Recensione su Osteria Di Rubbiara Rubbiara di Nonantola
visitato da damiani il 13.12.2008

Recensione su
Osteria Di Rubbiara
Rubbiara di Nonantola

Visitato il 13.12.2008
Imperdibile!!!
Scritta da damiani
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 35.00
Coperti: 1
1 commenti
Sabato a pranzo. E' tantissimo che non vado dal Grande Vecchio, almeno da febbraio (con l'ultima scorta di Lambrusco). Entriamo in 4 alla mezza spaccata e l'accoglienza è la solita, anche se oggi Italo sembra essere di buon umore. Risparmio le descrizioni mitologiche sul personaggio: ormai si tratta di leggenda. Aspettiamo circa 15 minuti e arrivano i tortellini in brodo, sempre prima gli uomini e poi le donne (se ne rimane). Sono come al solito superlativi e abbondanti, le ragazze sono estasiate (è la loro prima volta qui). Il grande lambrusco di Sorbara Pedroni è già in tavola e in procinto di finire, arriva prontamente la nuova bottiglia. Ecco gli striccheti con il ragù più buono del pianeta: spazzolati con goduria. Oggi la cucina sembra addirittura pià in forma del solito (se mai fosse possibile). Italo ci intrattiene sfoggiando gli ultimi premi ricevuti per lambrusco, aceto balsamico e nocino (e come ti sbagli?) Al tavolo di fianco al nostro oggi sono ospitati addirittura il presidente del Consorzio Lambrusco di Sorbara e due giornalisti di Tutto Turismo in gita premio; veniamo così immortalati dalla macchina fotografica del fotografo mentre aspiriamo i primi e generose boccate di vino. Cheeeeese! Il tempo di prendere fiato ed ecco un piatto tracimante di carni miste al forno: costine, prosciutto e faraona con contorno di patate all'aceto balsamico (finalmente!). Siamo ormai allo stremo delle forze e arriva il mitico pollo al lambrusco con cipolline all'aceto balsamico. Ottimo come sempre, ma siamo sfiancati. La carrelata delle torte miste non ci dà tregua, anche se con il Miglior Nocino di tutta l'Emilia tutto sembra più facile. Caffè e almeno 6 o 7 amari misti della casa: Archibugio, Laurino, Grappa di Lambrusco e Infuso di Amarene. Oggì è menù fisso e pago io, ma sono come al solito estasiato. Due novità: una ragazza (?!!) aiuta Italo e Giuseppe ai tavoli e il menù da 31 è arrivato € 35 (eeehhh, la crisi....!). Ma che dire? Nessun problema Grande Vecchio, sei sempre il migliore e te li do volentieri. Mentre scrivo sto ancora digerendo il pranzo reale della famiglia Pedroni e penso con gusto che ho 2 bottiglie del più incredibile nettare di noci sotto l'albero e che questa è sempre la grande roccaforte della tradizione, il vero patrimonio gastronomico di Modena. A voi, ragàs, andatene fieri! A presto Vegliardo, ci vediamo al prossimo giro di damigiane.

1 commenti

magnamagna
15/12/2008
splendida recensione, amando quell'osteria mi sono immedesimato nel vs pranzo, il menù è sempre uguale ma eccezionale, il nocino ammetto che lo compro sempre, è veramente insuperabile
[wpuf_form id="14284"]