Recensione su Al Poeta Modena
visitato da Molly&Clyde il 23.03.2009

Ciao a tutti e ben ritrovati. Ieri a pranzo, io e la mia dolce metà, avevamo voglia di mangiare del pesce e così abbiamo deciso di provare questo ristorante. Le recensioni che si possono leggere sul magico sito sono altalenanti nel giudizio, ma una chance andava comunque data. Se un avventore ignaro dovesse fidarsi dell'impatto dato dagli esterni del locale questi tornerebbe con solerzia sui propri passi. Invece, una volta varcata la soglia dell'ingresso, ci si trova in un bell'ambiente, arredato con cura. Affissi alle pareti fanno bella mostra di se alcuni specchi che portano serigrafati famosi, immortali versi. Col cuore già rinfrancato prendiamo posto. I tavoli non sono tantissimi. Due di questi sono occupati da una famiglia con prole uno, da un'allegra comitiva l'altro. Un gentile cameriere ci consegna il menu ( molto vario e comprensivo di piatti con carne, pesce e pizza ) e con gentilezza accoglie le nostre ordinazioni prendendone nota su un palmare. Prendiamo due antipasti: polpo alla catalana mia moglie e gran misto caldo io. Il servizio è celere quanto basta. Nel frattempo è arrivato il pane che immediatamente ci affrettiamo ad assaggiare: crosta croccante e mollica soffice, al contempo compatta e non gommosa. Il polpo è morbido e saporito. Il gran misto caldo è composto da un gamberone, uno scampo, polpo, vongole e cozze in un sughetto al pomodoro. Ai bordi del piatto due bruschette tagliate a spicchio. L'insieme risulta delizioso. Il gamberone e lo scampo sembrano freschi, le cozze enormi e saporite, il polpo tenero e il sughetto fatto apposta per la scarpetta. Passiamo ai primi: risotto alla pescatora per lei e scialatielli ai frutti di mare per me. Il riso risulta un pò troppo al dente, secondo noi non è di primissima qualità. L'insieme risulta comunque gradevole. Gli scialatielli sono in realtà delle tagliatelle spesse, forse impasto artigianale tagliato alla macchina per la pasta, con zuppetta di gamberetti, cozze e vongole. Buoni nel complesso. Siamo già abbastanza pieni, ma una singola portata di frittura mista da dividere in due ci può stare, ed alora via... Anche questa arriva molto presto ed è, lasciatemelo dire, eccezionale. Eseguita secondo noi in tempura, croccante fuori, morbida dentro e cotta al puntino. Abbondante e conposta da calamari e gamberi. Tutto questo è stato accompagnato da un ottimo Gewurtztraminer di Kendermann servito nel secchiello come di dovere. Molto aromatico e fresco, con chiari sentori di banana e soprattutto albicocca. Ottimo accompagnamento per il pesce. Non ci stava proprio più nulla e con sommo piacere ho notato che nessuno ha insistito per un dolce o altro. Costo come da menu, senza sorprese: 74 euro in due, ben spesi per quanto e come si è mangiato e bevuto. Ci torneremo. Dimenticavo: 4 cappelli.