Consigliato! Scritta da
g.falconline Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
50.00 Coperti:
1 14 commenti “...Molti lo chiamano il "Baluardo", ma il suo vero nome è da alcuni secoli "Cittadella militare", denominazione che richiama al suo passato illustre ed eroico della porta d'ingresso dell'antica cittadella fortificata costruita nel diciassettesimo secolo da Francesco I (Porta del Dongione), e usata anche nel 1831 per rinchiudervi Ciro Menotti, tanto che la prigione dell'eroe modenese è ancora presente. Dopo il completamento del progetto di restauro e riqualificazione dell'intero comparto, adesso è arrivato il momento di aprire i battenti a quello che saràuna nuova culla culturale nel cuore di Modena a disposizione di tutti i cittadini…”
Questo scriveva la più diffusa testata modenese, e non vi è dubbio che anche da un punto di vista della collocazione si tratti di un'area strategica, ben servita peraltro dall'ampio parcheggio di piazza Tien An Men. Il Baluardo Cittadella, dai resoconti ricevuti, propone cibo di qualità, definito a KM 0 perché scelto dalla migliore tradizione locale, e le sue iniziative musicali sono di ottimo livello. Niente a che vedere con i locali che propongono ristorazione e musica, dove tutto è caciara e mediocrità.
Decido così di andare a festeggiare il mio 54 ° compleanno, che quest'anno pareggia il mio anno di nascita ;) , in questo interessante locale. Siamo in sei, e dopo il consueto rito dei regali la mia biblioteca si arricchisce di un bellissimo e voluminoso tomo su Woody Allen, regalo di chatandplay e marito e il mio guardaroba di una tenuta da chef, ironico ed “interessato” pensiero di Marco1960 e Tanya. Del navigatore satellitare, regalo di Mira, ha giàparlato con dovizia di particolari :) la mia amica Luci nella sua recensione a “La lanterna di Diogene”.
All'ingresso nell'area esterna veniamo accolti da ben distribuiti globi fluorescenti, che mettono in giusta evidenza una bellissima ristrutturazione, rispettosa dello stile originario del posto. Il locale all'interno è ampio e molto elegante, arredato con oggetti ricercati e quadri di arte moderna. I tavoli, nelle quattro sale, sono ben distanziati e lo spazio a disposizione dei commensali è davvero confortevole.
Il personale è premuroso, anche se non sempre ben organizzato. Decidiamo di saltare gli antipasti, dal momento che qualcuno aveva l'intenzione di ordinarli come secondo e partiamo con i primi. Prima di essere serviti ci vengono gentilmente offerti degli assaggi, con palline fritte di parmigiano reggiano, squisite, e spiedini di ciccioli con sale e limone, interessante accostamento.
Riassumo l'ordinazione dei primi che, grazie al consueto rispetto dei commensali per il mio impegno di recensore, ho assaggiato tutti :). La mia scelta è caduta sul Riso carnaroli di Carpi alla salsiccia, mantecato alla caciotta dell'Appennino.
Cottura perfetta del riso e giusto equilibrio di gusti, nel confronto tra la delicatezza della caciotta e la spiccata identitàorganolettica della salsiccia.
Queste le scelte dei miei compagni gastroentusiasti:
Tagliatelle al prosciutto di Modena Dop (pasta fatta in casa eccellente come il condimento)
Tortelli di ricotta Bio-Hombre con spinaci (delicati e gustosi)
Tortellini in brodo di gallina (brodo buono, tortellini con la noce moscata che prevaricava un po' gli atri sapori)
Come seconda portata io e Marco1960 abbiamo preso un Filetto di manzo alla Robespierre (porzione per due persone). La carne è arrivata intera su un carrello, ed è stata tagliata sul momento, arricchendo di aspettative le nostre papille gustative, che non sono state per niente deluse. La carne era veramente ottima di sapore e consistenza, accompagnata da patate gialle biologiche al forno, anch'esse gustose.
Sono state contemporaneamente servite tre porzioni, nel menù indicato come antipasto, di Prosciutto di Modena DOP con gocchino fritto e una porzione di purè di patate. Dolci per tutti per finire, io scelgo una classica zuppa inglese (adoro i dolci al cucchiaio :) come ben sanno i miei amici modenesi, che da sempre sopportano i miei strali antibensoniani ;) ).
Tra i dolci presi dai miei “compagni di merenda” spiccava, per presentazione e accostamento di gusti un Tortino di mela tiepido, con cannolo alla crema chantilly.
Da bere abbiamo ordinato due bottiglie di Grasparossa di Castelvetro DOC "Vigneto Enrico Cialdini" prodotto di punta dei vini Cleto Chiarli. Mentre i dolci sono stati accompagnati da Malvasia delle Lipari Passita (bottiglia da 0,50) della Azienda Agricola Carlo Hauner, che non ha molto convinto. Due caffè e tre bottiglie d'acqua hanno completato la nostra consumazione. Conto complessivo a testa di 50 euro.
Alla fine con tre antipasti, sei primi, due soli secondi, tre contorni e i dolci, anche a fronte della indiscutibile qualitàdelle materie prime e cura della cucina, a mio giudizio il conto finale appare un tantino sopra le righe, visto che rapportato ad una singola consumazione completa, ipotizzando una spesa di 15 euro per il vino, raggiungerebbe i 70 euro.
E' vero che il malvasia delle lipari è un vino di una certa “importanza”, e che l'ambiente è accogliente ed elegante, ma mi piacerebbe tanto che l'apprezzabile scelta dei prodotti a km 0, con conseguente sensibile riduzione degli attori coinvolti nella filiera, possa favorire anche una diversa politica dei prezzi, magari meno condizionata dall'arredo “ambizioso” del locale.
Naturalmente questa è una mia personale impressione che affido anche alle riflessioni e alla indiscutibile passione dei titolari, e che spero possa essere fugata in occasione di una prossima visita, perché si tratta di un ristorante che merita una conoscenza più approfondita, con una cucina dalle ottime potenzialità.
Sulla base di queste mie considerazioni ed in attesa di vedere la carta dei vini, ancora in “lavorazione” e non solo sul sito, credo che tre cappelli rappresentino, come giudizio transitorio, il giusto voto finale.
La serata è stata allietata da un vulcanico Marco1960, che ha sciorinato tutto il suo repertorio di mini-battute, sebbene non fosse necessario per la sempreridens chatandplay. La performance è stata comunque utile ad esorcizzare un tavolo adiacente, con gli uomini tutti in rigoroso completo nero e cravatta, e le donne tutte con tailleur d'ordinanza… sempre nero! Per fortuna non avevamo previsto la torta, chissàcosa sarebbe successo nel ritorno a casa se avessero intonato con noi la fatidica “tanti auguri a te”….. :) ;)
14 commenti
12/11/2008
grande falcon, bentornato ;)