Recensione su Ristorante Abbracci Maranello
visitato da gastronauta il 09.04.2009

Recensione su
Ristorante Abbracci
Maranello

Visitato il 09.04.2009
Imperdibile!!!
Scritta da gastronauta
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 35.00
Coperti: 1
3 commenti
Giovedì gastronomici 2009, seconda puntata. Io e Silvia, per la seconda serata dei menù gastronomici della Confesercenti optiamo per il ristorante Abbracci di Maranello. Prima di tutto abitiamo a Castelnuovo Rangone e risultava comodo, poi non lo conoscevamo, quindi un'ottima occasione per ovviare a questa mancanza! Il locale si trova sulla Nazionale Giardini in centro a Maranello. L'esterno è discreto e questo è probabilmente il motivo per cui molti, pur passandoci davanti, non lo scorgono. La prima impressione è stata molto positiva, la linea guida dell'arredatore è stata quella dell'eleganza minimalista. Pavimento in legno, pareti marrone scuro (o testa di moro). C'è un piccolo foro ricavato nel pavimento e protetto da un vetro attraverso il quale si vede la cantina al piano inferiore. All'ingresso veniamo accolti dal cameriere che ci toglie le giacche e le ripone nel guardaroba, indi ci porta al tavolo facendoci percorrere un breve corridoio. La sala è piccola e ben curata, 7 tavoli, soffitto controsoffittato con faretti nel perimetro ed al centro lampade Foscarini con luce soffusa. Una parete bianca ci separa dalla cucina, visibile attraverso delle piccole finestre sulle quali scorre acqua. Decisamente ricercato e piacevole. Ci accomodiamo al tavolo e ci viene chiesto se preferivamo il lambrusco “Opera 02” oppure il lambrusco della cantina “Moretto” proposto dal ristorante come alternativa. Avendo già degustato Opera 02 all'Antica Moka scegliamo Moretto, un lambrusco grasparossa monovitigno con un bouquet floreale notevole. Il vino viene versato e poi riposto nel cestello con ghiaccio sul tavolo di servizio. Verrà poi versato direttamente dal personale ogni qualvolta il calice ne avrà bisogno. Ci viene portato come entree un piatto di prosciutto di Modena con scaglie di parmigiano e gocce di aceto balsamico. Squisito. A seguire un tortino di polenta e fagioli (calzagatti) circondato da una crema di fagioli borlotti e una fetta di pancetta alla piastra. Buono Come primo lavagnetta verde con ragù di Bianca Modenese. Buonissima Secondo un pezzo di coniglio alla cacciatora accompagnato da 3 tigelline integrali. Il coniglio morbidissimo e per nulla stopaccioso. Buono Dolce un bensone con crema inglese. Buono Chiusura con un caffè d'orzo per Silvia. Discreto (ma purtroppo il caffè d'orzo non è un granchè di suo) Un nota particolare va ai piatti da portata, tutte le preparazioni ci venivano servite con stoviglie di porcellana bianca differenti e tutte originalissime. Il ristorante è chiaramente improntato ad un livello alto. Cena decisamente piacevole, il servizio è stato veloce e molto cordiale. La ragazza, ritengo fosse la maitresse di sala, che ci ha servito è stata professionale e gentile, come del resto l'intero staff di servizio. A fine serata ci soffermiamo un po' a chiacchierare con la ragazza e scopriamo che il ristorante è aperto da 2 anni e che non è stato pubblicizzato molto per una precisa scelta. Con 7 tavoli preferiscono concentrare le energie sul servizio al cliente oltre che alla qualità dei piatti. Chiedo anche di poter visionare il menù ufficiale: i piatti proposti sono sia di pesce che di carne in elaborazioni creative, e mi sembra di avere visto 5 antipasti, 6 o 7 primi, altrettanti secondi e 2 secondi vegetariani (non vegan). Come prezzi siamo sui 12-13 antipasti, 14-15 primi e 25-26 per i secondi. Ho dato un'occhiata alla carta dei vini che definisco “da manuale” e ci propone un centinaio di etichette (una dozzina di bollicine fra italiani e francesi) una cinquantina di rossi e altrettanti bianchi, scelte con cura ed attenzione attingendo dalle cantine migliori (ca' del bosco, gaja, franz haas, planeta, ecc.) e che ben si abbinano ai piatti dello chef. Abbiamo così i migliori esponenti delle regioni italiane. I ricarichi sul vino sono onesti (un 20% circa). All'uscita ci viene inoltre fatto dono di una piccola colomba pasquale e mi vengono richiesti i dati per poter essere informato via email dei prossimi eventi di degustazione organizzati dal locale. Idea interessante. La titolare inoltre viene a salutarci personalmente, cosa che apprezzo molto e traspare l'entusiasmo per la propria “creatura”. Il prezzo pagato è stato 35 euro, come da menù. Ambiente 5 Servizio e cortesia 5 Cibo 4 Rapporto qualita' prezzo 5 (nell'ambito del menù a 35 euro ovviamente) Ci tornerei? Decisamente sì, soprattutto se voglio una serata intima. Approfittando però dei menù degustazione dato che il livello dei prezzi è fuori dalla mia portata economica. Il voto sarebbe in realtà un 4 e mezzo inserisco comunque cinque per l'estrema gentilezza e l'impegno dello staff. Per la prossima settimana stiamo valutando dove andare… Strada Facendo o La Noce di Serramazzoni?

3 commenti

candy
11/04/2009
Ciao gastronauta e Silvia. omplimenti per la recensione della bella degustazione che avete fatto. Una curiosita' pero' = co'era la laVagnetta ? Non era un po' durina ? Ho capito che era una lasagnetta, pero' e' bello ogni tanto trovare qualcuno che come me mette qualche lettera sbagliata ;) Ciao e Buona Pasqua ;) ;) ;)
candy
11/04/2009
Visto ? Io ho mangiato la c di complimenti ;)
gastronauta
12/04/2009
Ciao Candy. In effetti le lavagnette erano leggermente al dente :) E' colpa di Word che mi corregge automaticamente le parole (le lasagnette non ha idea di cosa siano, il poverino). Buona Pasqua anche a te :D
[wpuf_form id="14284"]