Recensione su Neri Santa Paola di Roncofreddo
visitato da Kava5150 il 27.02.2009

Recensione su
Neri
Santa Paola di Roncofreddo

Visitato il 27.02.2009
Consigliato!
Scritta da Kava5150
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 23.00
Coperti: 1
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In occasione di una rimpatriata fra amici, il ritrovo questa volta è a Cesena, visto che si festeggia anche la nuova casa di Tommy. Dopo i vari saluti e la presentazione del castello, saliamo in macchina e ci dirigiamo sulle colline alla volta di Roncofreddo, dove un tavolo è prenotato per noi da Neri. Questo ristorante, dove la parola d'ordine è cucina romagnola, è conosciuto a molti, in primo luogo per i nidi di rondine, il galletto ed il castrato, e poi perchè come cameriere c'è Kakà :) con tanto di pagina del Corriere di Cesena (naturalmente è un sosia, ma la somiglianza del cameriere con il campione di calcio è impressionante). Arriviamo dopo una ventina di minuti dal centro di Cesena. Siamo in 9 e veniamo fatti accomodare in un grande tavolone. L'aspetto è quello della classica trattoria molto "alla buona": un'unica grande sala con tavoli grandi per molti coperti, illuminata e bella rumorosa, ideale per fare baracca, meno per una serata intima, a meno che non piaccia il genere. Appena seduti, lasciamo che sia il cameriere a scegliere per noi. Ecco quindi il loro menù classico. Partiamo con tre pirofile con tagliatelle al ragù ed i famosi nidi di rondine, che ricordano le rosette del nostro appennino, con besciamella, cotto e ragù. Altre tre pirofile serviranno l'ultimo primo del tris, degli strozzapreti con panna è ragù. Buone le tagliatelle, fatte in casa, con una sfoglia rugosa. Molto buoni i nidi di rondine. Buoni anche gli strozzapreti, nonostante la panna li renda belli tosti da mandar giù. Enormi le porzioni: abbiamo fatto tutti almeno due/tre giri, e al nostro tavolo c'erano dei begli orchi ;) Si passa ai secondi. Anche in questo caso, grandi pirofile con verdure grigliate di tutti i tipi (zucchine, melanzane, funghi, pomodori gratin), tre pirofile con costolette e bistecche di castrato e, per finire in bellezza, due padellone con il galletto a pezzettoni servito con patate, pomodori e rosmarino. Ottimo il castrato e molto buono anche il galletto. Anche qui le porzioni sono molto più che abbondanti. Come pane, cestini con spicchi di piadina calda. Rovinata del tutto la linea, passiamo ai dolci: zuppe inglesi, panna cotta con frutti di bosco e crema catalana (pesantissima e non come le altre, questa è una specie di mascarpone con del caramello sopra). Il tutto annaffiato da acqua con e senza gas finchè se ne vuole e tre bottiglie di loro vino rosso (imbevibile, ma per una volta sono stato forunato, dal momento che guidavo io e la patente è indispensabile). Concludiamo con 9 caffè decisamente tristi e andiamo a pagare il conto: sorpresa, 23€ a testa. A parte il vino (ma c'è la possibilità di scegliere bottiglie migliori) ed il caffè, una buona cucina tipicamente romagnola con un rapporto qualità/quantità/prezzo ottimo. Consigliato a tutti quelli che adorano le mangiate da scoppiare spendendo poco e a tutti quelli che vogliono fare casino.

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