Recensione su
Piatto Verde
Marano sul Panaro
Visitato il
28.09.2008 Buono Scritta da
LuVe Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
22.00 Coperti:
1 6 commenti So che non è molto carino, ma non posso che esordire con un: che delusione!
Ieri sera, dopo aver fatto un giretto alla festa dell'uva di Castelvetro, abbiamo deciso di andare a mangiare i borlenghi in questo posto.
Una volta entrati l'accoglienza è molto calorosa, e ci fanno accomodare (5 adulti più un bambino di un anno e mezzo). Non appena seduti comincia una cosa che lì per lì mi ha fatto piacere, per poi rivelarsi un comportamento un po' irritante; ci viene chiesto se vogliamo dei borlenghi come “giro di riscaldamento”. Affamati come lupi, accettiamo più che volentieri, e nel frattempo decidiamo sui primi da scegliere; tre caramelle con prosciutto e salsa rosa, un risotto ai funghi, un piatto di tortelloni burro e salvia e uno di tortelloni di zucca e aceto balsamico.
Appena finito il borlengo, buono e friabile (ma in certe zone un po' troppo unto…addirittura colava!) arrivano i piatti: il primo è quello di Luca, i tortelloni burro e salvia. Non saprei neanche cosa dire: cinque tortelli, grandi e tozzi, che a vista non mi ispiravano proprio. Li ho assaggiati e la pasta era decisamente troppo spessa, coprendo ogni sapore.
Ma il bello arriva con i miei tortelloni: vedo avvicinarsi in lontananza un piatto riempito di una salsa marrone non ben definita. È quello che si suppone essere aceto balsamico. Giàscettica, al primo boccone non sento nulla, il vuoto; la zucca non aveva sapore, sembrava ricotta colorata; la pasta anch'essa spessa e la salsa marrone si rivela una miscela di panna e aceto (o glassa?). Dopo aver assaggiato quel borlengo non mi sarei mai aspettata un piatto del genere :(
Degli altri piatti non ho sentito commenti: probabilmente mangiabili ma non eccezionali.
Ecco che comincia l'irritazione: la cameriera (straniera) continua ad incalzarci con continue domande di borlenghi, tigelle e gnocco fritto, quando ancora altri commensali dovevano finire il loro piatto! Capisco il servizio veloce, ma così è assillante, e si rischia di fare la figura dei maleducati azzannando l'ennesimo borlengo mentre gli altri ancora sono al primo.
Alla fine tutti, tranne me, decidono di far contenta la cameriera e concedersi un giro di tigelle-gnocco-borlenghi. Dal profumo le tigelle sembravano molto buone e lo gnocco non era troppo brunito né unto.
Arrivato il momento dei dolci, altra, enorme, perplessità: alla richiesta di una crema catalana, si presenta una sorta di creme caramel con un vago retrogusto di anice. Dato che la cosa stava cominciando ad innervosirmi, me ne sono stata calma e non ho detto nulla alla cameriera, ma i casi sono due: o non hanno la più pallida idea di che cosa sia la crema catalana, o quella signora ha ancora difficoltàcon l'italiano. Propendo più sulla seconda, dato che uno di noi ha chiesto insistentemente se c'era la possibilitàdi avere della frutta al posto del dessert, e solo la risposta si è fatta attendere un quarto d'ora.
La cena è stata innaffiata da due bottiglie di acqua naturale, una di coca cola, e due amari.
Il conto: 92,70 euro. Dato che io e Luca siamo stati invitati dagli altri a pagare 25 euro in due perché avevamo mangiato veramente poco, il resto se lo sono divisi gli altri tre, per un totale di 22 euro circa a testa. Mi sembra (come è giàstato detto in una precedente recensione) un prezzo medio/alto.
Diamo due cappelli in base a cosa, e soprattutto come, abbiamo mangiato noi due. Chissàche in un futuro non molto lontano non potremo dare un voto più alto basandoci su altre specialità. :)
6 commenti
30/09/2008
una delusione così poteva essere bollata con un cappello: "Poteva andare meglio.." !!!