Recensione su Ristorante Madonna di Sotto Sassuolo
visitato da Goloso il 30.01.2009

Recensione su
Ristorante Madonna di Sotto
Sassuolo

Visitato il 30.01.2009
Consigliatissimo!!
Scritta da Goloso
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 26.40
Coperti: 1
28 commenti
Sono stato in questo locale di Sassuolo con un amico questo venerdì. Lo conosco bene, lo frequento, saltuariamente, dall'apertura, poco più di 2 anni fa. Il locale è diviso in due sale, una più grande, dalla quale si accede entrando, con circa una trentina di tavoli, ed un'altra più piccola, in fondo, dove ce ne sono una dozzina. Io mi sono accomodato in quest'ultima perchè si può fumare. :) Il locale è arredato sobriamente, è tutto ancora nuovo, tovaglie di stoffa sempre pulite, sedie comode, bei quadri d'arte contemporanea alle pareti. L'ambiente è luminoso, forse troppo per i miei gusti ;) . Quella sera abbiamo iniziato con 2 antipasti: il mio amico ha preso un'insalata di mare, € 7, che sapevo esser buona e soprattutto sempre fresca, io per un sautè di cozze, consigliatomi dal cameriere, € 7,50. Poi abbiamo mangiato una pizza. La fanno come piace a me, sottile (qualcuno digrignerà i denti, nevvero ;) ) e cotta nel forno a legna. Io opto per una tramontina, una delle specialità del locale: mozzarella, friarielli (cime di rapa) e salsiccia. € 5,50 Il mio amico per una Speciale: Bufala e pomodorini. € 5,50 Da bere Birra Media, Nastro Azzurro, 3€ l'una ( io ne ho bevute 2, non guidavo...) In finis, due dolci, fatti da loro, mascarpone e panna cotta, l'ultima per me, ne ho dipendenza. Poi... lui un amaro € 2.50, io un Whisky (Glent con ghiaccio) € 3. Poi ci è stata portata al tavolo una bottiglia di limoncino ed una, che preferisco, di crema al melone, gentilmente offerte. Coperti 1,60 a testa. Totale, con caffè e acqua, 52,8. Prezzo ottimo con quel che abbiamo mangiato e bevuto, mai visto a Modena town. Ricapitolando, gli antipasti eran molto buoni, le pizze altrettanto. Il servizio è stato molto celere, il nostro tavolo è stato curato da un cameriere evidentemente siciliano tra i 40 e i 50 anni, mai invadente, molto professionale e simpatico. Molti altri camerieri l'hanno coadiuvato nel servizio. Qualcuno, evidentemente meno esperto, ogni tanto dimenticava qualche posata abbandonata al tavolo, ed altre piccolezze... Unica pecca, nonostante la saletta sia provvista di porta elettrica, restava quasi sempre aperta, e gli aspiratori del fumo eran evidentemente molto bassi, perchè l'aria nell'ambiente dove abbiam mangiato era un po' stantia. D'altronde potevam mangiare nell'altra sala... E' un locale che mi sento di consigliare, soprattutto se volete passare una serata mangiando bene, spendendo il giusto, anche se dopo volete spostarvi in qualche locale nei dintorni a sentir un po' di musica. 4 cappelli per il tipo di locale mi sembran meritati. See you later... alligator! ta-da-da-da... ...e buon appetito.

28 commenti

g.falconline
11/02/2009
Digrigno i denti! ;) Complimenti però per i friarielli! :) Ho l'impressione che i prezzi, un pò per tutto e non ultima la birra media, siano davvero competitivi. Se poi anche la qualità vi ha soddisfatto.... :)
Goloso
11/02/2009
Eh già, caro Falco, hai capito al volo a chi mi riferissi... ;) L'impasto è inoltre leggero e ben digeribile, la pizza rimane friabile. Hanno anche i funghi freschi! Gli ingredienti mi paion inoltre sempre freschi, d'altronde venerdì il locale era praticamente pieno... i sabati conviene prenotare! I prezzi sono i migliori nel genere, anche sulla cucina ed i vini di cui recensirò presto! Ma, da esperto del settore quale sei, levami una curiosità: la pizza "sottile" l'ho vista fare da titolari e pizzaioli non-napoletani, cioè siciliani, pugliesi, emiliani e, in questo caso, salernitani. C'è un vero motivo per cui la pizza "alta" non è nelle loro corde? E' ormai amletico per me...
g.falconline
11/02/2009
Raccolgo volentieri l'invito ad esprimermi a proposito della tua riflessione, anticipando in parte i contenuti della recensione che sto preparando su Pizza e Pepperoncino... Forse una premessa è necessaria per sgombrare il campo da incomprensioni o pregiudizi. E' giusto ricordare che il protocollo STG della verace pizza napoletana, precisa che lo spessore del disco interno della pizza debba oscillare intorno ai quattro millimetri, dunque non così alta, a differenza del bordo esterno, che deve essere, gonfio e soffice, di circa due centimetri, sinonimo di una giusta lievitatura. Last but not least, il diametro non dovrebbe superare i 35 centimetri e il tutto deve potersi piegare in quattro senza spezzarsi. Considerato che la pizza, come ho avuto spesso occasione di dire, è l'alimento italiano più diffuso nel mondo, è naturale che si adatti anche ai gusti e alle tradizioni dei posti in cui viene proposta. In questo senso appare chiaro che i pizzaioli che vengono dalla Campania, pur conoscendo l'identità originaria del prodotto pizza, spesso si adattino ai gusti del posto, al motto "che s'adda fà pè campà". Ti dirò che ho ricevuto innumerevoli testimonianze a proposito, e in molte pizzerie basta dichiarare di desiderare una pizza verace e addio crackers... Modena è a mio giudizio una città privilegiata per mangiare una buona pizza, molti sono i locali dove la si trova, e questo fenomeno è anche merito dei modenesi, aperti di idee e pronti alla conoscenza, basta vedere come apprezzano il pesce senza essere salernitani :) . Un'ultima considerazione però la ritengo doverosa: per un pizzaiolo fare una pizza soffice, ma che sia fragrante e digeribile, dunque con la pasta ben lievitata e non tirona e ben più difficile che fare una sfoglina sottile o peggio ancora "tirata": artisti i primi, manovali i secondi, ed io credo che quando un artista è costretto a fare il manovale non può non soffrire. I gusti non si discutono, e ti dirò che ho anche apprezzato pizze di buona fattura abbastanza sottili, tutto purchè non siano secche e tirate, una brutta usanza che davvero non riesco a "digerire". Io i tortellini li preferisco in un buon brodo di carne, e non con le carote lesse e il purè. :) :) PS Molti modenesi si lamentano che non riescono a digerire la pizza, e altrattanto spesso ne associano il consumo alla birra: lieviti a go go! Non potrebbe essere questo il mistero? Io amo invece bere del buon vino con la pizza, come di sicuro facevano i miei avi, prima che gli yankies sbarcassero a Salerno portando la terrificante Coca Cola. :) Che vino mi consigli, da esperto, su una semplice marinara, con origano, aglio e pomodoro?
Goloso
11/02/2009
Grazie! Con la marinara, pizza semplice, ma rinvigorita dall'aglio, consiglierei un vino analogo. Quindi opterei per una bollicina, non troppo aromatica (il prosecco, il vero prosecco di Conegliano e Valdobbaiadene, è aromatico), quindi l'ideale sarebbe un buon Pignoletto (al momento di buoni mi vengono in mente solo Gaggioli, il migliore, Raimondi e Corte d'Aibo, altri tristi), o anche un buon Franciacorta o Metodo Classico in genere (ma andresti a spender molto... uno Champagne di livello sarebbe perfetto.. :) ). Stando sulle bolle, ma rosse, se lo trovi un buon Sorbara, secco e pulito, Casolari, Vezzelli o Paltrinieri, su un bianco fermo un PinotGrigio Trentino (preferisco i friulani, ma sono aromatici) o al massimo un buon Verdicchio (Cupramontana o Fazi Battaglia, in questo secondo caso meglio superiore perchè il base è molto slavato, ma con un superiore qui ci prendi con quasi tutte le cantine) o Trebbiano d'Abruzzo (Casalbordino) e perchè no, una buona falanghina ;) , se ami un bianco pulito, ma un po' più carico, allora il Tocai Rosacroce Ronco dell'Angelica, della Midolini, perla dell'italica enologia. Se tu invece cerchi una pizza con poco aglio ti consiglierei anche un rosso fermo giovane, come un Sangiovese di Romagna, rigorosamente NON riserva e meglio anche se non superiore. In fine, MAI vino alla spina: si risparmia qualche euro, ma, ti posso assicurare, non è vino: e la sua digeribilità è paragonabile ai migliore frutti delle cave di Carrara. :)
candy
11/02/2009
Amici, scusate se mi introduco, ma io che non me ne intendo di vini e vedenso che voi invece siete abbastanza ferrati ... - io adoro la pizza verace , proprio quella che fanno a napoli o salerno - ho sempre faticato a digerirla - ho sempre commesso l' errore di berci la birra - provare con il vino : forse e' la mia soluzione, pero' a me piacciono i bianchi fermi , e meglio se aromatici.... riuscite a consigliarmi 1 o 2 vini di questo genere che si abbini bene con la pizza ( anche con aglio, che io adoro ) ?
Goloso
11/02/2009
Ciao Candy! Partendo dal fatto che penso che la digeribilità di una pizza dipenda in larga parte dalla pizza stessa, quindi da quantità di lievito, durata della lievitazione, impasto in genere, peso del panino di partenza, qualità degli ingredienti (giusto Falco?), vediamo per il vino. Se di buona qualità, consiglio un Pinot Grigio o uno Chardonnay, aromatici, ma digeribili, Doc Colli Orientali del Friuli o Collio, o al massimo Friuli Isonzo, cant. Midolini, Ascevi, Gigante, Subida di Monte, Dorigo, altrimenti Sauvignon, anche Veneto, se Ribolla Gialla bisogna però conoscere la cantina prima, perchè molti fanno pena. A trovarlo, anche un buon Greco, i migliori però ultimamente li ho trovati fuori Campania, esclusa la Cavalier Pepe, come il Lucano della Taverna: a Modena girano molte cantine della zona del Vesuvio troppo industriali. Purtroppo però devo dirti che son poche le pizzerie che frequento (con una pizza buona) che hanno vini aromatico e non sempre, all'altezza: Al Canarino, il Patriarca, SanGeminiano, i Faraglioni (sò una volta), la CasaRigata (non fan pizza venerdì). Prosit! ;)
candy
11/02/2009
Grazie mille goloso dei tuoi consigli, sei stato piu' che esauriente !. Prendo nota del tutto ( o stampo il pezzetto, perche' senno' la memoria ... ), e la prima pizza che mangio ne provo uno . Poi ti dico come e' andata la digestione !!! A presto, e'... prosit anche a te :)
bicio
11/02/2009
carissimo goloso, più volte hai puntualizzato, giustamente, alcuni miei errori sulle tipologie di vini, o su miei acquisti di vini, a tuo dire, industriali, forse con ragione. Ora, di passagio nel sito leggo: Prosecco di Conegliano e Valdobiadene: non esiste, anche se fra i 372 produttori di prosecco di Valdobiadene, 372 usano uve di Conegliano. Il prosecco di Valdodiadene è di Valdobiadene, e quello di Conegliano è di Conegliano, da non confondere. Dire Franciacorta è molto generico, data la vastità del territorio e l'innumerevole quantità di cantine. I friulani aromatici? Forse profumati!!, e allora i trentini o altoatesini cosa sono? Tocai, non esiste più, "Friulano" Ribolla con la pizza????? A presto e aspetto tuoi consigli, come promesso, per acquisti in Valdobiadene.
coste66
11/02/2009
ciao bicio, dipende secondo me da cosa dice la doc
bicio
11/02/2009
ciao coste, di che doc?
coste66
11/02/2009
di pende se c'è una doc prosecco di valdobbiadene e conegliano. Per la cronaca comunque: Prosecco di Conegliano Valdobbiadene tranquillo azienda Gregoletto Miane Treviso Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Brut Azienda Canevel Valdobbiadene Treviso
coste66
11/02/2009
dipende staccato non è niente male, italiano 3
bicio
11/02/2009
urca, non mi risulta, Canevel, cliente da anni, "Valdobbiadene" Prosecco Spumante Brut Denominazione di origine controllata "Valdobbiadene" Prosecco Spumante Extra Dry Denominazione di origine controllata "Valdobbiadene" Prosecco Spumante "Il Millesimato" Extra Dry Grigoleto, credo sia fuori dalla zona di Valdobiadene, credo.
coste66
11/02/2009
la fonte è sicura ( Vini d'Italia 2009 Gambero Rosso )poi queste due bottiglie possono non appartenere ad una doc e magari possono essere igt, dipende. Quel che è certo è che Prosecco di Valdobbiadene è una delle doc più famose d'Italia- Vado a nanna bicio, riprenderemo domani se vorrai, è sempre un piacere parlare con te, ciao
bicio
11/02/2009
ok, notte coste, riprenderemo. Canevel extra dry, libidine...
Goloso
12/02/2009
Semplicemente, cari amici, la DOC è, al momento, Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, che comprende 15 comuni che nel comprensorio fanno parte della Doc. L'unica docg al momento è quella del Cartizze; fra alcuni mesi tutto cambierà, ma per ora così è. Se poi si vuole differenziare tra spumante (alta qualità) e frizzante (media, siamo qua a discuterne, ma per fortuna si parla di dati acquisiti tecnici, prima ancora di parlare di qualità delle cantine) è un altro discorso. Per non dire che, tra denominazioni e prodotti, ciò che fa la differenza è la casa produttrice. Non mi attesto nel discutere con ristoratori, ma sul vino ho una professione acquisita: attenzione alle affermazioni. Soprattutto, oltre alle doc, ci sono aziende che lavorano in maniera non industriale, ma artigianale, e ciò che la mia affermazione implica è riscontrabile contattando le aziende in questione. Niente di ciò che affermo è una ma invenzione. Non sempre piccolo è male. Anzi :)
Goloso
12/02/2009
Puntualizzo: Conegliano e Valdobbiadene implicano la stessa cosa, caro Bicio, e sottintendono tanti altri comuni, come santa Lucia di Piave e Soligo, dove forse le uve hanno un risultato migliore. I comuni della doc, ripeto, sono tanti, 15 nello specifico, e 2 ne danno il nome, ma solo perchè più grossi. Friulani e Trentini? Il mio era un consiglio specifico, e personale nel caso, fatto di Doc e uvaggi, non di qualità... Ovvio che il Friulano è quello che era il Tocai, dai... Sulla ribolla gialla, che adoro, ho specificato solo in rari casi: nel mio, Tre Vigne della Ascevi, con quella pizza... oggi è difficile trovarne una aromatica e vera. Guarda i commenti sulla serata al Canarino con l'Ais, nonostante fosse ancora giovane, la mia preferita è quella "de vigna vecia", ma mai la proporrei con una pizza. Non ho specificato un particolare Franciacorta o Metodo Classico, ma se volete... La Canevel, come la Bisol, non mi dispiace, ma preferisco la Nino Franco DOC, O DOC, in assoluto, LA GRANZA, come pare all'AIS... Prosit :)
Goloso
12/02/2009
P.S. Scusate ancora... ma riguardo al millesimato, sul Prosecco, non sono d'accordo... è un'uva giovane, oltrechè aromatica: millesimata vuol dire d'annata, di un'annata particolare: sul Prosecco lo mettono in tutte le annate, per fare i fenomeni: non è un metodo classico, è un assurdo o una tautologia, le uve devono, semplicemente, essere il più fresco e giovane possibile. ;)
Goloso
12/02/2009
Scusa Bicio, ma la doc è Conegliano E Valdobbiadene. ,)
bicio
12/02/2009
buondì goloso, hai perfettamente ragione, la doc è Valdobiadene Conegliano e l'area comprende 15 comuni che sono: Conegliano, Susegana, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Cison di Valmarino, S.Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Miane, Vidor, Follina, Tarzo e Valdobbiadene. No, voglio fare la gara con uno esperto come te, ma per quanto riguarda alcune tipologie di vini veneti e friulani posso permettermi, nel mio piccolo, di esprimere alcuni pareri. Non è ancora tanto ovvio, che tutti sappiano che il tocai non è più, ma friulano, ci sono ancora in commercio etichette con tal nome. La ribolla, conosco alcuni produttori di ribolla, si trovano a Zegla sul collio nel comune di Cormons sono i Keber, mai la rovinerei con una pizza. Millesimato, uvaggio di una sola annata? Ormai il prosecco è quasi tutto di un'annata particolare. :( Goloso prova a dare un'occhiate al sito della Cavit, gli abbinamenti del vino rosso con la pizza!!!. Starei a parlare per ore di vino, mi piace apprendere, e trasmettere quel poco che sò, L'universo del vino è un mondo complesso, troppo complesso, tutti, più o meno, pensiamo che con un banale corso di degustazione, di essere diventati quasi esperti, purtroppo, sai benissimo che non è così. Bene Goloso alla prossima, e intanto aspetto sempre qualche consiglio su nomi di piccoli produttori di prosecco, intanto la prossima vado in friuli a vino, ma niente nomi altosonanti.
bicio
12/02/2009
volevo dire che "non" voglio fare la gare con te
brunella
12/02/2009
Ciao a tutti , grande falconnn sei bravissimo;cmq scusate se intervengo in merito all'argomento vino per pizza ma vorrei precesare alcune piccole inesattezz di GOLOSO: INTANTO IL PROSECCO non è un'uva aromatica ma semi-aromatico, la DOC è Conegliano Valdobbiadene con una sottozona che è: Superiore di Cartizze e quindi non è affatto una DOCG il Cartizze. nel vente ci sono 4 docg ed il Cartizze non è certo una di quelle. Poi , questo sempre secondo il mio giudizio che naturalemente può essere anche personale, il vino è decisamente la bevanda piùà indicata per una bella pizza e soprattutto un bel rosè che riesce a reggere praticamente un pò tutti i tipi di pizza; certamente poi se fossero bollicine sarebbe ancora meglio. altra precesazione per GOLOSO, Canevel e Bisol non sono dei Franciacorta ..... Ehhh si abbiamo dei grandi rosati in Italia e direi che in base poi alla pizza che si mangia si può spaziare tra bollicine ... fermi più o meno strutturati in base alla struttura della pizza. Pensate ai bei rosati del Salento??? Ciao e scusate le precisazioni ma... il vino è un pò il mio piccolo mondo eheheh oltre al resto ehehe ciaooo
bicio
12/02/2009
ciao Brunella, vorrei fare una piccola precisazione, non è stato goloso a sbagliare, ma io, scrivendo Valdobiadene Conegliano anzichè "Conegliano-Valdobbiadene" Come non mi sebra di aver letto che goloso abbia scritto che Canevel e Bisol siano dei Franciacorta, nel proseguo della frase fa riferimento ad altri produttori di prosecco. A presto sperando di leggerti su gustamodena con interessanti dibattiti sul vino, c'è sempre da imparare.
brunella
12/02/2009
chiedo scusa bicio ma se rileggi bene sembra proprio che goloso parli di franciacorta....cmq errare umanum est ahahah
Goloso
12/02/2009
No brunella, so benissimo, come ha notato bicio, che Bisol e Canevel sono produttori di Prosecco ;) , le altre precisazioni sono esatte! Un rosato salentino è per me un po' troppo strutturato con la pizza, riguardo al rosato in genere... preferirei un rosè, magari da Pinot nero, magari sempre veneto, magari Charmat lungo, anche se se ne trovano pochi che non siano da altre uve macchiate col raboso. Il bello comunque è... de gustibus! prosit a tutti :) :) :)
Goloso
12/02/2009
Caro bicio, eccoti qualche nome. Frassinelli e Agnoletti, ottimi anche per le versioni tranquille. La Granza, come già citato, che ha una cura e un rispetto particolare per le uve di partenza, ottenendo così un prodotto molto fine, delicato ed aromatico. Fantinel. Barone Pizzini, che vinifica in maniera più "antica e rustica". Tra le "industriali" ;) non mi dispiacciono ColVetoraz e Bortolomiol (acquistano la maggior parte delle uve), tra le cantine Sociali, non male quella di Soligo e quella di Valdobbiadene (interessante la versione frizzante a spago, armonica e delicata). Tra le "grandi" si distingue Masottina, ottimo il loro Cartizze. ColSandago-Case Bianche spumantizza il Prosecco con molta eleganza, sia nella versione doc che Igt. Segnalo infine Marsuret e Merotto. Così, un tanto al braccio, senza voler fare un torto a nessuno. Me ne verrasnno in mente altri, te li segnalerò. :)
bicio
12/02/2009
grazie 1000 Frassinelli e Agnoletto non li conosco e neppure la Granza, questo nome mi ispira, se mi sai dire dove si trova. Conosco molto bene gli altri industriali, in particolare ColVetoraz. Anche Bortolomiol, ma preferisco alla lunga Canevel e Nino Franco ciao
Goloso
22/08/2010
Candy... hai poi digerito? Hai poi fatto la rece dell'eventuale esperimento? ;) E nel frattempo son cambiate ancora tutte le DOc... :( Ma sul Cartizze avevo ragione io: era una vsqprd, ossia la docg nella versione spumante, e lo è ancora... :)
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