Recensione su Nel Porto del Lupo Crevalcore
visitato da cuggy il 10.10.2008

Recensione su
Nel Porto del Lupo
Crevalcore

Visitato il 10.10.2008
Consigliatissimo!!
Scritta da cuggy
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 22.50
Coperti: 1
2 commenti
Sono circa le 21 di un venerdì sera di un ottobre insolitamente tiepido quando i soliti tre figuri, memori di un promessa che li impegna a ritrovarsi mensilmente per una cena in compagnia, varcano la soglia di questo locale posto al confine fra la provincia di Modena e quella di Bologna e situato in un piccolo agglomerato di case in mezzo alla campagna, in luoghi dove, di solito, in questa stagione, la nebbia è il quarto a tavola e che invece, questa volta, ha pensato bene di non presentarsi. Vantata con la cameriera che ci accoglie sulla porta una prenotazione che in questo luogo diventa quasi obbligatoria, specialmente nei fine settimana, veniamo prontamente accompagnati al nostro tavolo nell'ampia sala principale, al fondo della quale si trova l'angolo che ospita il forno per la pizza e la griglia per la carne, mentre oltre una porta quasi sempre aperta è visibile uno scorcio dell'animata cucina. La sala è già quasi completamente piena e, tra tavoli tranquilli ed affollate e chiassose tavolate, il brusio di fondo è piuttosto forte, tanto da costringerci ad alzare la voce per scambiare le nostre consuete quattro chiacchiere, non senza chiedere la ripetizione, ogni tanto, di quanto detto dall'uno e non compreso dall'altro. A dispetto di quanto recita il menù che ormai a malapena consultiamo, ordiniamo, come nostra buona abitudine, caramelle ripiene di ricotta e spinaci condite con panna, speck e rucola per iniziare e, nonostante sia citato fra gli antipasti, scegliamo come seconda portata gnocchi fritti di patate con prosciutto crudo, tagliere di salumi e tagliere di formaggi, il tutto accompagnato da una caraffa di sangiovese alla spina e da una bottiglia di acqua naturale, alla quale se ne aggiungerà necessariamente una seconda sul finire della cena. Contrariamente a quanto avviene di solito e con nostro piccolo disappunto, non ci viene servita l'iniziale e piacevole stria rossa di benvenuto per ingannare l'attesa, ma arrivano direttamente in tavola, dopo pochi minuti, le caramelle delle quali abbiamo ordinato una porzione per due persone, che di solito basta tranquillamente per tutti e tre e così è anche questa volta, nonostante i piatti, una volta che ognuno di noi si è servito dal piatto di portata, sembrino leggermente meno pieni di altre nostre precedenti visite. Porzioni apparentemente più avare del consueto vengono comunque controbilanciate dalla qualità delle caramelle, pasta ripiena assortita nelle varietà gialla, verde e rossa con un gradevole cuore di ricotta e spinaci e ottimamente legata dal condimento in cui lo speck è decisamente abbondante e sulla quale, a mio parere, è sempre bene abbondare con una robusta spolverata di parmigiano. L'attesa per la seconda portata, seppure non brevissima, non si protrae a lungo e sul nostro tavolo compaiono, anche in questo caso ordinati come porzione per due persone, un cestino di gnocchi fritti di patate, accompagnato da un vassoio di prosciutto crudo e da due piccoli taglieri di legno sui quali vi sono due tranci di salame di diverso tipo sul primo e una fetta di pecorino, un piccolo pezzo di emmental e un discreto cumulo di scaglie di parmigiano sul secondo. Gli gnocchi fritti di patate che ancora una volta abbiamo il piacere di assaggiare non si smentiscono e, fedeli alla loro fama, si confermano ancora una volta eccellenti per qualità e singolari nella loro unicità, forse più simili a piccole frittelle, peraltro assolutamente non unte, che ai classici gnocchi fritti tipici delle nostre zone, tanto che si rende necessario un secondo cestino per terminare salumi e formaggi di accompagnamento che ancora occhieggiano da vassoi e taglieri. Il prosciutto crudo che li accompagna è altresì di buona qualità e l'abbinamento è estremamente gradevole al palato, così pure quello con le scaglie di parmigiano, mentre non si può dire altrettanto per il salame, la cui qualità è poco più che discreta, ma del quale comunque non resta traccia alcuna. Terminato lo scempio di questa seconda portata, ci viene servito, come di consueto e senza che venga richiesto, un piattino di rose del deserto, dolcetti tipici del locale, piccoli pasticcini morbidi e gustosi spolverati di zucchero a velo, accompagnati, come al solito, da una piccola bottiglia di limoncello ed ai quali, servita dietro nostra espressa richiesta, uniamo un'ottima pizza alla Nutella, con la quale siamo soliti concludere le nostre incursioni in questa trattoria nella quale ci sentiamo quasi di casa. Chiudiamo con un caffè e due nocini una cena che, alla resa dei conti, a parte qualche piccolo particolare, risulta essere certamente soddisfacente, caratterizzata da un rapporto fra qualità e prezzo assolutamente degno di nota e che ha avuto luogo in un posto in cui, tutto sommato, è sempre un piacere tornare, anche se, uscendo, siamo purtroppo costretti a constatare che il tempo che passa finisce sempre e comunque per cambiare qualcosa e, sfortunatamente, non sempre in meglio. Il conto pagato per la cena ammonta alla fine a 68 euro per tre persone, così suddivisi: 3 coperti 7,50 1 litro di vino 6,00 2 bottiglie d'acqua 3,60 2 primi piatti 14,00 2 antipasti e 1/2 25,00 1 dolce 5,00 1 caffè e 2 liquori 6,90

2 commenti

Piggo
13/10/2008
Ciao cuggy, benvenuto tra i recensori di GM, grazie di avere seguito le regole, ottimo inizio, continua così!! :) :) :)
gi
13/10/2008
mi associo al benvenuto di piggo, ottimo esordio !
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