Recensione su Leonelli Rodiano - Marano sul Panaro
visitato da Frittella il 09.01.2009

PA-PPA-PARAPARA-PA-PPA-PARAPARA-PA-PARARA-PA-PARARA-PA VENGHINO SIORE E SIORI, VENGHINO AL CIRCO!!! QUESTA SERA E SOLO QUESTA SERA, NEL CENTRO DI RODIANO, GRAN GALA' DEL CIRCO DI MODENA CON GRANDI ATTRAZIONI. SI ESIBIRANNO SOTTO IL TENDONE DI LEONELLI: FRANCO L'UOMO LUPO, L'UOMO CON PIU' PELI DI UNA MUTA DI HUSKY ALASKESI!! L'UOMO CON I PELI ANCHE SULLE PALPEBRE E SOTTO LE PIANTE DEI PIEDI, COME UNA VALLEVERDE!! IL VITTO DETTO EDY, L'UOMO LAMPADINA, L'UOMO CHE GRAZIE ALLA SUA ENORME CAPOCCIA E' IN GRADO DI PIANTARE QUINDICI CHIODI IN UN LEGNO CON UN COLPO SOLO E VINCERE AL FESTIVAL DELL'UNITA' TUTTO IL VIVAIO VANDELLI!! PA-PPA-PARAPARA-PA-PPA-PARAPARA-PA-PARARA-PA-PARARA-PA DIRETTAMENTE DAGLI SCHERMI TELEVISIVI DEGLI ANNI OTTANTA, MAC GYVER!! VI SI E' INGOLFATA LA MACCHINA SUL CAVALCAVIA DELLA MADONNINA? LA LAVATRICE NUOVA VI COLORA TUTTO DI AMARANTO? NON VI VIENE PROPRIO IL SUDOKU DEL CARLINO DI OGGI? NON PREOCCUPATEVI, C'E' IL MAC!!! E COME ULTIMA ESIBIZIONE AVREMO FRITTELLA, L'UOMO CON IL COLESTEROLO CHE FA' IL DOPPIO LOOP CARPIATO ALL'INDIETRO, L'UOMO CAPACE DI INGURGITARE DICIOTTO FRITTELLE DI RISO IN POCHI MINUTI E AVERE IL CORAGGIO DI DIRE CHE NON E' STOMACATO, L'UOMO CAPACE DI SEPARARE IL FRITTO DALL'UOVO!!!! ACCORRETE NUMEROSI SIORE E SIORI, QUESTA SERA A RODIANO!!!! PA-PPA-PARAPARA-PA-PPA-PARAPARA-PA-PARARA-PA-PARARA-PA. Quattro fratelli, non di sangue ma di vita. I famosi amici “di vecchia data”. Ormai da alcuni anni abbiamo preso strade diverse, ognuno perso dentro ai fatti suoi ;) ma tre quattro volte all'anno, eccoci qui, dentro la stessa auto a ripetere gli stessi schemi di quindici, vent'anni fa, immutabili. Due cani e due gatti cresciuti insieme come fossero della stessa razza ma opposti di istinto. Ci vogliamo bene. Stavolta la macchina tocca al vitto che fa una scenata degna di Mario Merola per non prenderla, ma conoscendolo fin troppo bene, siamo inflessibili. Ci siamo trovati presto proprio sapendo che avrebbe guidato lui e ci avremmo messo dalle sei alle sette ore ad arrivare! :) Sì perché, da quando, alcuni anni or sono, una signora con un suv lo ha stablito attaccato ad una cancellata non dandogli la precedenza, appena si mette al volante gli spunta il cappello!!! Và talmente piano che i moscerini gli si attaccano al lunotto posteriore! :) :) :) Nonostante il pilota, alle nove e mezza siamo da Leonelli. “Franco, ti ricordi quando ti tenevo la testa mentre stracciavi lì nel fosso!” esclama il Edy. L'uomo lupo mi guarda in cerca di conferme, io lo guardo e annuisco… si è successo davvero. “Và bè, e quella sera che ci hai provato con la lara e poi l'hai trovata a limonare in bagno con torre!!” ribatte franco. Nessuna risposta. Iniziamo bene. :) Dentro è sempre uguale, come le nostre uscite. Sala bar minuscola all'entrata, tavolo di cotecchio alla sinistra, tv accesa dritta alla porta, saletta piccola (la mia preferita) dopo la porta a sinistra. La nonnina ci fa sedere al tavolo vicino alla vetrata (solo un altro da quattro è occupato in sala) e ci ricorda quali scelte hanno. Prendiamo un tris di primi composto da tortelloni burro e salvia, maccheroncini alla boscaiola e gramigna panna e salsiccia. A seguire gnocco e tigelle con affettati e formaggi e un paio di bocce di grasparossa Rosso Fosco della cantina di Formigine che trovo onesto. L'attesa è breve, neanche il tempo per smascherare qualche bugia del vitto, ed i tortelloni sono in tavola. Sono ancora buonissimi, buoni, buoni, gustosi, lisci e cremosi nel ripieno, a me piacciono da matti! Ci scofaniamo il vassoio con la foga del diavoletto della tasmania e per fortuna, prima di azzannarci per la fame, la nostra “giovane” cameriera ci porta il secondo vassoio. Anche i maccheroncini sono gustosi, mica da Oscar però si lasciano mangiare proprio volentieri. Tutto procede da Dio se non fosse per il tavolo leggermente traballante, ma ecco che entra in scena il Mac che con la velocità di un predatore si avventa sotto la tovaglia ed in un nanosecondo stabilizza il tavolo e torna in superficie con un coniglio ed il numero nuovo del venerdì di repubblica!! Un genio :) Arriva la gramigna in concomitanza della terza boccia di lambro e devo dire che la pasta non mi piace tanto, è un cincinino scotta e neppure grintosa, insomma lofi. Vabbè, due su tre è una buona media. Io e il lupo ci lanciamo in una delle nostre gag di repertorio mentre attendiamo impazienti le tigelle. Sono tanti anni che non torniamo qui ma ci ricordiamo tutti di quanto sono buone. Non lasciano scampo! Fragranti, croccanti, fumanti, vuote dentro, pane allo stato brado, profumo di casa. Per me...numero uno! I salumi sono onesti ma il salamino spinge come la squadra svizzera del bob a 4 e me ne sbrano diverse fette. Diamo fondo anche alla quarta boccia di graspa e la serata continua. Ora i discorsi sono più riflessivi rispetto a prima: “Ma come mai te la fa vedere con il contagoccie?” “Mi dice che è in un momento spirituale!” “Sì, ha finito lo spirito di sacrificio e quindi non te la dà più!” :) :) :) Ci ingolfiamo di crescente perchè sono ottime ed il gnocco fritto se ne ha un po' a male, diventa freddo e leggermente tirone ma è discreto e viene terminato voracemente. A questo punto entra in scena la nonnina. Il Mac le chiede: “ Sgnòra, la ghà un pogh ed Nutella?” E intant, in vètta a la sò testa, s'impìa nà scrètà luminousa, IDIOTA OLIMPIONICO :) “Ma la Nutella lè un quel da putèin, mè an la dagh menga a tè che ti grand e gros!!” risponde lei. Parte il trenino con la ola PE PE PEPPEPPEPE PE PE PEPPEPPEPE! :) :) Il Mac ci rimane male e si attacca all'Aqua ed Rudìan che altro non è che grappa imbottigliata da loro, bella secca e pesante. I dolci non sono il loro forte e noi ormai siamo gonfi come il panaro di questi tempi e così ci stoniamo di grappa e nocino fino a che non ci buttano fuori dopo averci fatto pagare ottanta euro in quattro. Fantastico. Due risate con la signora e una ragazza della cucina e portiamo il circo a Modena. Lo spettacolo è stato davvero divertente! :) ;) PA-PPA-PARAPARA-PA-PPA-PARAPARA-PA-PARARA-PA-PARARA-PA. Adìo Zèmian.