Recensione su Trattoria Da Fiore Venezia
visitato da grog il 15.10.2008

Erano due giorni che ci ronzavo davanti, sembrava che tutte le strade portassero lì. Martedì sera ero deciso ad andare a comprare da mangiare lì, ma era chiuso, mi è venuto perfino il dubbio di aver sbagliato calle, poi mercoledì a mezzogiorno esco a prendere il vino sfuso, mia madre aveva preparato la lingua bollita (abbiamo una multiproprietà a Venezia, quindi mangiamo spesso a casa per non farci spennare vivi), passo lì davanti e …. ZAC…. è aperto. Non ci penso su un attimo, entro nell'ingresso e cerco il cartellino che avevo visto i giorni scorsi: MOECHE FRITTE 3 €. E lì, dietro una porta a vetri, eccoti il fatidico cartellino. Wow, apriti cielo. IL LOCALE Il locale si presenta all'ingresso come un bar, bancone ad angolo un tavolino a destra, bancale su cui appoggiarsi in vetrina a sinistra. Il bancone ha l'appoggio in vetro e sotto una miriade di piatti da portata pieni di un ben di dio incredibile: sardine fritte, fritto misto, calamari fritti, sarde in saor, frittelle di pesce, salsiccette al sugo, polpette di pesce, polpette di carne, ed altre cose che non ricordo. Rapida occhiata oltre la porta a destra e scorgo l'interno del locale, non l'avevo mai notato. Vari tavoli e banco frigo con pesce fresco su ghiaccio dall'aspetto invitante. L'arredamento è tutto legno, ambiente scuro ma non buio, tipo osteria. Alcuni avventori entrano e ordinano un piato di fritto e un bicchiere di vino, stanno in piedi e se li gustano lì al momento. Non vi dico che aromi nell'aria. Mi avvicino al banco e chiedo alla gentile signora che serve se posso prendere qualcosina da portare a casa, lei gentilissima e sorridente mi risponde: “Scelga”. Avrei comprato tutto il locale, ma le mie finanze non arrivano a tanto. Chiedo due moeche e una vaschetta di fritto misto. I dieci minuti di attesa nei quali mi distraggo a sbavare attorno a tutto quello che vedo sembrano eterni. INFORMAZIONI GENERALI Dal loro sito, che potrete certamente trovare su Google digitando “trattoria da fiore”, sarà il primo che comparirà e che vi consiglio caldamente di visitare, ho tratto alcuni passaggi interessanti, ma quello che ho omesso è assolutamente da leggere. “…..Ristorante tipico, informale, Famigliare e soprattutto Veneziano che coinvolge tutti con una cucina genuina fatta con prodotti freschi e di stagione……. ….. Nel 1991 la “Trattoria da Fiore” si sdoppia dando vita al “Bàcaro da Fiore” , ora famosa cicchetteria dove si possono trovare il Baccalà Mantecato, le Seppioline ai ferri o quando sono piccole anche fritte, le “Moeche” Fritte con la polenta bianca, le Sarde in Saor, le ” Castraure di Sant'Erasmo”, i Calamari Fritti , le verdure di ogni tipo fritta o cotta in modi diversi , e ancora la “Spienza” , i Nervetti con la cipolla , il Fegato alla Veneziana , le patate arroste , ecc. ecc., tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino della cantina di Fiore….. ….. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito al successo dell'antica “Trattoria da Fiore” con un formidabile “passaparola” , il miglior riconoscimento al nostro lavoro fatto sempre con passione….. …..Il bàcaro è il luogo dove anticamente avveniva la mescita del vino, ciò che succedeva anche qui già dal lontano 1871…… …..“Andar a cicchettare” equivale, nel moderno linguaggio culinario, a mangiare uno spuntino, per il quale noi abbiamo voluto riproporre gli assaggi che si trovavano nelle tradizionali cicchetterie: il pesce fritto (calamari, scampi, sardine) ma anche le verdure fritte (zucchine e fiori di zucca, melanzane, peperoni, carciofi), le polpette di carne o di pesce, le seppioline “roste” (cotte alla griglia), le sarde in “saòr”, i polipetti, i crostini con il baccalà mantecato, la “spienza” ed altro ancora, a seconda della stagione e del mercato……. IL CIBO Appena arrivo a casa i miei mi lasciano le moeche perché, alla veneranda età di 80 anni, non si sentono ancora pronti ad affrontare un passo del genere. Le moeche sono piccoli granchi che in fase di muta hanno la corazza morbida, vengono fritti e mangiati così, interi. L'aspetto è quello del granchio, con tutte le sue belle zampette……e si mangia tutto!!!! Sono adagiate ognuna sopra un pezzo di polenta bianca ai ferri. Mi piacerebbe non dirvi com'erano, ma sarò buono. L'apoteosi del gusto. Avevano solo un difetto, ne ho comprate poche. Ovviamente io non metto il limone sui fritti, quindi assaporate ‘nature', un capolavoro culinario. L'altro plateau di fritto misto era composto da piccolissimi gamberetti, anelli di calamari, pesciolini piccoli (noi li chiamiamo piss puttanèin), seppioline e moscardini piccolissimi. Di una bontà indescrivibile. Mia madre mi avrebbe ucciso, la lingua è rimasta lì, non tutta perché l'ho assaggiata per onor al merito. Ad ogni modo anche la frittura era perfetta. È raro mangiare il fritto con la pastella perfetta e non unta come si mangia a Venezia, sono dei veri e propri specialisti. CONCLUSIONE Quando tornerò a Venezia sarà mia premura andare ad affogare la mia fame in questo locale. Dimenticavo il prezzo: 3 € per moeca e 10 € per fritto misto (ci siamo saziati in tre), in tutto i migliori 16 € spesi in vita mia, garantito. La gentilezza della cameriera è stata incredibile, oltretutto quando le ho chiesto i tempi di cottura dei moscardini bolliti (c'erano anche quelli sul bancone), non sapendoli è andata in cucina a chiederlo al cuoco e quando è ritornata mi ha detto tutta la ricetta. CONSIGLIO Il mio caloroso consiglio è quello di guardare e leggere attentamente il loro sito, non è difficile, troverete tante spiegazioni utili e vedrete esattamente com'è questo favoloso locale per veneziani e non. Se andate a Venezia non potete non farci un salto, se amate la buona cucina non potete ignorarlo. OVVIAMENTE 5 CAPPELLI, purtroppo di più non si può.