Consigliato! Scritta da
grog Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
30.00 Coperti:
1 13 commenti Te lo dò io il Brasile………
Te le dò io le brasiliane…..
Te la dò io la samba…..
Bella serata con gran bella compagnia.
Organizzazione perfetta, dovevamo essere làper le 20 e per le 19.45 eravamo tutti sul posto.
Il ristorante è ubicato alle porte di Spilamberto, appena dopo quella strana rotonda sul nulla, del tipo di quelle che ultimamente imperversano sulle nostre strade.
Impossibile non notare il locale. Mega insegna strailluminata, parcheggio quasi esclusivo, quasi perché viene equamente condiviso con la discoteca Le Scuderie. I due locali sono attigui, all'interno di un'enorme villone stile 1400 (non ho capito se è una vecchia villa o se è stato ricostruito ad arte per crearne la suggestione), con la parte padronale verso la strada ed occupata dal “Brasileiro” e quella retrostante con (bein bada bein) le scuderie occupata dalla discoteca.
Il tutto avvolto dall'illuminazione sapiente di fari colorati ben posizionati, l'effetto comunque è micidiale, accattivante, intrigante, interessante, se ci passi di giorno non noti niente, una casa come un'altra, anonima. Di notte la trasformazione.
In entrambi i casi giardino estivo antistante con palme, palchetti, panchine, viottoli (sarei curioso di sapere dagli abitanti della zona quanto costano gli appartamenti al mq lì di fronte, c'è un fatto casino tutte le sere dopo le 23.00).
Passato il giardino e seguiti i minuscoli cartellini con scritto “entrata”, ci troviamo dinanzi ad una porticina che ci introduce in un ingresso molto più ampio, ma molto più ampio, con doppio portone scuro. Tra i due una porta a sinistra dove si intravede la cucina ed una a destra dove si immaginano i bagni. Di fronte ci si introduce nel primo salone, luci suffusissime. Sul fondo altro grande portone che dàsu un'altro salone.
Non c'è nessuno, mi guardo intorno, sento delle voci, ma non c'è anima viva, sbircio un po' di qua e un po' di là…..
CUCINA
È enorme, si intravedono immediatamente degli scaffali con appoggiati sopra degli spiedi giganti detti “spade”, servono per infilzare (2 per volta) ciascun tipo di carne, di cuocerla comodamente in un enorme girarrosto/grill, di prenderli e portarli in giro per i tavoli per distribuire la carne…. C'è un gran viavai, una ragazza mi scorge e mi fa un cenno come per dire “mo' vengo”.
BAGNO
Ci sono stato dopo, ma nel complesso abbastanza decente. Tre porte, maschi femmine e ….. disabili (cosa pensavate?). Tutto bianchissimo, cesso alla turca per noi maschietti, mini lavabo, un bagno normale tipo quello che si poteva trovare nella maggior parte delle case vecchie alla fine della seconda guerra mondiale (per l'arredamento, credo rimasto tale da allora). Ah, attenzione al rubinetto del lavabo….spruzza forte e schizza dappertutto, se non siete rapidi, quando rientrate in sala, sembra che vi siate pisciati addosso!!
I° SALA
Grande salone rettangolare. I tavoli sono disposti lungo le pareti più lunghe, ben allineati. Sulle pareti mega pannelli di plexiglass che emettono fioche luci bluastre, ancora più in alto fila di faretti alogeni (spenti).
Avanziamo fino in fondo, incuriositi e guardinghi.
Sbuca la cameriera che avevo intravisto prima da una porta laterale e ci indica l'ultimo tavolo in fondo a destra. La disposizione dei posti mi colpisce, sono quasi tutti tavoli da sei, ma le sedute sono tre per lato lungo, nessun capotavola.
Ci accomodiamo. Io intanto, visto che non c'è nessuno, continuo a sbraghirare nel locale.
II° SALA
La seconda sala è enorme, grandi tavolate si stagliano verso sinistra ed in fondo “fanno la curva”, il salone in realtàdeve essere a L. Sulla destra su un tavolo è poggiato un enorme mixer……. Mi viene in mente il consiglio di magnassa…… “andateci presto perché sul tardi la musica diventa assordante e non si riesce a parlare nemmeno urlando…”. Infatti noto anche a soffitto enormi casse acustiche.
Ritorno nella sala dove c'è il nostro tavolo, a destra e sinistra altre porte, una spalancata e una accostata, dove sbircio subito….. facile, la cantina, si scendono tre gradini e si è nel paradiso di Bacco. L'altra è spalancata, si vede un enorme camino, davanti al quale un mega buffet e un banco bar.
Ci sediamo.
Quattro chiacchiere sul più e il meno, intanto per conoscerci meglio e mettere a suo agio Patrizia, che è l'unica che non conosce nessuno, a parte me (è una mia ex datrice di lavoro).
Arriva la cameriera per spiegarci “come funziona”. Intanto ci molla lì due cestini di piccole pagnottine calde (buonissime) che vengono seccate in un centesimo di secondo (abbiamo decisamente fame). Siamo ancora al buio azzurrino, luce soffusa che non mi impedisce di osservala da capo a piedi. Intanto è nostrana, giovane, slanciata, pelle chiara, vestito nero, ombelico al vento e scollatura decisamente generosa.
Lei ci consiglia di scegliere il menù Churrasco (1) e poi ci spiega come funziona: alle 20.00 verràqualcuno a dirci che potremo accedere al buffet, il che significa che la carne è pronta. Finchè i Gauchi non vedono i piatti sul tavolo non verranno a portare la carne, i piatti sono vicino al buffet. Porteranno in sequenza otto tipi di carne diversa, ma potremo chiedere tranquillamente dei bis ad oltranza, stesso discorso vale per il buffet, ci si può andare quanto si vuole. A fine cena, quando i ragazzi vedranno che sul tavolo non ci sono più i piatti grandi, passeranno con l'ananas ai ferri, poi i dolci saranno portati dalle cameriere. Il costo di queste operazioni è 20 euro fissi escluse le bevande e i dolci.
Tutti decidono che il vino debbo sceglierlo io. Accontentati. Dovrei chiedere del rosso, visto che siamo qui per mangiare carne, ma non essendoci dei rossi che io possa bere ed avendo scartato l'ipotesi birra, mi oriento sui bianchi. Ordino una bottiglia di Chardonnay, di cui purtroppo non ricordo la casa vinicola, però ricordo che era buono e fresco.
Finito questo abbiamo cercato di prenderne un'altra bottiglia, ma era l'ultima, allora ho ordinato un Pignoletto frizzante, Le Mancine, Monteveglio (BO) (2).
Abbiamo anche bevuto sei bottiglie di acqua gas e nogas.
Nel complesso abbiamo bevuto decisamente poco, tanto eravamo impegnati nel mangiare……
SI PARTE
Alle 20 in punto passa una signora più bassa e larga, con una camicetta leggera svolazzevole di pessimo gusto, straniera, forse la titolare. Ci annuncia che i giochi possono avere inizio. Mentre gli altri si appropinquano al buffet, cerco qualcuno che accenda i faretti, mangiare in quel buio è da folli, micca siamo a una cena al buio.
BUFFET
Davanti all'enorme camino della stanza-buffet, si stende un tavolone con sopra enormi piatti contenenti di tutto, ai quali possiamo attingere a volontà: fajolada, insalate miste con e senza pomodorini con e senza olive di tutti i tipi, polenta fritta, cipolline, patatine fritte, cavolo e besciamella, agli in concia, insalata di radicchio rosso stufato, insalata mista, fagiolini al vapore, peperoni alla piastra, riso basmati bianco e giallo, insalata russa, frittelle di verdura, cipolle e cipolline e…. chissiricordapiùchecavolocera….
Prendiamo il nostro piatto (strano effetto fa questo “servirsi da soli” agli italiani, noi non dovremo chiamarlo buffet, ma abbuffet, da come ci appropinquiamo al cibo, da come ci sbarlucchiano gli occhi mentre osserviamo la distesa di commestibile davanti a noi, da come ci aumenta la salivazione mentre cominciamo a fare man bassa di tutto….. alla faccia della fame nel mondo….) e riempitolo a dovere, come se fosse il nostro ultimo pasto, ritorniamo al tavolo.
CARNE
Dopo qualche minuto di spaviramento di cibo arrivano, uno per volta, i gauchi con in una mano i manici di due spade e nell'altra le punte infilate in una ciotola (per non sgocciolare l'unto sul pavimento….. chi la sente poi la donna delle pulizie il giorno dopo se non fanno così?).
Arrivano, appoggiano la ciotola fra due commensali, mettono la punta delle spade nel piatto e con un coltello staccano un pezzo della carne di turno e la fanno scivolare in basso.
Simpatico come sistema!!!!
Si inizia con una salsiccia, per poi passare ad una costina di testa, petto di pollo, picanha (3), pezzi di pollo coperti di paprica, petto di tacchino con spezie, controfiletto di manzo e, direi, qualcosa avvolto nella pancetta.
Oltre al primo passaggio, passano altre volte, chi vuole bissa e chi non ce la fa più glissa.
In tutto questo mangia mangia non mancano chiacchiere e commenti vari, il volume al nostro tavolo aumenta notevolmente, anche perché i più ciarloni siamo io, candy e golosona. C'è anche da dire che ora il locale è stracolmo.
Nel frattempo la sala di làstrafoga di gente, la musica emana note di samba e nello spazio dei tavoli, oltre alle cameriere e agli “spadaccini” gira di tutto. C'è una strana fauna in questo locale. Ragazze di tutti i colori, afro, mulatte, carioca… con vestiti che mostrano, mettono in evidenza, lasciano immaginare, scoprono senza pudore…. E tutte passano tra i tavoli camminando non tranquillamente, ma sculettando ed agitando le latterie, seguendo il ritmo trascinante della musica.
CONSIGLIO
Dò un consiglio spassionato a tutti i maschietti in calore che si aggirano per GM, se volete rifarvi gli occhi, oppure tentare un approccio tipo discoteca, qui c'è pane per i vostri denti….. gli accompagnatori delle ragazze sono tutti di carnagione chiara, tipica delle nostre parti….. vedete un po' voi.
Stiamo attendendo che si facciano avanti con gli ananas, quando improvvisamente la musica si alza di volume, un volume assordante, non riesco a sentire cosa dicono di fianco a me. Gran folata di vento, fischietti assordanti e dal fondo si materializzano due ragazze in tipico costume carnevalesco brasiliano, con tanto di tacchi alti, piume fucsia a mo' di coda di pavone, abbigliamento quasi inesistente per mostrare meglio gli attributi, i seni che diventano prosperosi dentro ai reggiseni appositi e minislip per mostrare il famoso “culo brasileiro”. Cantano, si agitano, si muovono languidamente e quasi tutti i maschi dei tavoli sbavano al loro passaggio…… si infilano nel secondo salone e via giù di lì, in mezzo al frastuono di musica-voci-urletti-applausi-fischi.
Nel frattempo arrivano gli ananas, il marito di candy con una scusa qualsiasi si intrufola dietro queste ballerine statuarie e appena di làle immortala con la sua macchinetta fotografica “catturamomentimagici”.
Gli ananas sono buonissimi, così, nature…..quasi come le due ragazze.
Passa la cameriera e dobbiamo urlare per ordinare i dolci (5), io non lo prendo. 3 mascarponi ai frutti di bosco, 1 mousse al maracuja, 1 tiramisu'.
Mentre aspettiamo i dolci, arifolata di vento e le due ragazze ricompaiono dal fondo della nostra sala ancora più svestite di prima (e dire che prima di vestiti ce ne erano pochi). Solo che adesso sono mascherate da danzatrici del ventre, che poco ci combina col carnevale brasiliano…. Saràl'effetto globalizzazione…. Ripassano vicino a noi, sono le stesse di prima, ne sono sicuro, stessi nasi (eheheheheh) e stessi tatuaggi, uno su una caviglia e uno su una chiappa…… Rivanno di làe ricominciano il giro….
Poi, stremati dal volume della musica….. ma come cacchio fanno in Brasile a fare ‘sta vita per “nonsoquantigiorni” durante il carnevale, ma sono pazzi…. vado alla ricerca della titolare per farci fare il conto e fuggire fuori da quel “casino”.
Spesa finale 174 eurini, che pensiamo bene di arrotondare a 180 per facilitare la divisione.
20 il menù churrasco x 6
10 il pignoletto
15 lo chardonnay
Il resto va diviso tra le acque e i dolci.
Che dire…..
Abbiamo mangiato molto bene, i vini erano senza infamia e senza lode, sicuramente la birra brasiliana meritava essere sentita….la prossima volta. Il servizio è stato impeccabile, l'ambiente bellissimo, dopo l'accensione dei faretti illuminatissimo, il cibo era ottimo, sia il buffet che, soprattutto la carne, grande idea quella delle spade che ho visto in rete imperversa in tutta Italia.
Grandiosa la compagnia…..e poi candy dice che suo marito è timidissimo e parla pochissimo……ma quando mai, non è stato zitto un attimo!!!!! Peccato che non sia venuto Dj_lagra, sarebbe impazzito con tutte quelle femmine sudamericane che pullulavano dappertutto. Ho visto in gran forma pure il marito di golosona, gli piace proprio la carne, ne ha mangiata a più non posso…..
Ma ragazze, cosa aspettate a dare un nick ai vostri maritozzi?
Uniche note negative, che portano a 3 cappelli finali la valutazione, sono l'impossibilitàdi avere un dialogo col vicino dopo un certo orario per il volume impressionante della musica (a meno che non ci si porti dietro un megafono….e poi avrei anche delle riserve…) e l'odore della griglia che investe le sale dopo un paio d'ore dando l'impressione di essere in una rosticceria….
Siamo usciti infine all'aria aperta e ci è sembrato di essere in Paradiso…unico dubbio amletico….come sarebbero state (s)vestite le due ballerine al prossimo giro???? :) :) :) :) :)
(1)
Il Churrasco è la tipica folcloristica cucina brasiliana.
Per tradizione la serata inizia con un aperitivo, si continua con il caratteristico antipasto da grande evento posto su oltre 50mt lineari di buffet e assortito con oltre 100 pietanze (l'angolo dei salumi, l'angolo dei formaggi, l'angolo vegeteriano, quello con tutte le insalate tropicali, le grigliate di verdure, le calde specialitàbrasiliane, i preziosi manicaretti latino americani, il pescato del giorno, il pesce marinato, i sautè di frutti di mare ecc. ecc, dal quale prenderete tutto ciò che vorrete e nella quantitàche desiderate, inoltre graziose cameriere vi serviranno altre pietanze caraibiche direttamente al tavolo, insieme ad un primo piatto di pasta nella salsa desiderata. La particolaritàè rappresentata dal Rodizio di carne, i Gauchi, tagliatori professionisti brasiliani, serviranno tutti i tipi di carne appena cotta alla griglia su apposite Spade, le stesse utilizzate per la cottura fino a che non direte basta. Si fa presente che le carni non sono né fritte né condite con salse di alcun genere, ma semplicemente cotte al sale. Altra originale esclusiva della churrascaria è l'ananas cotta alla brasiliana servita al tavolo sempre con quelle speciali Spade di cottura, mentre al buffet ci sono i dessert composti da: Frutta di stagione, Tropicale, Esotica e caratteristici dolci, tra cui le classiche ciambelline e i tozzetti accompagnate con i classici vini e liquori da dessert.
(2)
Azienda Agricola La Mancina
Via Motta n. 8 - localitàMontebudello
Monteveglio (BO)
Tel. 051/832691
Fax. 051/835441
Prodotti: Pignoletto DOC Colli Bolognesi, Grappa di Pignoletto, Vini DOC Colli Bolognesi, Barbera DOC Colli Bolognesi, Cabernet Sauvignon C. Bolognesi, Merlot DOC Colli Bolognesi
Negozio: Vendita in azienda
Note: Vigneti coltivati con metodo di Difesa Integrata.
Cabernet Sauvignon DOC Colli Bolognesi Riserva; Barbera Frizzante DOC Colli Bolognesi;
PIGNOLETTO TERRE DI MONTEBUDELLO
Giallo paglierino brillante.
Profumo delicato, fruttato, con sentori mandorlati.
Gusto armonico, franco, lievemente aromatico con retrogusto tipico. Vinificato in acciaio, sui lieviti per 2 mesi. Alc.12%
Il Pignoletto e' un vitigno autoctono coltivato nella zona collinare della provincia di Bologna. Di questo vitigno particolarissimo si trovano riferimenti storici gia' nel I secolo d.C. quando Plinio il Vecchio, nella sua "Naturalis Historia", parlava di un vino chiamato "Pino Lieto", da cui si può dedurre che il Pignoletto era conosciuto nell'antichita' fin dal tempo dei Romani. Nel Rinascimento il Tanara col suo trattato "Economia del Cittadino in Villa" del 1654, fa precisi riferimenti ad "Uve Pignole" che sono coltivate sulle colline della provincia bolognese. Il grappolo di Pignoletto è medio, compatto, allungato e quasi cilindrico con alatura; l'acino è medio, di forma leggermente allungata e di colore verde ambrato. Il germogliamento è abbastanza precoce, verso la seconda decade di aprile, la maturazione nel mese di settembre. Si tratta di uve usate esclusivamente per la vinificazione. La coltivazione è a cordone speronato e a Guyot, con impianti ad alta densitàfino a 5000-6000 piante per ettaro. Il vino ha un bel colore giallo paglierino con riflessi verdolini e profumo delicato, fruttato, intenso dei fiori di biancospino, dal sapore secco, armonico, asciutto e abbastanza persistente; inoltre è fresco di acidità. Viene prodotto in varie "vesti" tra le quali: fermo, con caratteristiche e tipicitàinalterate; frizzante a fermentazione naturale; superiore con gradazione alcolica naturale delle uve del 12%. La bottiglia è del tipo "bordolese a spalla alta" con tappo raso di sughero, con l'indicazione in etichetta dell'annata di produzione delle uve. Le operazioni di vinificazione, imbottigliamento e invecchiamento devono essere effettuate nella sola zona di origine. Nella vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche locali, leali e costanti, atte a conferire al vino le sue peculiari caratteristiche di unicità.
(3)
"Picanha" è il termine con cui in Brasile si indica un taglio particolare del bovino che corrisponde allo scamone, con la particolaritàche viene lasciato lo strato di grasso che in cottura, sciogliendosi, daràil sapore caratteristico di questa carne.
In Brasile questo è uno dei piatti forti per quanto riguarda la carne ed il "ristorante" tipico in cui la picanha viene cucinata è chiamato "Churrascheria", dal nome churrasco che è uno "spiedone" in cui la carne viene infilzata per poi essere cotta al calore della brace, come in un girarrosto.
Anche in Italia questa cottura è molto apprezzata e ne sono testimonianza i numerosi ristoranti brasiliani sparsi un pò in tutto il territorio, nonchè la curiositàdi tanti appassionati che in internet si scambiano informazioni e metodi di cottura provati per riprodurre a casa questa buonissima carne.
13 commenti
04/03/2009
Carramba Grog! :)