Recensione su La Locanda del Mulino Maranello
visitato da landia il 14.03.2009

Giornata a Milano trascorsa con un'altra coppia tra mostre e vippismo forzato anche di chi non se lo può permettere... per cui in treno verso Reggio Emilia si decide di cenare fuori per ritornare nella nostra dimensione... quella di terra del maiale o meglio dal porc!!! L'altra coppia ci chiede di scegliere il ristorante, per cui, per andare sul sicuro e non sbagliare proponiamo La Locanda del Mulino (inserito in lista preferiti) e già testato diverse volte... Locale che non ci ha mai deluso... e che anche questa volta conferma le nostre aspettative. Ci sediamo e veniamo come al solito accolti con gentilezza e accompagnati al tavolo. Ci portano i menù. Solita varietà discreta di portate che cambiano e ruotano a seconda della stagione. In quattro ordiniamo: 2 antipasti della casa consistenti in due vassoi con gnocchini fritti, tigelline, torta salata, frittatine, prosciutto, salame, parmigiano, bruschette, riduzione di cipolle e giardiniera. Il piatto si lascia mangiare in tutte le sue variazioni, in particolare ci risultano notevolmente gustose sia le cipolle (dolci al punto giusto) che la giardiniera (sicuramente fatta in casa perchè non ha quel sapore orrendo di aceto di quelle nei vasetti) Poi passiamo ai primi che affrontiamo solamente io e mia moglie; ci concediamo: ravioli di rapa rossa con scamorza e ricotta crespella ai carciofi con riduzione di funghi entrami sublimi, i ravioli delicati e dolciastri senza esagerare e le crespelle un connubbio perfetto di sapori e cremosità con i funghi che non vanno a coprire del tutto le tonalità più delicate del carciofo!!! Poi passiamo ai secondi ne prendiamo 2, l'altra coppia si divide degli stracetti di manzo con aceto balsamico e rucola (ahime la dieta...!!!) Io invece mi sparo delle costine di cinghiale grigliate condite con tartufo, mia moglie quando sente il profumo, non resiste e pilucca qualche pezzo del suino selvatico... (di costine nel piatto ne conto 3 di medie dimensioni, peso circa 1 etto abbondante l'uno) Gli straccetti, mi dicono, risultano buoni voto: 7; ma è un piatto abbastanza standard per cui non ci si può esaltare più di tanto! Mentre sulle costine di cinghiale, che dire, perfette e sublimi siamo sul 10 e lode!!! Cotte al punto giusto dal sapore ricco e intenso che si unisce alla perfezione a quello del tartufo sgrattuggiato grossolanamente sopra!!! E' la prima volte che mi servono questo stupendo animale sottoforma di costina, solitamente te lo propongono in umido o nella pasta... Ma anche in questa versione è veramente super e non sminuisce il sapore delle sue carni!!! Per finire io e Raffaella, siamo senza ritegno, ci concediamo anche i dolci: per me tortino al cioccolato bianco; mi delude un pò, poichè mi immaginavo un cosa diversa, più cremosa, invece mi ritrovo davanti una sorta di torta cotta, molto buona ma al di fuori del mio immagninario... per la mia dolce metà invece torta al cacao amaro con crema di zabaione e qui facciamo centro pieno!!! Squisito!!! Chiudiamo con 3 caffè. Il liquido, come scrive nelle sue recensioni GROG, consiste in tre bottiglie di acqua gasata e di una di pinot nero. Il pinot nero è veramente ottimo, gran bevuta!!! Scelta azzeccatissima del mio dirimpettaio di tavolo! Spesa 110 euro in 4. Valutazione: 4 cappelli abbondanti, gran conferma! In questo ristorante non si sbaglia!!!