Recensione su Negresco Modena
visitato da golosona il 03.05.2009

ANTEFATTO Domenica sera, non essendoci quasi nulla in casa, il mio maritino mi propone una pizza fuori. Naturalmente colgo al volo l'occasione :-) e gli propongo il Negresco di Modena. Avevo messo nella lista dei locali da visitare la pizzeria di Sassuolo ma dopo aver letto le recensioni di quella di Modena decido di provare quest'ultima, aperta da poco e decisamente più vicina. POSIZIONE Meno male che Rolando aveva scritto dove è sito il locale sennò non l'avrei mai trovato. Non solo è in un anonimo e grigio edificio di stampo industriale, che attualmente ospita Dondi salotti, ma non reca nessuna insegna, né chiara e visibile dalla strada né minuscola (a meno che mi sia sfuggita). Insomma bisogna sapere che è lì, cosa che "stride" con le leggi della pubblicità. Io cercavo l'insegna, guarda caso dalla parte opposta della strada c'è un'altra pizzeria. Appurato dal nome che non è il Negresco, cerchiamo ancora. Propongo di parcheggiare davanti a Dondi e fare il giro dell'edificio. Ed ecco la pizzeria, peccato non ci sia nessuna insegna ma solo un tappetino col nome. Ma dico, uno deve leggere sul tappeto dove sta entrando?! A parte questo, e scusatemi per le ripetizioni, ma la cosa mi ha un po' allibita, una volta che si sa dov'è, è facile da raggiungere e ha un ampio parcheggio. L'esterno però è un po' triste e freddino. 1 cappello LOCALE In compenso l'interno è molto bello ed elegante, tutto giocato sui toni del nero e del bianco, con tappezzeria viola scuro e accenni di stile new age (almeno credo, viste le decorazioni orientaleggianti e le belle composizioni floreali). Complessivamente, è di mio gusto. Molto moderno, elegante ma non pretenzioso, giovane e ricercato al tempo stesso. Il locale è molto grande, suddiviso in zone separate tra loro visivamente non da pareti (solo spazi aperti qui) ma da tonalità diverse e da varie sedute (comode sedie, divanetti e perfino sgabelli alti). In mezzo c'è un'isola costituita da ampi banconi: su uno c'è la cassa, su un altro le bottiglie di vino e alcolici vari, su un altro ancora stuzzichini per l'aperitivo. L'unica nota “stonata” è costituita dalla musica: all'inizio è bassa e come sottofondo è piacevole, dopo un po' diventa più alta e si fatica a parlare. 4 cappelli TAVOLI Non abbiamo prenotato ma sono solo le 20 e non c'è problema. Una cameriera giovane e gentile (sono tutti giovani i camerieri) ci fa accomodare e ci avverte che però stasera servono solo pizza. Nessun problema, siamo lì per quella. Il nostro tavolo, abbastanza ampio, ha una tovaglia candida e tovaglioli di stoffa marrone quasi iridescente, posate in metallo e un grosso bicchiere di vetro per l'acqua. Per mia fortuna ci sono le sedie, avrei fatto fatica, credo, ad arrampicarmi sugli alti sgabelli :-) MENU' I menù sono su cartoncini piegati in quattro parti e vantano un'incredibile varietà di pizze. Oltre alle classiche, ci sono gli sfilatini lunghissimi, le pizze “tortellino” (non ho la più pallida idea di come siano, magari la prossima volta mi toglierò la curiosità) e le varie strie condite. Io sono incuriosita dagli sfilatini e ordino un macchi. Mio marito, più tradizionalista, prende una pizza della categoria pizze Negresco, chiamata Satana. Da bere solo una bottiglia d'acqua naturale. Il servizio è cortese e sufficientemente rapido. Arrivano la pizza di mio marito (pomodoro, mozzarella, salame piccante, olive, capperi e cipolle) e il mio macchi. Il macchi è un calzone, ma stretto e molto lungo, portato su un vassoio enorme, è ripieno di mozzarella, grana e, in una parte,piccola purtroppo, anche di funghi e prosciutto. E' condito pure all'esterno: una parte è coperta di grana e funghi freschi, un'altra, più piccola, da fette di prosciutto crudo. Davvero scenografico! Lo assaggio: è buono ma non speciale a dire la verità, forse mi aspettavo di più, non è comunque la pizza migliore che abbia mai mangiato :-( La pasta è sottile, cotta bene ma in superficie risulta un poco bruciacchiata (cosa che proprio non amo), gli ingredienti però sono freschi e buoni. Anche la pizza di Mauro è sottilissima ma cotta meglio, leggermente bruciacchiata solo sul cornicione, gli ingredienti sono abbastanza buoni. L'unico problema è che fa un po' fatica a tagliarla (perché non danno coltelli decenti?), però riesce a mangiarla quasi tutta. 3 cappelli complessivi per le pizze, riconoscendo il merito della fantasia nella creazione di alcune DOLCI Nonostante fossimo sazi, ordiniamo il dolce tanto rinomato in questa pizzeria. La cameriera ci porta la lista, davvero invitante! Si va dai dolci tradizionali, tipo zuppa inglese o salame al cioccolato, a quelli più “creativi” e allettanti: cialde di mandorlato o croccantino, gelato al riso soffiato, biscottini e cioccolata da tuffare nel mascarpone, e così via… Sono in seria difficoltà :-) Alla fine opto per il dolce Monni: torta al cioccolato con gelato al cioccolato e lamponi. Mauro invece sceglie un creme caramel per vedere se è fatto in casa o industriale. Qui il servizio precipita: sarà che il locale si è riempito, ma nessuna cameriera viene più a chiederci cosa vogliamo. Alla fine riesco a farmi notare da una e a darle le nostre ordinazioni. Dopo un altro po' di tempo, arrivano i dolci, molto belli e abbondanti. Valeva la pena aspettare tanto, anche se avrei preferito un servizio un poco più rapido! Mauro assaggia il suo dessert, dichiara che è fatto in casa e che è buono, io assaggio il mio… e vado in estasi! Amo il cioccolato e questo dolce è un autentico piacere per la gola. Uno strato di torta al cioccolato ricoperto da tanto, ottimo gelato, spolverato con ulteriore cacao e per finire, nascosti nel dolce, lamponi deliziosi. Tornerei solo per il dessert! 5 cappelli CONCLUSIONI Il conto è di 26,70 euro, abbastanza buono visto l'ambiente, nuovissimo e particolare, e il tocco di creatività che mettono sia nella pizza che nei dolci. Il servizio come dicevo lascia un po' a desiderare quando i clienti aumentano (2 cappelli). La pizza è abbastanza buona ma nulla di speciale, digeribile seppur sottile (gli amanti della pizza napoletana non gradirebbero). I dolci in compenso mi piacciono. E poi c'è il buffet (frittatine, crocchette, pizzette, piccole piadine...)da cui si può attingere gratuitamente. Noi però non l'abbiamo fatto, sennò non saremmo riusciti a mangiare il resto. Sono indecisa fra i 3 o i 4 cappelli, ma visto che tuttosommato sono stata bene ne do 4 come incoraggiamento a migliorare.