Recensione su Osteria La Fratelansa Guastalla
visitato da damiani il 21.02.2009

Recensione su
Osteria La Fratelansa
Guastalla

Visitato il 21.02.2009
Consigliato!
Scritta da damiani
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 19.66
Coperti: 1
6 commenti
Sabato sera in 3 coppie di amici, partiamo con la ferma intenzione di fare una mangiata di gnocco e tigelle nel modenese. Purtroppo l'organizzazione tardiva ci costringe a cambiare meta, c'è il pienone ovunque chiamiamo. Emilio opta per questa osteria nel centro di Guastalla, infilata tra i bellissimi portici a pochi passi dalla cattedrale. L'ambiente è veramente bello, una vecchia sala raccolta e arredata con tavoloni in legno e tovagliette di carta paglia, alle pareti dipinti con scene da osteria e ritratti a carboncino. L'accoglienza dell'oste è premurosa e veracemente in dialetto. Partiamo con antipasto di salumi misti e giardiniera accompagnati da coppiette ferraresi. Scansato il pericolo dell' odioso lambrusco Ceci decidiamo per un locale Buccia Amara di Gualtieri, buono anche se speravo nella presenza del ben più apprezzato Campanone, acqua gas e naturale. L'antipasto è godibilissimo: salame, coppa cotta nel vino (ricorda la spalla cotta), prosciutto crudo purtroppo appena iniziato e quindi fortemente condizionato dal sapore invadente della cotenna e una pancetta molto profumata, affettata spessa e dal sapore notevolissimo. La giardiniera ha un perfetto equilibrio agrodolce. Si parte bene. Come primo si può scegliere tra cappelletti o passatelli in brodo, risotto con sedano e salsiccia o al lambrusco, tortelli verdi, di zucca, gnocchi al pomodoro, bigoli con l'anatra le famose trippe della casa in brodo con battuto di pancetta. Io e Fede prendiamo i cappelletti che arrivano fumanti e in abbondanza; sono ottimi, saporiti e belli sodi, solo il brodo è un filo insipido seppure di buon corpo. I nostri commensali sembrano apprezzare molto i passatelli, i bigoli e il risotto al lambrusco. Qualche perplessità viene espressa solo da Serena (gran cuoca) per il suo risotto con sedano e salsiccia che anche a me è parso subito molto “slegato” e poco attraente. Indecisi se proseguire o buttarci direttamente sui dolci ci facciamo tentare dalla golosità e ordiniamo solo due secondi da dividere in quattro: spezzatino di manzo e salsiccia con patate e coppa al forno con cipolline. Le alternative erano cotechino con verze o purè, costine al forno con rosmarino e scaloppine al marsala. Lo spezzatino è buono anche se abbastanza ordinario e con un'eccessiva untuosità (sospetto abbondanza di butirro..), mentre la coppa al forno altro non è se non l'affettato assaggiato all'inizio tagliato solo un po' più spesso e scaldato. Le cipolline all'aceto balsamico sono sfiziose e saporite anche se mi si rinfacceranno insistentemente per qualche ora. Secondi un po'sottotono e non altezza dei primi. Il locale nel frattempo si è riempito e la struttura a volta della sala amplifica notevolmente il chiacchiericcio dei nostri vicini di tavolo, siamo senza dubbio in un'osteria. Dopo una pausa di circa venti minuti acciuffiamo la giovane cameriera che ci snocciola i dolci: zuppa inglese (solo due porzioni rimaste), salame dolce e misto di biscotti, frappe e frollini accompagnate da una giallissima crema al mandarino (adocchiata sul bancone per tutta la cena… e io che pensavo fosse zabaione…azz!). Chiediamo un misto che arriva nelle giuste quantità; tutto buono e dal sapore molto casalingo, salame dolce un po'fiacco. Il caffè qui si fa solo con la moka, ma il gran traffico in cucina ci obbligherebbe a una lunga attesa, chiediamo quindi subito il conto. Alla fine abbiamo bevuto 3 bottiglie di lambrusco, e 3 di acqua. Non c'è possibilità di usare bancomat o carte di credito (- sul registro), ma il conto tutto sommato è light, € 118, nemmeno 20 eurini a testa: buono anche se sensibile di miglioramenti. Dopo caffè e grappa nel bar all'angolo finiremo la serata all' Irish pub di Novellara per bere un paio di pinte di Guinness. L'osteria è veramente molto bella e caratteristica, sembra perfetta per un merendone di suino o un primo al volo, ma credo meriti una seconda visita per conquistare la fiducia completa. 3 onesti cappelli per la bella serata e la sempre piacevole boccata di Emilia.

6 commenti

candy
27/02/2009
Ciao damiani. Locale interessante, anche perche' incrementa un po' la zona Reggio Emilia che e' effettivamente poco battuta. ( io sono una testa quadra...) Perdona la mia ignoranza , ma visto che ormai so che tu sei piuttosto ferrato in materia gastronomica, ti chiedo : cosa si intende per coppiette ferraresi ?
damiani
27/02/2009
Ciao candy, le coppiette ferraresi sono i "cornetti" o scornotti (come si dice a Mantova), insomma il pane ferrarese fatto ad X...ciao arsàn!
candy
27/02/2009
Grazie damiani per il chiarimento . Sai com'e' , sono venuta su con il pane di Valestra ! Le crocette con i "grugnin " le conosco bene, anche se al giorno d' oggi purtroppo prendo quele confezionate ( tanto dal fornaio sono uguali :( ). ps : arsa'na , non arsa'n. :) :) :)
damiani
27/02/2009
chiedo scusa per la leggerezza da maschilista...ho qualche amica di reggio e devo dire che "a si propria dle bele putele!" ciao e a presto
candy
27/02/2009
Grazie ;)
grog
02/06/2009
Pensa che oggi pomeriggio ero proprio a Guastalla. Sono andato a fare due passi al Lido del Po, ho preso un caffè e la gentile ragazza mi ha dato il loro bigliettino da visita facendomi notare che erano due, uno per il ristorante lì sul fiume (ho visto passare certi piatti...) e l'altro per un locale gestito ancora da loro.... appunto questo. Alè mudnés....
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