Recensione su Higashi Modena
visitato da tigellinaboilerdilardo il 18.03.2009

Recensione su
Higashi
Modena

Visitato il 18.03.2009
Consigliato!
Scritta da tigellinaboilerdilardo
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 40.00
Coperti: 1
9 commenti
Mercoledì sera libero yuhuhu! il moroso invece lavora, esco con un mio carissimo amico con cui a mangiare mi trovo sempre perfettamente e non ci spaventa niente, mangeremmo anche delle pelli di batteria condite, anche delle scarpe appetitose come le sa rendere charlie chaplin ne la febbre dell'oro. più che per mangiare usciamo per qualche birra però tra una prima bevuta all'exalumeria e un'ultima al buscapè ci fermiamo all'higashi (con l'intento di mangiare giusto due cosine e non spendere tanto ahah!) non abbiamo prenotato e l'unico tavolo che ci dicono libero è quello in prestito nel corridoio, va bene! Ci mettiamo secoli a decidere cosa prendere e scegliamo un po' di piatti tutti da dividerci. L'ambiente è bello e tenuto bene, sia per i colori che arredamento, elegante in ogni punto. Sono stata anche in bagno e fa la sua distinta figura, in effetti è stretto (come disse grog nella sua rece sembra di entrare in un buco di ****) però è esteticamente ben fatto. Quella sensazione lì descritta da Grog me l'ha data anche il passare nella sala principale, un odore! Questa cosa mi ha dato parecchio da fare, e quanto ho smesso di snobbare il nostro tavolino in prestito fuori da quell'aria (da noi arrivava un po' attenuata)! Ok che siamo in centro storico e il problema pare essere di molti, però questo aspetto mi fa un po' meno accettare i prezzi che qui si fanno,perché anche il naso vuole la sua bella parte durante un pasto, e qui l'aroma che si respira nei punti principali è quello.Ergo, se il posto è curato ed elegante, se i cibi sono di alta qualità e quindi fanno salire i prezzi, l'odore fa ugualmente parte del posto e rende tutto meno piacevole, ambiente e gustarsi il cibo, e quindi abbassi i prezzi. Fine della polemica. A proposito di eleganza, qui dentro tutti sono superelegantoni, noi meno e ci diciamo che qui dentro non ci vedremmo proprio qualche drugo, però a un certo punto vanno a pagare 3 amici in stile grande lebowski, olè! Riguardo le cibarie e le bevandarie ci arrivano in ordine: - 1 saporo da 65cl lattina(quella che ci è piaciuta meno, qualcuno sa perché la fanno da 65cl e non i classici 66 -doppio dei 33?) -1 kirin da 33 cl lattina (quella che mi è piaciuta di più) e i due antipasti : samurai stick (3 pezzi)e shaomai di gamberi(3 pezzi) con salsa verde. Ogni piatto è ben curato nell'aspetto, vi sono varie presenze commestibili-e non a fare da corredo scenico (spaghettini di riso, carotine, mestoli di legno, foglie di non so quale pianta,ecc). Gli antipasti buoni, i samurai stick sono bastoncini fritti con ripieno direi di salmone e gamberi con una salsa rossa piccante d'accompagnamento (che però troppo mi ha ricordato la salsa per i nachos) mentre i shaomai sono ravioli scoperchiati con ripieno di gamberi, la salsa verde un po' insapore e non ne ho distinto le componenti. Poi ci arrivano: -spaghetti udon con misto mare -granchio reale gratinato con salsa piccante. Sempre da dividerci. Porzione degli spaghetti generosa, buoni, li preferisco un po' più saporiti di aglio o cipolla se devo dire il vero, ma ottimo condimento in generale. Oltre a pezzetti di gambero, verdure, calamaretti, uova, erano poste sulla sommità due cozze e due vongole col guscio. Il granchio reale ce lo hanno portato in due gusci di capasanta, questo mi è piaciuto tantissimo, buonissimo il pesce dolce unito alla salsa un po' acidula e piccante con certi punti croccanti di crosticina. Visto che il pane non esiste ho adoperato l'indice di mano destra (la bacchetta non teneva su niente) per tirare su la salsa dalle strie della conchiglia. Continuiamo con: -una bottiglia di asahi da 50 cl -1 arcobaleno maki (8 pezzi) -1 california dream maki (8 pezzi) I maki meravigliosi! Senza dubbio i più buoni di modena (quelli del sakura tra l'altro mi sono scaduti tantissimo, le ultime volte il riso era fiappo e CALDO!) sia per consistenza di riso e dell'insieme che di sapore degli ingredienti. Entrambi i tipi avevano all'esterno una fettina di pesce (metà dei pezzi salmone e metà tonno), i california dream all'interno avevano avocado cetriolo e gambero, gli arcobaleno avevano gambero fritto. Diobono gli arcobaleno se erano eccellenti! Ovviamente abbiamo chiesto rinforzo di wasabi(molto apprezzata) e abbiamo pianto come dei ciuchini mettendola sia a dissolversi nella salsa si soya che bella compatta “fresca” sopra i maki. Forse ho rischiato la morte in un certo punto ma è stato bellissimo. Il mio amico si è preso un tortino di cocco e cioccolato da cui ho preso mezzo cucchiaino ma non mi ha detto niente. Poi abbiamo chiesto il sake e ce ne hanno portati due bicchierininini!noi però ci aspettavamo il mini fusto :( Andiamo a pagare e facciamo due chiacchiere con la cameriera che ci è sembrata la più preparata e simpatica del ristorante.ma quasi tutti comunque sono stati gentili e ci hanno donato qualche sorriso. Ci offre anche due grappe mentre conversiamo, la gradisco al contrario delle nostrane (anche se so che per noi è una finta grappa, ma io la nostra non riesco neanche a nasarla,mi sa di panetun!) Il conto è di 79,70 € Così dettagliato -2 coperti 4 € -1 saporo 65cl. 5,80€ -1 kirin 33cl 3€ -1 asahi 50cl 4,80 € -1 samurai stick 7 € -1 shaomai di gamberi 6,80 € -1 spaghetti misto mare 7,50 € -1 granchio reale 9 € -1 arcobaleno maki 12€ -1 california dream maki 11€ -1 tortino cioccolato cocco 4,80€ -2 sake 4€ Quindi 40€ a testa, dove a testa si è mangiato praticamente:1 antipasto, 1 primo (o secondo,in questo caso più o meno come prezzo siamo lì) 1 piatto di maki , mezzo dolce,circa 0,75 cl di birra. Per me sono sinceramente un po' troppi, anche perché le quantità spesso erano scarsine (antipasti in primis) il coperto da 2€ non lo capisco, non c'è niente d'accompagnamento, né verdurine, né niente di caratteristico, niente (le bacchette tra l'altro sono forse le più lofi che ho mai usato, nei miei scasinamenti facevo fatica a riconoscere quale fosse la parte della punta). Forse tirano su visto anche l'impiattamento curato, ma è una cosa che non condivido, spenderi lo stesso prezzo per un piatto un po' meno decorato ma con qualche entità commestibile in più (voglio sottolineare che non parlo della cura della preparazione di quel che si mangia, che allora è un altro discorso, ma proprio dei fiocchetti e decori vari per me inutili attorno). Poi sull'odore ho già detto, non è una gnolata isterica, per me ha il suo bel peso.

9 commenti

grog
20/03/2009
Ciao tige, lo so che il giapponese è caro arrabbiato, però qui all'higashi ti garantisco che la roba è freschissima. purtroppo c'è l'inconveniente degli odori, come anche in quasi tutto il centro storico, devi considerare che la città vecchia è costruita su una palude..... Ad ogni buon conto sono del parere che una tantum meriti una visita....
ilDelfo
20/03/2009
Con le dovute attenzioni (sifoni adeguati, manutenzione degli scarichi, ecc.) gli odori si sconfiggono... La collocazione in centro storico non è una buona scusa!!! ;) Infatti esistono locali del centro perfettamente "inodore", e non è un caso!
Frittella
20/03/2009
Concordo in pieno sia con tige che con delfo. Ci sono locali che secondo me se ne fragano! Tu grogghy hai ragione a dire ciò che dici ma pensaci bene: Higashi - bagno bello - puzza, Pernilla - bagno brutto - no puzza. Bonissima - bagno vecchio - puzza, Picari - bagno vecchio - no puzza. E sono locali praticamente adiacenti! Secondo me ha un pò ragione delfo.... :(
Patrizio
20/03/2009
Cara "tigellina ecc...ecc..." premettendo che pur riconoscendo astrattamente il merito delle "cucinature etniche degli occhi a mandorla e accessori vari", che in effetti hanno contribuito nei secoli alla crescita e moltiplicazione degli astanti orientali, mi domando con quale spirito masochistico o "sprezzo del pericolo" ci sia una frequentazione di gastronomie che credo NON abbiano molta attinenza con le indigene papille (gustative). Infine €. 39,85 ad personam che tradotte in miserrime "lirette" dei tempi che furono fanno £. 77.160,36 e non trovano giustificazione (sulla base della tua recensione) con i tempi che corrono (almeno secondo il povero io). Tuttavia per onestà intellettuale sia sempre salvo il diritto di ognuno/a di attovagliarsi come e dove crede senza però in seguito rattristarsi addosso. Ti andrà molto meglio la prossima!!!
grog
20/03/2009
Avete ragione, ma io non parlavo solo di ristoranti, il problema c'è anche in molte case.... e può variare a secondo delle zone....mi spiego, più sei vicino a zone dove passavano i canali, più probabilità hai di avere odori sgradevoli.....non voglio difendere l'higashi, ma vi ricordo che lì vicino passava il Cavo Cerca.... e che la zona un tempo era una delle più malfamate della città....chissà cosa c'è sotto terra!!! :)
gi
20/03/2009
penso anche io che non sia tutta questione di manutenzione degli scarichi... se fosse semplice da risolvere, non credo che un ristorante si terrebbe la puzza
tigellinaboilerdilardo
21/03/2009
io sinceramente non so cosa comporti togliere il problema puzza nei locali in questa zona della città,e nemmeno so se poi sia una cosa fattibile che porta a dei risultati concreti. però so per certo che il parrucchiere a fianco dell'higashi non ha dentro quell'odore, forse avranno fatto qualcosa? il mio discorso comunque verteva più che altro sul fatto che, se il posto in questione puzza, accetto un po' meno volentieri i prezzi, perchè mangiare con la puzza non è un bel mangiare, o no? se uno pensa di meritare tot soldi per quel che vende,perchè la qualità del cibo è alta,ecc dovrebbe comunque poi considerare anche altri fattori (in questo caso l'aria in cui fa mangiare la gente) mentre stabilisce quel che vale. quindi io dico che, supponendo che l'odore non si possa togliere e quindi è una componente fissa del luogo, qualcosina onestamente dovrebbero chiedere in meno. per non perderci potrebbero ad esempio avere meno spese su quella che è la parte di presentazione, meno foglioline, meno parti estetiche un po' inutili. anche perchè per me tutto lo sfarzo e cura ed eleganza nel visivo un po' perde di senso nel constrasto con la parte olfattiva. tutto qua. per patrizio, non ho capito se per te i soldi spesi non trovano giustificazione con i tempi che corrono da parte mia che li sborso o da parte loro che li chiedono. a me comunque piace mangiare di tutto,di ogni cucina,e non certo per spirito masochistico o sprezzo del pericolo, ma proprio perchè ho voglia di provare ingredienti, sapori, consistenze e creazioni nuove che fino a prima ignoravo.se modena fosse piena di ristoranti con cucine di tutto il mondo, io andrei in tutti, ma non certo per i motivi che citi tu, che masochismo c'è nel non mangiare solo i cibi degli indigeni? e poi non capisco perchè rimane salvo il diritto di cibarsi come si vuole solo se però dopo non ci si rattrista. ma secand te, prima lo sapevo io che avrei trovato quell'odore di cui lamentarmi? quindi una volta compiuto l'atto del mangiare e del pagare non posso esternare le critiche? mi sembra tutto un po' uno schemino rigido di cui non colgo il senso. e non sono certo una riccona, anzi, quel che guadagno credo stia nella fascia più normale se non bassa della provincia,però non avendo ancora prole, posso permettermi di spenderne una parte per le cose che amo, che siano dischi strumenti musicali film e certamente il cibo (e le birre :) ). se mai un giorno dovessi arricchirmi con uno dei progetti che pian piano (troppo piano)tento di portare a conclusione (non certo con il lavoro) sta ben sicuro che oltre a visitare tutti i ristoranti che voglio,assumerò uno chef in casa. garantito, è uno dei miei guilty pleasure da anni :)
tigellinaboilerdilardo
21/03/2009
sempre riguardo al discorso con Patrizio (ogni tanto le maiuscole le metto, se non le metto non è certo per mancare di rispetto, penso sia chiaro :) ) la cosa che non mi aggrada quando sorgono questi dibattiti sulle cucine etniche, è che talvolta sembra che uno per difendere la cucina esotica dai detrattori snobbi la propria tradizionale. giammai! come dicevo,a me piace provare tutto e di certe cucine poi mi innamoro, ma rimane sempre sottinteso intoccabile e pulsante l'amore per la cara cucina di modena (o emiliana in generale). giusto per mettere in chiaro :) non vorrei mai sembrasse che io stia a denigrare quello che mi tiene in vita e mi fa gioire e dà piacere da quando ero una cinna. poi non mi piace per niente classificare sul cibo, dover eleggere per forza un migliore e un inferiore, perchè non vorrei mai dover fare a meno di una cosa buona in favore di un'altra altrettanto buona.io le voglio tutte finchè si può. insomma in questa casa di modena e parma mi hanno sempre messo alle strette su quale fosse il vincitore tra cappelletto e tortellino, io forse ce l'ho un preferito :) , ma poi spesso dipende dal periodo o momento. io voglio bene al cibo senza pregiudizi, campanilismo e simili.se non mi piace gli voglio meno bene perchè è lofi ma non certo per motivi geografici. vag a let che è tardi e il salame in frigo mi chiama più forte del canto delle sirene,devo andarmene.
Patrizio
21/03/2009
Cara Tigellina ecc... "da parte loro che li chiedono" magari a volte (come si evince verosimilmente dal tuo "caso") impropriamente. E' più che sacrosanto il provare "di tutto e di più" poi... allorquando scatta l'ago della bilancia mentale attribuente i maggiori o minori pregi degli performances culinarie si inventa, di seguito, (giustissimamente)una personale opinione. Peraltro sacrosanta. Lo stare nel bel mezzo (sotto il profilo opinionistico) di un "ricca" o "povera" variegazione alimentare senza peraltro "decidere di non decidere" posso immaginare sia uno stato d'animo simile ad una pentola con acqua sul fuoco che opta per non bollire. Ma fino a quando? Forse forse l'invito di "quel salame in frigo" commuove l'apparato dell'appetito al punto di fare uno "spuntino", magari fuori orario ma estremamente corroborante e gratificante. E che San Zemian at bendessa!!!
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