Recensione su L'Erba del Re Modena
visitato da Patatone il 29.11.2008

Recensione su
L'Erba del Re
Modena

Visitato il 29.11.2008
Imperdibile!!!
Scritta da Patatone
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 90.00
Coperti: 1
19 commenti
Ognuno di noi custodisce nel cuore alcuni luoghi ove si sente serenamente “a casa”, per noi l'Erba del Re è uno questi, tanto vi basti per rendervi dotti che questo racconto sarà prima di tutto una raccolta di emozioni e ci scusiamo con voi se queste in alcuni casi avranno il sopravvento. Al termine di un lustro di lavoro (il ristorante è stato aperto nel 2003) per Luca Marchini, chef e patron, sono arrivate nel giro di un paio di mesi due importanti riconoscimenti: le due forchette (80/100) della guida del GR e la prestigiosa stella Michelin. Per chi come noi, per vicinanza e piacevolezza, frequenta le due sale del locale da tempo è una gioia potervi parlare dell'Erba del Re proprio in questo momento florido di premi; le immagini più delle parole possono illustrarvi il tono del locale, un connubio tra i più riusciti che ricordiamo tra classico e moderno (strada che si ripercorre anche nei piatti), con le pareti stuccate con colori caldi a renderlo accogliente. A nostro modesto avviso si associa in modo eccessivo Marchini ad uno dei suoi maestri, quel Massimo Bottura che ha reso Modena una stella del firmamento gastronomico e una tappa fissa per ogni gourmet. Le esperienze di Luca sono state ben più numerose (J. L. Nomicos in Francia, B. Barbieri in Italia) e in via Castelmaraldo si è ormai intrapresa una strada personale e riconoscibile anche se a tratti non ancora del tutto matura (I margini per puntare ancora più in alto non mancano). Sul tavolo di servizio non potevamo non notare quattro tartufi tra cui un bianco di Acqualagna che non mancheremo di assaggiare. La carta da ormai due anni è suddivisa in due sezioni: “Un salto nel passato…” che contiene i piatti della tradizione e “Riflessioni contemporanee…” in cui le proposte sono decisamente più innovative, un modo lungimirante per avvicinare i modenesi (legatissimi al territorio anche a tavola) ad un nuovo modo di intendere la cucina e portarli in modo graduale a sperimentare contrasti ed accompagnamenti nuovi. Il servizio in sala è curato dal sommelier Davide Giacometti, personaggio eclettico che saprà conquistarvi con il suo sorriso contagioso e una presenza in sala costante ma mai eccessiva (clicca per scaricare la carta dei vini). un primo assaggio offerto, una mousse di ricotta con finocchietto e chips di parmigiano. aperitivo (Champagne Louis Roederer)con la seconda entrèe, mousse di rapa rossa e alcuni grissini immersi in un bicchiere di sale. Il primo dei nostri antipasti (scelto dalla carta Riflessioni contemporanee) è un rotolo di carpaccio di seppia, con l'interno dello stesso pesce saltato in padella, il tutto adagiato su una base di salsa ai broccoli e cubetti di cocco. Con gli antipasti un PALAI Müller Thurgau 2007. Ecco le tre cotture del gambero su grassa gallina, piatto in carta da almeno 3 anni e ormai un classico del locale: dal basso in alto: marinato, grigliato e in tempura. Variazione di tecniche su uno stesso ingrediente che conduce ad una verticale di sapori assai appagante. Al termine degli antipasti optiamo per una bottiglia di Burdese Planeta 2003. Un primo classico, il risotto burro e parmigiano a valorizzare il tartufo bianco di Acqualagna visto all'inizio del racconto. Sempre dalla sezione classica, Cotoletta alla bolognese di vitellone di razza bianca modenese, patate arrosto. Splendido esempio di una ricetta storica preparata con ingredienti di qualità (dal parmigiano alla carne fino al prosciutto). La razione doppia di patate è da imputarsi a precisa richiesta di Aureliano (il mio compagno consueto di viaggio). Agnello in casseruola, castagne, vegetali in tempura. Particolare la presentazione direttamente nel pentolino di rame di cui potete ammirare la foto. Questi sono i piatti che amiamo dell'Erba, esecuzione magistrale e nessun volo pindarico.. da succhiare gli ossicini nonostante le occhiate perplesse dal tavolo accanto. L'impronta di scuola francese vince sulla cucina molecolare. Prima del dessert un krapfen di farina di castagne, zucchero. Zuppa inglese, salsa aromatizzata al nocino. Forse il più celebre dei dolci tradizionali emiliani, colorato, calorico, un trionfo. Per chi non lo conoscesse all'esterno i savoiardi intinti nell'alchermes, all'interno, crema pasticciera e cioccolata. Poi ogni nonna avrà come sempre un piccolo trucco che rende la sua “speciale”… … la versione di Luca è mignon… La piccola pasticceria che accompagna il caffè selezione Leonardo Lelli. Un sorso di grappa per aiutare la digestione (Grappa di Syrah Berta). E' appagante scoprire che anche nel drammatico immobilismo della ristorazione tra Modena e Reggio Emilia, qualcuno riesce a distinguersi e proporre qualcosa di veramente nuovo a prezzi corretti. Per un pasto completo (vini esclusi), scegliendo la tradizione, ci si assesta poco sotto i 50 europei , mentre per le proposte più innovative si arriva vicino ai 60. Vari menù degustazione da 32 a 70€. Mi par doveroso sottolineare che le proposte di Marchini sono meno classiche di quanto traspaia da questo racconto, non mancano in carta i piatti complessi come “Gnocchi di zucca in purezza, crema di Parmigiano Reggiano, mostarda, amaretti” e “Cappesante, riso al latte con fichi, pomodori essiccati, salsa al foie gras, chips di polenta” . La rotazione dei piatti in carta è molto rapida, la ricerca continua porta il rinnovamento del menù (nella sua metà dedicata all'innovazione ovviamente) almeno ogni 2 mesi, noi vorremmo che alcune storiche preparazioni di Luca rimanessero sempre nelle pagine “Riflessioni contemporanee” ma lui non si ferma mai, la sperimentazione di tecniche e materie prime è incessante… Dal conto: 1 gambero 12€, 1 seppia 15€, 2 risotti con il tartufo bianco 55€, 1 cotoletta 18€, 1 agnello 25€, 1 zuppa inglese 8,50€ (Aureliano ormai satollo ha rinunciato al dolce), totale cibo: 133,50. 2 calici di Champagne 18€, 1 Burdese 34€, 2 calici di Müller Thurgau 9€, 1 acqua 3€. Totale 197,50€ (scontati a 180€). Ristorante “L'Erba del Re” Via Castel Maraldo, 45 41100 Modena Tel./Fax 059218188 www.lerbadelre.it

19 commenti

Patatone
09/12/2008
Mi dispiace che i link non funzionino... La prossima volta devo utilizzare il linguaggio Html? Grazie e scusate
gi
09/12/2008
no, i link non funzionano per scelta, nemmeno con l'html :)
gi
09/12/2008
per quanto riguarda l'uso dei link, tendiamo a limitarli al massimo... i dati del locale sono gia' nella scheda, e link all'interno della recensione possono facilmente essere interpretati come pubblicita' (cosa che cerchiamo di evitare nelle recensioni) grazie a te
Patatone
09/12/2008
Di solito inserisco il link al sito ufficiale del locale o a pagine di approfondimento su un vino... Sarebbe bello poter inserire anche le immagini del locale e dei piatti come in altri forum...E' solo un'idea... OT: Ti è arrivata la mia mail di ieri sera?
gi
09/12/2008
capisco, ma qui su GM funziona un po' diversamente :) la mail e' arrivata, ho qualche decina di segnalazioni arretrate da inserire, inseriro' anche la tua
Sissy
09/12/2008
Raramente come per questa recensione ho desiderato poter assitere e magari partecipare al pasto così ben raccontato... bravo! Aggiungo il locale ai "da visitare" Mi permetto solo di dire che non ho, personalmente, trovato che il modenese soffra di immobilismo culinario... il reggiano non so, ma croce sul cuore che il bolognese è bello vivo. Sarà che son nuova, e tutto per me è scoperta, quindi non vivo la cucina emiliana "stancamente" come potrebbe capitare ai nativi, ma ho trovato finora molti abili creativi e molti ottimi tradizionali.
Frittella
09/12/2008
Vedo che anche quì la stella non ha lasciato scampo ;) Da prima a dopo c'è già un buon venti percento in più! D'altra parte è giusto così. Quando riesco, un locale preferisco visitarlo prima di stelle e cucchiai....
Sissy
09/12/2008
Non sono perfettamente d'accordo sul fatto che una stella giustifichi o peggio ancora motivi un aumento del prezzo... un ipotetico 20%, poi, non sarebbe poco. Anzi, è alquanto triste. Nonchè limitativo nella fruizione. Se poi la stella sottintende un aumento della qualità delle materie prime, del personale, dell'attenzione del servizio, ok... ma allora perchè non aumentare il prezzo nel momento in cui queste migliorie vengono fatte, cioè prima? Discorso generico e generale, s'intende, perchè io qui non ci son mai stata nè ho mai pagato.
Frittella
09/12/2008
Cara erba neppure io sono molto d'accordo però è così. Prima della stella si pagava da trentacinque a cinquanta euro più vino, adesso siamo passati a cinquanta/settanta. Alla fine dico che è giusto così perchè sembra una prassi oramai abituale....
Sissy
09/12/2008
Uhm, ma qui c'è un risotto col tartufo che pesa molto, nei cibi... chissà: magari Patatone, che conosce bene il posto, può confermare o meno.
Patatone
09/12/2008
Eccomi, in primo luogo non mi piace generalizzare quindi lascerei da parte quello che avviene altrove al conseguimento della stella. Restringiamo il campo e parliamo dell'Erba del Re... L'aumento dai prezzi (si ricordi bene che il menù degustazione tradizionale a 35 euro c'è ancora) effettivamente c'è stato ed è nell'ordine dei 10/15 euro in più per un menù completo rispetto all'apertura di 5 anni orsono. In un locale di questo tipo occorre poi fare molta attenzione alle materie prime che stanno alla base di ogni singolo piatto, gli antipasti vanno dai 12 ai 16 euro, i primi dagli 11 ai 17 europei mentre i secondi dai 20 ai 25. Scegliendo le tre pietanze ad un prezzo più basso si arriva a 43€ contro i 58 € del totale dei tre più cari. La mia impressione è che il rincaro post stella non ci sia assolutamente stato, forse si può dire che i prezzi erano già da stellato anche prima che arrivasse il meritato premio. Come osserva bene erbamedica noi abbiamo ordinato due risotti con il tartufo, che certamente fanno lievitare il conto, parzialmente compensato dall'aver preso un solo dolce in due. Secondo me il reggiano ma anche il modenese soffre fortemente di immobilismo culinario e la ricerca latita, intesa nella sua accezione di creatività misurata, di proporre accostamenti diversi, di sperimentazione... le cause di tutto questo richiederebbero un'analisi che in questa sede non mi pare il caso di fare. Ringrazio per i complimenti.
Sissy
09/12/2008
Grazie dell'intervento chiarificatore. Ma, se ne hai voglia, spiegaci pure perchè ritieni che manchi la ricerca, e che ricerca... è esattamente questa la sede: personalmente sono molto interessata, vorrei conoscere il tuo parere che potrebbe, chissà, aprirmi un mondo sconosciuto come fecero, tempo addietro, certe memorabili recensioni di mizoguccini. Di leggere qui la voglia non manca mai. :)
Frittella
09/12/2008
Ciao amici, l'attenzione per le materie prime c'era già prima della stella, come c'era la qualità stellata. Il mio appunto era dovuto al fatto che un'anno fà (mia esperienza e recensioni passate) mangiavi da stellato e pagavi 50/60 euro considerando 15/20 euro a testa per il vino e adesso, come dice anche patatone, il prezzo è 10/15 euro in più con la stessa qualità. Non è la prima e non sarà l'ultima volta che succede. Capita la stessa cosa in ogni campo dell'economia e si chiama mercato: più ho successo più il mio lavoro ha valore e più elevato sarà il mio compenso. Accade ai professionisti, ai medici, agli attori e persino agli operai specializzati :) . Credo che sia anche un modo per onorare l'esclusività della stella. Per essere chiaro: l'aumento del prezzo medio di un locale che acquista una stella è un dato di fatto, è una scelta che non condivido ma che comprendo. Mi aggiungo alla curiosità di erba per le idee di patatone (tra l'altro complimenti per la grande abbuffata :) ) Ciao a tutti.
mizoguccini
09/12/2008
Eh... ci sarei proprio dovuto andare. La prossima volta che capito a Modena non mancherò. Benvenuto Patatone, ti dirò che l'abbinamento cucina di ricerca con doppia razione di patate arroste mi sembra veramente magnifico.
Patatone
09/12/2008
@Frittella (bel nick, mi piace la gente che non si prende troppo sul serio come me...): non ho scritto che il prezzo dell'Erba del Re è aumentato di 10/15 euro dal conseguimento della stella perchè non mi sembra stiano così le cose, ho scritto, nel mio intervento precedente, che il prezzo è aumentato di 10/15€ dall'apertura (inizio 2003), ma in modo graduale... Ad ogni buon conto mi pare che il prezzo sia allineato con il mercato della fascia degli stellati. Ti ringrazio per i complimenti riguardo al nostro blog, la grande abbuffata. Ricerca... significa come in altri campi anche per la cucina, sperimentare accostamenti nuovi, tecniche nuove, setacciare il territorio alla ricerca dei migliori produttori di materie prime, non limitarsi a preparare i piatti della nostra tradizione ma provare qualcosa di nuovo. Per intraprendere questa strada occorrono ovviamente solide basi, sia di tecnica che di conoscenza delle ricette tradizionali. Sono necessari anni di dura gavetta per imparare il mestiere presso grandi professionisti del settore possibilmente anche all'estero. Negli anni '80 e '90 le principali idee venivano dalla Francia, ora alcuni tra i più osannati chef al mondo sono spagnoli (Ferran Adrià su tutti). La cucina è cultura, le tradizioni vanno conservate e preservate con cura e dedizione, queste sono la base per andare oltre... Non vorrei essere frainteso, non ho detto che amo la cucina creativa a tutti i costi, ho solo precisato che giudico la ristorazione della nostra zona(in particolare quella di livello medio-alto) troppo immobile rispetto a questa tendenza. Ma forse qualcosa si muove, piano ma si muove...
peonia
09/12/2008
Ma perchè essere così prolissi...
Patatone
10/12/2008
perchè sono un fan di mizoguccini :-)
mizoguccini
10/12/2008
Accidenti, vuoi farmi arrossire...
Patatone
10/12/2008
Quando ti invidio quel viaggio a Cancale ... proprio nell'anno della chiusura... e io non potrò più andarci....
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