Recensione su L'Altro Vesuvio Modena
visitato da golosona il 26.03.2009

Rieccoci in questa bella pizzeria! Da quando l'abbiamo scoperta, grazie a GM, è la quarta volta che torniamo e ne siamo sempre soddisfatti. Soprattutto, da quando abbiamo provato la pizza alla napoletana, che qui per me fanno benissimo, se ogni tanto non torniamo andiamo in crisi d'astinenza :-) Perfino il mio maritino, che non ama particolarmente la pizza, qui se la gusta che è un piacere, e arriva a finirla senza batter ciglio, cosa che in altre pizzerie non accade. Stavolta poi ha superato se stesso :-) Ma andiamo con ordine. Arriviamo giovedì sera alle 19.30, non abbiamo prenotato ma non ci sono problemi, al momento c'è solo un'altra coppia. Un cameriere giovane e un po' impacciato, ma gentilissimo, ci fa accomodare a un tavolino e ci porta subito i menù. L'ambiente è sempre lo stesso: raccolto, elegante senza eccessi, sui bei toni del giallo sia alle pareti che sulle tovaglie. Ordiniamo: una pizza ai funghi per me, un calzone farcito per Mauro (leggasi: mio marito) e un'acqua frizzante. Nel giro di poco tempo (qui il servizio è sempre rapido) arrivano le pizze. La mia ha una grandezza nella media, mentre il calzone... accidenti, supera abbondantemente il piatto da entrambi i lati! Mai visto un calzone tanto grande :-) Il cameriere ci porta anche una bottiglietta di olio piccante, che ci lascia tutta la sera, e noi lo usiamo con parsimonia, perchè è davvero piccante! La mia pizza come le altre volte è superlativa: bordo alto ma soffice, interno un poco più basso ma non sottile e comunque morbidissimo; cottura ottima, nessuna bruciacchiatura esterna; ingredienti molto buoni e freschi. Insomma, me la gusto avidamente e stavolta riesco a finirla senza problemi (si vede che avevo molta fame, le altre volte arrivavo alla fine stremata, ma la pizza era comunque buona). Il calzone è degno di lode: pasta morbidissima e cotta molto bene; ingredienti (mozzarella, funghi, pomodoro e prosciutto) molto buoni e abbondanti. Come dicevo, Mauro se lo gusta per bene, ma ora arriva il bello. Quando il cameriere torna per chiederci se gradiamo i dolci, mio marito con candore dice: "Io prendo una cotoletta alla milanese". Siamo sbalorditi, soprattutto io: un po' perchè non avevo mai visto mangiare carne dopo una sberla di calzone simile, e un po' perchè conosco mio marito che non è un mangione. Si vede che aveva fame anche lui :-) Lui si giustifica dicendo che vuole provare la cotoletta per la recensione, visto il club dei fan della cotoletta di GM :-) Insomma, si sacrifica per voi :-) :-) Vabbè, in pochi minuti arriva la sua cotoletta: medie dimensioni, buona cottura, carne tenera, ma c'è una pecca. Purtroppo è stata cotta nell'olio di frittura del pesce, e ne ha preso un pochino il sapore. E' buona ma nella norma, non è certo all'altezza di quella di Ermes o della Cervetta (entrambe mitiche!!!). Posso però dire che forse lì si va per la pizza o al massimo per il pesce. Finita la cotoletta, io mi appropinquo alla vetrina dei dolci che è sita proprio all'entrata, in modo da indurre in tentazione tutti i golosoni che entrano. Ci sono: babà, cassate, tiramisù, profiterols, e quello che scelgo io, torta alla ricotta con le pere. Il cameriere me ne porta una generosa fetta. Buona scelta: la pasta sopra e sotto è morbida, l'interno è appunto fatto di ricotta, delicatissima, a cui sono stati mescolati pezzi saporiti di pere. Dimenticavo: la pasta era di una farina particolare, secondo me grano saraceno, infatti era un poco scura, ma posso sbagliare. Mi è piaciuta. Il conto totale è di 28 euro, buono. Anche stavolta siamo soddisfatti, sia del cibo che del servizio, così ho deciso di alzare il numero dei cappelli e di assegnarne 5.