Recensione su La Taverna di San Giuseppe Siena
visitato da Kava5150 il 30.09.2008

Recensione su
La Taverna di San Giuseppe
Siena

Visitato il 30.09.2008
Imperdibile!!!
Scritta da Kava5150
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 55.00
Coperti: 1
8 commenti
Ho sempre pensato che l'Italia fosse un paese meraviglioso, anche se sembra scontato. Mi piace girare e ricercare luoghi, conoscerne la storia, scoprire posti nuovi, senza necessariamente fare troppi chilometri spingendosi chissà dove. Una delle regioni che io amo di più è la Toscana. Ovunque si vada, il paesaggio che si presenta davanti è splendido. Non ha quindi avuto tanta difficoltà a convincermi il grande Ivan, quando mi ha invitato a visitare insieme a lui e al buon Marcello una cantina nei pressi di Vagliagli, a Siena. La nostra serata, organizzata dal "padrone di casa", comincia nel pieno centro senese, a pochissimi chilometri dall'azienda vinicola. Approfittiamo del fatto che il nostro tavolo sarebbe stato pronto intorno alle 21.45 per fare due passi nel centro storico e festeggiare Marcello, scoprendo che il giorno stesso compiva gli anni. Ci fermiamo un'oretta in uno dei locali che danno direttamente sulla Piazza del Campo. Il clima è incredibilmente mite, siamo in 4 a sedere in un tavolo all'aperto, il Bollinger Rosè va giù che è un piacere e tutto è perfetto. Parlando un po' della città e delle curiosità di Siena con il nostro ospite, arrivano in attimo le 21.15, orario perfetto per mettersi in marcia (a piedi). La taverna di San Giuseppe, infatti, si trova in un fondo del 1100, a circa 400 metri dalla piazza, davanti all'omonima chiesa di San Giuseppe, nella contrada dell'Onda. L'ambiente è caldo, con pareti in pietra e bei tavoli in legno massello, ma allo stesso tempo raffinato e ricercato. Ad accoglierci Matteo, ragazzo molto in gamba, appassionato di vini, e suo padre Marco, entrambi davvero cortesi. La serata prevede una cena a base di fiorentina, ma prima ci lasciamo tentare da una vellutata di fagioli, porcini e crostini. Ne prendiamo 2, e facciamo a mezzo, ma PURTROPPO :) mi tocca mangiare anche quella di Ivan, vista la sua intolleranza ai fagioli. Notato questo fatto, Matteo ci fa preparare un assaggio di gnocchi con una fonduta di pecorino e tartufo nero. Sono pochissimi a testa, ma sono squisiti e vengono molto apprezzati. A questo punto arriva il momento della fiorentina. Dopo avercela tagliata, ci viene proposta su un vassoio chiedendo se può andar bene. Poco più di 2 kg, aspetto perfetto. Andata. Ad accompagnarla, ordiniamo 3 porzioni di patate al forno ed una bottiglia di Chianti classico riserva Castello di Ama, ottimo. In più 4 bottiglie di acqua durante tutto il pasto. La fiorentina viene tagliata ed impiattata davanti a noi. Il profumo che sprigiona è incredibile da quanto è intenso, il sapore è eccezionale. Di sicuro la migliore fiorentina che io abbia mai mangiato. Carne tenerissima, gustosa, esaltata ancor di più dal grande vino scelto. Il segreto sta tutto nella scelta della carne e soprattutto nella frollatura, che viene fatta, ci spiega il titolare, in base alla grandezza dell'animale (la nostra, ad esempio, ne aveva fatta una di quasi 30 giorni). Mi viene servito anche un po' di sale delle Hawaii, dal colore rosso e dal sapore intensamente piccante, da provare sulla carne. Non rimane praticamente nulla nei piatti, anche se bisogna ammettere che è stato difficile finirla. Per prenderci una pausa e fare due passi, ma proprio due di numero, Matteo ci conduce in fondo alla sala dove un cancello, in ferro battuto, aperto su una scalinata ci conduce dentro a quella che si rivela un'enoteca meravigliosa. Sottoterra, scavata nel tufo, quella che prima era una casa etrusca e poi una chiesa di famiglia, ora è una sala con splendide bottiglie, tappeti e un tavolone in legno con una selezione di formaggi incredibile. Ne assaggiamo uno, un pecorino stagionato, servito con del miele, mentre ci viene raccontata la storia del locale e del nonno del titolare, uno dei primi sommelier di Siena. Eccezionale. Dopo questa piacevole pausa, passiamo così ai dolci (io naturalmente salto): un tiramisù con una spolverata di cacao e un gelato con una pera caramellata. Per finire, ci viene portata la "Carta dei Caffè", dove si possono trovare miscele ricercatissime e dai sapori unici. Nei ordiniamo 3, e come gran finale io e Ivan prendiamo una grappa di vinsanto Avignonesi. Che dire? Un'esperienza unica, a partire dal locale, splendido, per passare al servizio, ottimo e attento, per poi finire naturalmente alla qualità dei piatti, eccellente. Soldi alla mano, la cena per 4 è costata 225€, gentilmente offerta dal nostro ospite. Considerando tutto, la cifra li vale eccome. Se qualcuno dovesse passare per Siena, tenga presente questo posto se vuole vivere un'esperienza unica. Probabilmente ci tornerà come sicuramente farò io.

8 commenti

Meittlos
02/10/2008
Un'esperienza davvero notevole! Perfettamente descritta! Provo una sano senso di invidia nei confronti di questa tua esperienza culinaria! Complimenti per la recensione! Non posso che augurarmi di passare da Siena per avere l'occasione di sperimentare a mia volta! Ciao
dacerfo
02/10/2008
Grande Luca come al solito hai fatto una recensione perfetta! Dopo quello che hai scritto mi pento di non essere venuto!
Kava5150
03/10/2008
Grazie mille, ragazzi. Sarà stato il clima, sarà stato lo champagne, sarà sicuramente stata l'ottima compagnia, sta di fatto che la serata non poteva andare meglio. La carne viene 45€ al kg, non pochi, ma vale ogni centesimo. @Meittlos: se ci vai ti consiglio di prenotare. Il locale non lo si trova facilmente, se non si sa che c'è, ma è comunque sempre pieno, tutti i giorni. E inoltre non è grande, 40 coperti circa. @Dado: peccato, ti sei perso una bella serata, ma soprattutto una splendida azienda. E Marcello (l'altro, non pisellino, è una persona squisita)
mizoguccini
03/10/2008
Sicuramente la migliore fiorentina mai mangiata? Quindi meglio che a Badia di Moscheta, devo concludere... Che mondo, però: un tempo la Bollinger non si piegava a produrre il rosè, doveva essere ben cattivo, no? ;)
corpicino
03/10/2008
X Kava beh che dire ottima cena...il posto lo conoscevo gia'e anche io avevo mangiato una fiorentina strepitosa....per me pero' il top resta sempre La cantinetta di rignano a badia passignano...che dici ci facciamo un giro???...hi..hi.. X Mizo anche io avevo letto qualcosa del genere su Bollinger qualche anno fa..pero' vedo che la dura legge del mercato nn sbaglia...adesso tutti producono bollicine di rose' con vari vitigni..lambro, aglianico, nero d'avola, lagrein..ecc.....pero' immagino che era proprio poco buono....ah...ah
Kava5150
03/10/2008
Era cattivo cattivo, al limite dell'imbevibile :) :) :) Ancor più imbevibile del Bollinger millesimato riserva 1996 che ho assaggiato a Monza da Meregalli lunedì scorso :) :) :) @mizo: badia di moscheta l'ho nel cuore, ed è sicuramente una delle fiorentine più buone che io abbia mai mangiato. Questa era eccezionale. Ma ci sono 2 precisazioni che mi sembrano doverose: la prima è che a badia costa 35€/kg, qui 45. La seconda è che a moscheta ci sarò andato una quarantina di volte, e l'ho sempre trovata ottima. E non è facile, visto che la carne non è mai uguale.
g.falconline
03/10/2008
Mi raccomando, se organizzate qualche giro non partite senza di me!! :) Queste escursioni gastronomiche di Kava, peraltro splendidamente descritte, muovono la mia voglia di "viaggiare"!! ;)
Kava5150
03/10/2008
Quando vuoi, caro falcon! In buona compagnia si apprezza tutto ancor di più
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