Recensione su Ristorante Pieve Di Renno Pavullo nel Frignano
visitato da spingi il 01.11.2008

Ieri sera siamo tornati in questo locale che ci ha lasciato qualche dubbio da sciogliere dopo la nostra prima visita. Stavolta il buio non ci ha permesso di mirare il grandioso panorama delle colline intorno e nemmeno di visitare il meritevole e storico monumento che dà il nome al locale; cosa che ci siamo ripromessi di non mancare alla prossima occasione. L'aspetto di questo ristorante, una vasta sala con tetto spiovente e grosse travi visibili al suo interno, evoca una presenza festosa di massicce compagnie grazie allo spazio che mette a disposizione, grazie al grande camino che può egregiamente scaldare, complice di un buon vino, le fredde serate invernali o anche autunnali :) e grazie ad un passato importante che vede risalire la sua fondazione e nascita come semplice bar a quasi un secolo fa… Ad un lato della sala vi è anche una ringhiera in ferro battuto che accompagna una scala a chiocciola e che porta probabilmente ad un'altra sala, che però non abbiamo avuto l'ardore di esplorare….(eravamo in quel momento gli unici ospiti del locale). Entriamo e siamo immediatamente accolti cordialmente dalla proprietaria (cuoca e cameriera) del locale, che ci fa accomodare in quello che a suo dire era il più bel tavolo della sala…d'angolo con piena vista su tutto l'ambiente. ieri sera, come spesso in quest'ultimo periodo, avevo una smodata voglia di funghi e un po' di carnazza… dunque per stavolta saltiamo primi e antipasto sentendo cosa la signora vorrà proporci di pertinente ai nostri (miei a cui il mio barbe si è gentilmente adeguato…) desideri. Fantastico! La signora da qualche giorno aveva comprato funghi nostrani spettacolari! Ci mostra una cesta piena di enormi e polposi funghi che cucinerà per noi fritti e alla griglia. Via con l'ordinazione e l'approntarsi della nostra cena… per me funghi trifolati; una tegame in terracotta di funghi misti buonissimi gustosissimi (stavolta salati il giusto), tenuti caldi dal loro contenitore; spazzolati completamente, funghi alla griglia; due cappelle giganti grigliate con degli spicchi d'aglio inseriti intagliandone la superficie…il sapore e la consistenza del fungo fresco erano davvero appaganti, guanciale di maiale… una carne tenerissima e saporitissima, cotta nel suo grassetto per tre ore e finita di cuocere nell'aceto balsamico… una goduria del palato… per barbe scaloppine ai funghi , molto buone con un trito di funghi preparato come i miei trifolati funghi fritti, che ho assaggiato anch'io… anche qui risaltava la freschezza e la polposità del fungo in una pastella non prevaricante sul sapore. Inoltre per entrambi crescentine montanare, di quelle grandi ben lievitate che apri in due senza usare il coltello, e battuto di lardo, che con tutti i sughini che avevamo nei nostri tegami, non era l'unico companatico… :) :) Sisssì….la voglia di funghi soddisfatta in pieno…tanto che chiediamo un bis di funghi alla griglia (tre cappelle sempre molto grandi) e funghi fritti…… Da bere solo acqua e una Moretti….volevamo poi raggiungere un pub più vicino casa. Infine 2 caffè…per un totale di € 57,00 in due .