Imperdibile!!! Scritta da
Magnanima Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
23.00 Coperti:
1 6 commenti Ieri sera ho trascorso una serata particolarmente coinvolgente in questo locale ed è subito recensione.
Il giovedì sera vengono realizzate iniziative di intrattenimento sul tema del viaggio e della multiculturalità, che nel caso di ieri sera avevo contribuito ad organizzare per l'associazione con cui collaboro.
Ho avuto l'enorme piacere di conoscere e ascoltare per la prima volta Gabriella Ghermandi, autrice italo-etiope che ha presentato, raccontato e cantato, il suo romanzo Regina di fiori e di perle, edito da Donzelli. Gabriella è una persona speciale, una di quelle che con lo stesso sorriso e con la stessa naturalezza riesce a parlare di morte e di fenicotteri rosa, di guerra e di pace, di livore e di luce. Bella ed espressiva, mi ha fatto rivivere con intensa emozione la mia piccola grande esperienza nella profonda Etiopia.
E un grosso contributo alla ricomposizione del ricordo lo ha dato anche la cena. Sì perchè ogni settimana viene proposto un piatto unico di pietanze tipiche della cucina del paese di cui si parla.
Questa sera era composto da injera, disco di pasta di consistenza spugnosa umida che viene cotto su pietra refrattaria, si spezza con le mani e serve per agguantare il cibo che lo accompagna (senza posate nella versione originale):
mserwet: lenticchie in salsa piccante bereberè
alichawet: piselli stufati con zenzero, aglio zafferano,
zelbel sgatbse: straccetti di manzo saltati con cipolla,aglio e peperoncino verdeÂÂ
insalata fredda di patate, carote e rape rosse (unica nota dolens..l'ho anche scritto nel mio profilo che le odio!!)
kereaseng:un peperoncino verde ripieno di una salsa piccantissima
amasha: una focaccina di farina di ceci
Per concludere una profumata macedonia di papaya e fragole.
Devo dire che l'injera era proprio come la ricordavo e non ci avrei scommesso. Non per sfiducia ma perchè credo che sia davvero molto difficile ricreare una pietanza così particolare ed estremamente lontana dai nostri gusti, con mezzi diversi da quelli originali (piccoli forni di pietra refrattaria con una cavitàin cui viene inserita la brace e un coperchio con comignolo, tipo un tajin con il bracere sotto...per intenderci). Il segreto sta nella maestria della cuoca etiope.
Abbiamo scelto per accompagnare il tutto un ottimo Barbera d'Asti Titon 2001 Arrangia per 16 euro, onesti.
Concludo attribuendo finalmente i miei primi 5 cappelli!
6 commenti
03/10/2008
Carissima Magnanima, recensione splendida... sembra di sentire i profumi e i colori dell'Africa più profonda e lontana... Complimenti! :)