Recensione su Parco Corsini Pavullo nel Frignano
visitato da fatamorgana il 15.11.2008

Recensione su
Parco Corsini
Pavullo nel Frignano

Visitato il 15.11.2008
Consigliato!
Scritta da fatamorgana
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 39.50
Coperti: 1
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Alla faccia della crisi! Costretti dall' imminente ed anticipata partenza di mio marito,proviamo in extremis a “recuperare” la prenotazione già fatta un paio di settimane prima a Cà Cerfogli..con scarsissimi risultati…Tentiamo allora con il nostro ristorante “di fiducia” per quel che riguarda tartufo e funghi, a Quistello (Mn)…ma troviamo pieno anche quello! Alla fine optiamo per questo ristorante,ben recensito ed abbastanza vicino a casa nostra, per gustare una cena romantica a base di funghi… Prima di tutto c'è da dire che il locale si trova all'interno di una struttura alberghiera-e già questo può essere un'indicazione del tipo di scenario che si potrà incontrare:mio marito, sbirciando la sala dall'esterno attraverso la vetrata che dà sulla strada, mi dice “Sembra un po' triste…”. Eppure sulla porta d'entrata sono applicati vari adesivi di “segnalazione” su Guida Michelin, Ristoranti d'Italia ecc.. Purtroppo però,in effetti,il mio consorte non si sbaglia di molto: il locale si presenta come un unico stanzone dal soffitto alto,che dà l'idea di avere vissuo tempi migliori.. L'arredamento poi è tipico degli anni '70, carta da parati, lampadari ed applique molto vistosi in vetro,grandi tendoni alle finestre, e l'apparecchiatura risulta forzatamente ricercata…insomma non proprio il tipo di locale che incontri i miei gusti personali,almeno in quanto ad “ambiente”:tutto ha fuorché dell'intimo (e tra l'altro la temperatura interna è anche un pelo bassa…) La cameriera,giovanissima,come anche le altre sue colleghe(questo stride ancora di più con l'ambiente circostante…che abbiano di recente cambiato gestione come qualcuno suggeriva?)ci fa accomodare in un tavolo praticamente al centro della sala(tra l'altro,con mio grande disappunto,noto che,sul fondo, sono posizionati uno schermo ed un microfono, predisposti per un probabile karaoke…proprio inappropriato secondo me!):fortunatamente,dopo esserci seduti,scorgo dietro alla porta d'ingresso una saletta che mi era sfuggita prima,un po' più raccolta,e chiedo di poterci spostare. Dopo il “trasloco”, ci vengono portati i menù(e anche questi sembrano “datati”,mi aspetto di trovare i prezzi in lire coperti da etichette che correggano in euro…ma non è così):la carta è un po' stropicciata e accanto a ciascuna portata sono scritti i nomi dei vini che è possibile abbinarvi,ma soltanto il “tipo” (ad es.”Fiano d'avellino” o “traminer”).. Ma veniamo al sodo: decidiamo di ordinare un antipasto per me- tortino di funghi porcini con formaggio-chiedendo di servirlo assieme al primo piatto scelto da mio marito, la spugnolata al forno (e qui la cameriera, benché evidentemente poco esperta, ci avvisa subito che il tempo di preparazione per questo piatto sarà di circa un quarto d'ora).E passa in effetti quel quarto d'ora accademico.Devo dire entrambe le portate sono buone:delicato il mio antipasto,più saporito il primo,che consiste in una specie di “crespella”, servita in una ciotola di terracotta, la simpatica temperatura di circa 200° C :) , immersa nella besciamella,ripiena di prosciutto cotto e spugnole, appunto… Come secondo, ordiniamo una picatina di vitello al tartufo bianco per me e una scaloppina ai funghi porcini per mio marito, assieme ad un contorno chiamato ”Gran misto di porcini”, che comprende porcini trifolati,fritti ed alla griglia. Volendo essere pignoli,il tartufo non era molto profumato, ma mio marito, che se ne intende di più, mi dice che il tartufo bianco è meglio di quello nero, che è più profumato ma meno saporito…mah ,si vede che io mangio con il naso… ;) Entrambe le pietanze comunque sono tutto somamto di nostro gradimento, tenera la carne, adeguate le porzioni e il contorno di porcini ,specie quelli alla griglia, all'altezza della situazione… Una menzione speciale anche al pane alla menta,che mi ha rinfrescato il palato durante tutta la cena! Non volendo farci mancare nulla, terminiamo con un dolcino a testa:la cassata siciliana per il maritino(a me non piace, ci sono i canditi!, ma a detta sua era strepitosa) e una meringa con cioccolato caldo fuso colato sopra, che a mio parere era ECCEZIONALE! Il tutto annaffiato da – manco a dirlo – un Gewurztraminer “Tolnai” niente male (anche se PRODOTTO IN UNGHERIA…ma si potrà?!) e un paio di bocce d'acqua. No caffè né ammazzacaffè…anche perché è iniziato il temuto karaoke…e io non vedevo l'ora di fuggire! Il conto è stato più che onesto, 79 eurini. Morale: mi duole abbassare la media,ma non mi sento di andare oltre ai miei "soliti" tre cappelli ….

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