Recensione su San Rocco Sestola
visitato da ansia il 07.02.2009

Trovo incredibile e imperdonabile che tale ristorante non sia ancora stato recensito qui. Stiamo parlando di una magia. Ho avuto la fortuna di conoscerlo tramite amici bolognesi e da quella volta ho sempre cercato occasioni per poter andare a Sestola a dormire e mangiare dal "mitico" Gianni Bertoli (fratello dello scomparso cantante Pierangelo). Ma veniamo a noi. Ci sono due tipologie di Ristorante, una per i clienti dell'Albergo e l'altra più tardi come secondo turno per gli avventori. Ho provato entrambi ma vi racconto l'esperienza da cliente del ristorante che in realtà particamente non cambia come menu. L'ambiente è molto carino, con una stanza al piano terra e una sorta di taverna al piano di sotto, estremamente elegante. Si inizia, senza ordinare, con una serie di primi portati a "raffica" dove uno può scegliere la quantità che vuole del piatto che vuole. Adoro aspettare poco e questa soluzione la trovo fantastica. La sera di cui parlo ha offerto: passatelli in brodo (eccellenti), tortelloni di ricotta (forse i più buoni della mia vita), rosette, tagliolini al culatello, risotto al tartufo, i secondi, anatra all'arancia, involtini di vitello, polentina con brasato, finocchi gratinati patatine fritte poi i dolci serviti su un piatto enorme...zuppa inglese, sfrappole tortelli (era carnevale) etc... Scelta dei vini eccellente, io ho scelto l'Aulente di San patrignano e come aperitivo una bottiglia di Pignoletto dei colli bolognesi. Dal momento che è difficile definire il prezzo essendo stato cliente dell'albergo, posso dire che avevo due ospiti quella sera a cui ho pagato la cena per ben...40 euro a testa! Lo consiglio assolutamente a chi ama la cucina tradizionale di qualità stratosferica: merita un viaggio solo per la cena.