice da trovare e giusto attaccato a un grosso parcheggio ( a pagamento) a ridosso del centro storico. Locale carino, non molto addobbato, piuttosto essenziale e rigoroso nel suo stile trattoria, con piacevole sfilza di bottiglie di vino d'annata a circondare (su apposita mensolona) due delle quattro pareti della sala dove abbiamo cenato (le sale sono due delle medesime dimensioni, direi circa 100-120 coperti in tutto). Un tavolo allungato al centro della sala (che creava anche un certo ingombro inutile ma c'era poca gente, e passi!) con alcuni tipi di antipasti e salsine (poco ricco il tavolo per la verità e un po' rattristante) e un interessante (ma che non abbiamo provato né chiesto) apparente (perché coperti da appositi coperchi) carrello dei bolliti vicino alla porticina da cui si accede alla sala dall'ingresso centrale. Bagno (per onor di cronaca) da dimenticare e non posso neanche concedere la scusante dell'afflusso imponderabile di folla perché saremo stati 20-25 clienti in tutto. Niente antipasti per noi. Ci direzioniamo su due primi e due secondi. Cappellacci di zucca con ragù (per me) Tortellacci alla robiola con prosciutto fichi e aceto balsamico. (per la mia splendida commensale) Salama da sugo con puré (per me). Tagliata con rucola e grana (per la mia splendida commensale) Cappellacci (che sono la specialità) per il mio modesto parere da pollice verso. La pasta che direi fatta assolutamente in casa (o da pastificio artigianale) scotta e probabilmente da microonde (come direi è stato tutto l'effetto del pasto). Ripieno medio ma non particolarmente gustoso (io mi rendo conto di avere seri problemi nel paragonare piatti di questo tipo con il ripieno di mia madre, è un difetto lo so). Tortellacci potenzialmente divini, peccato per l'effetto micro che li fa diventare solo ottimi. Salama (la prima volta per me): bhé ho fatto fatica ad arrivarci in fondo, sarà che non ero abituato a un sapore così intenso e saporito, sarà che forse non è il piatto più idoneo per una afosa serata di fine agosto, comunque mi ha quasi disturbato e, nonostante sia per me quasi impossibile, ne è rimasta lì un po'. Tagliata: semplicemente da dimenticare (troppo cotta al punto da non considerarla nemmeno una tagliata e ahimé, stopposa) Servizio Ultraveloce (ma qui ritorna l'effetto micro-waves). Camerieri assolutamente cordiali. Ineccepibili. Piacevoli le crocette che ti portano al tavolo e che tengono in cesti all'angolo della sala. Da bere bottiglia d'acqua e 1/2 lt di vino rosso (sangiovese degno di rispetto). Nessun caffé. Per me un amaro. Conto finale 54 euro (qualcosa in più di quanto mi sarei aspettato) Mi spiace ma non posso dare più di due Cappelli. Alla prossima. Ciao.

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