Recensione su
Ortigaro
Nonantola
Visitato il
31.01.2009 Consigliato! Scritta da
belfagor Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
11.00 Coperti:
1 4 commenti PREMESSA
Credo che il valore di gustamodena sia di dare diverse visioni(e giudizi) sullo stesso locale; spetteràad ognuno calarsi "addosso" quello più confacente.
Così mi ritrovo, dopo un fin settimana intenso (3 cene fuori)a dover scegliere quale ristorante recensire per primo, e scelgo quello più "trascurato" e con recensioni ormai datate: la pizzeria "Ortigaro".
LA CAUSA voto 4
pomeriggio dedicato alla pallavolo con la novitàdi 2 ore passate a sfide incrociate genitori vs. ragazze. Alla fine portiamo quel che rimane delle ns. ossa in questa pizzeria nel quartiere industriale di Nonantola (comparto Ortigaro appunto, toponimo molto frequente in Emilia dal chiaro richiamo botanico).
Siamo in venti 10 ragazze e 10 genitori.
LA LOCATION voto 2
ad essere sincero il locale non mi trasporta troppo; è una costruzione industriale, dedicata alla cucina. Quindi ampia superficie, alti volumi ma anche una certa monotonia di spazi ed i tavolini messi in una serie di file (?) quasi che il locale sia dedicato soprattutto alle cene di gruppi numerosi. Vantaggio il parcheggio disponibile prorpio fuori dal locale.
LA PIZZA voto 4
Abbiamo ordinato varie pizze speciali(superficie direi tripla rispetto alle normali), dedicate soprattutto alle grandi compagnie, che vengono tagliate a spicchi, lasciando all'estro della pizzaiola (femmina) il compito della farcitura a piacimento, e credetemi, quasi sempre con il gradimento dei commensali. Questo agevola soprattutto nel caso di tavolate e ordini "difficoltosi"; naturalmente occorre gente disponibile e adattabile (cosa non sempre così frequente oggigiorno). Tornando alla pizza vi posso dire che il forno è elettrico, con meno poesia rispetto a quello a legna, ma con il vantaggio che difficilmente risulta bruciata (soprattutto il fondo) a tutto vantaggio di gusto e salute. Il condimento è abbondante e quasi sempre originale nella sua composizione. Non so quante pizze hanno portato ma a sufficienza per sfamare prima le ragazze (amanti della "margherita") per poi sfinire i genitori (amanti di un pò di tutto).
LE BEVANDE E IL DOLCE voto 3
Coca (da 1 litro in bottiglia) e birra (alla spina spillata in caraffe da 1 litro) e naturalmente acqua; il tutto a richiesta senza alcun problema. Dolci per gli adulti perchè le ragazze eran troppo impegnate a giocare, una menzione soprattutto per lo zabaione (cremoso e molto buono) e per il creme-caramel, tutti rigorosamente di produzione propria.
Il VALORE AGGIUNTO voto 4
Il valore aggiunto del locale è il rapporto con i proprietari, le due figlie sempre cordiali e disponibili ad ascoltare il cliente, e quello del "di loro padre", baffuta versione del burbero oste. Approccio "agricolo" con una tonante voce che modula un dialetto della "bassa" ormai in via di estinzione, che osteggia la tecnologia (non accettano carte, c'è un foglietto vicino alla cassa che dice "an rumpìdi menga i marò con al carti ed credit"), che ad un certo punto della serata mette "Romagna mia" a tutto volume per qualche secondo senza un motivo apparente. Che piaccia o no, gente comunque non omologata, non schiacciata nel ruolo appiattito del gestore che asseconda i clienti e che deve andare bene a tutti, gente a volte discutibile, ma vera.
Ottimo rapporto qualitàprezzo (a paritàdi trattamento spesso spendiamo almeno 15 euro)
I CONTRO voto 1
Alle volte è un locale da affrontare con una delle doti che ormai risultano tra le più rare: la pazienza.
Quindi il consiglio è di anticipare l'orario consueto in cui uscite o di andarci nelle serate della settimana meno frequentate, almeno se avete poco pazienza ad aspettare il vostro turno.
IL CONTO voto 5
Dieci euro per le ragazze e dodici per gli adulti; direi ottimo e non servono commenti.
BUONA MANGIATA
4 commenti
02/02/2009
RECENSIONE voto 5 Strana ma nel complesso carina e chiara. ps: all'inizio avrei messo che i voti andavano da 1 a 5, così non si creavano disguidi, ad un certo punto non ero sicuro di quello che leggevo.