Imperdibile!!! Scritta da
grog Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
62.00 Coperti:
1 9 commenti “Ciao tutto bene? Puoi liberarti domani a pranzo? ……. Quanto tempo puoi avere a disposizione?...... Ottimo, ci vediamo verso le 11.00, a casa mia….. Ah, non ho ancora la macchina, per te è un disturbo guidare?..... No?....Bene, allora a domani……Ciao.”
Questo è in sunto l'entitàdella telefonata da me ricevuta Lunedì 6 Luglio.
Alle 10.40, io sempre in anticipo, mi presento all'appuntamento. Due chiacchiere, una telefonata a Bologna e via. Saliamo in auto, la GrogCar, e partiamo con aria condizionata a balla.
Siamo in tre, come i tre porcellini…. D'altra parte, quando uno dei tre si chiama piggo e l'altro è suo figlio…il paragone è quasi d'obbligo.
Andiamo via con calma, niente fretta. Guido tranquillamente, siamo in anticipo. L'unico mio pensiero è per il vino. Oggi dovrò berne pochissimo. Non che sia avvezzo a sballarmi, mai, ma a bere bene e un pochetto sì, oggi, dovendo riportare a domicilio i “pigghi”, debbo proprio stare a stecchetto.
Arriviamo in netto anticipo sul luogo di destinazione, merito anche del tomtom pigghiano, nonostante più o meno cognoscessi la strada, decidiamo quindi di fare un giro per farci venire fame. Tiro diritto e salgo a San Luca. Sempre bella la gitarella su per il colle, immerso in un mare di verde verdura fresca e rigogliosa. Erano anni che non si vedeva questa esplosione di colori nelle nostre campagne….evviva la pioggia di quest'inverno.
Riscendiamo per il versante dei portici, sempre affascinante, bello ripido e pendente, e mi ricordo della fatica che debbono aver fatto i ciclisti un anno che la tappa del Giro passava proprio di lì, in salita però.
Questa volta la botta di **** ce l'ho io, e trovo da parcheggiare in via A. Costa, vicino alla nostra meta. Metto 2,50 € nel parchimetro, abbiamo tempo fino alle 14.22. Piggo sbuffa e dice: “Ma figurati…..”. Alla fine usciremo alle 15.00, per fortuna non sono passati i vigili….
Dopo un'attesa di una decina di minuti arriva anche il quarto, quello che gioca in casa……Kava.
Dentro.
La trattoria, vista da fuori è una semplice vetrina con tettoia pieghevole in stoffa, che non dànell'occhio.
L'ingresso è sul lato, piccolo, come per entrare nel cortiletto della casa. Entriamo dentro per via dell'aria condizionata, stare all'aperto oggi potrebbe essere un suicidio.
Ci accoglie uno dei due titolari, alto, robusto e con quella bella parlata romagnola…..ah, scusate, con quel bell'accento bolognese. Strano, a noi modenesi l'accento bolognese sembra tanto da riviera romagnola…. Ben bada bein…..
Dicevamo, l'oste si presenta con un bel camiciotto bianco da cuoco stile “camicia di forza” sopra ad un paio di calzoni da wrestler azzuri con ghirigori bianchi e scarpe da ginnastica.
Sulle pareti e dappertutto bottiglioni di vino e pile di cassette piene di bottiglioni, caratteristica del locale. Qui niente vino in bottiglia, solo formati mangnum.
Il locale è composto da una sala che contiene 7-8 tavoli da quattro, sul fondo due porte, una del bagno, come mi diràil capo “il bagno è sempre in fondo a destra”, e l'altra sulla cucina, a vista aperta.
Bagno piccolo, unico, con antibagno. Pulito. Da trattoria.
Ci sediamo nel primo tavolo a sinistra dell'ingresso, dietro la porta d'ingresso, spalancata. Niente menù, solo recitazione orale. Ci viene proposta, come antipasto, un'insalata di funghi porcini freschi con scaglie di grana. Affare fatto. Quattro.
Da bere optiamo per un bottiglione di Shàrjs, Livio Felluga (1). Viene sistemato a fianco di Kava il piedistallo per il cestello del ghiaccio. Ci accompagneràper tutto il pasto facendo la sua bellissima figura. Non abbiamo nessun problema a seccarlo. Peccato solo per me non poterne abusare.
Dopo qualche minuto arrivano le insalate……………………………………………………………………. Ve la descrivo solo perché sono buono, ho ancora in bocca il sapore dei funghi. Il capo ci informa che sono i primi italiani, cioè i primi che sono spuntati in Trentino, dalle nostre parti ancora nulla.
Il piatto è composto da un fungo crudo tagliato sottile, coperto di sottilissime sfoglie di parmigiano-reggiano e da un velo di olio extravergine d'oliva. Io aggiungo una macinatina di pepe nero e sale grezzo. Questo piatto vale la sola traferta.
Di primo ci vengono poi portate le tagliatelle ai funghi porcini. Ottime, fatte a mano, un po' grossine e cotte alla perfezione. Io e piggo ci sgnacchiamo sopra anche una grattata di parmigiano, machissenefrega. Nella realtànon sono tagliatelle ai funghi, ma funghi alle tagliatelle…..
Non sazi propendiamo per un secondo leggero: cotoletta alla petroniana con funghi porcini (2). È come una nostra cotoletta, solo, che come ci spiegava kava, la cottura viene terminata nel brodo, in modo da ammorbidirla completamente, poi sopra uno strato di prosciutto crudo, formaggio e funghi porcini. Molto buona, decisamente. Riempie moltissimo, kava avràdifficoltàa terminarla, per fortuna che c'è la cloaca massima, GROG….
Nota negativa, il prosciutto è troppo salato e i funghi sono lo stesso condimento delle tagliatelle.
Quasi fine dei giochi, intanto il locale è strapieno.
Tre dolci, due al cioccolato e per Rainman una crostata di mele. Lo Shàrjs è giàfinito da un pezzo così ci viene recato un passito, Siùm, Casa Vinicola La Viarte, Prepotto (Ud) (3). Dal colore giallo paglierino scuro, quasi ambrato. La dolcezza classica di questo tipo di vino, da meditazione. Ne prendo un assaggio, oggi col bere ho finito presto.
Caffè in arrivo e per i soli piggo e kava grappettina, leggera, morbida, bianca, di barolo, solo 60°. Ne sento una goccia, mitica.
Si paga. 62 € a cranio.
Bicchiere della staffa per i due irriducibili, grappetta invecchiata 30 anni, dal bel colore ambrato, sembra un brandy spagnolo. Sento solo il profumo…..mi ha accompagnato per tutto il viaggio di ritorno.
Valutazione finale. 4 cappelli. Ne avrei dati cinque, ma il prosciutto troppo salato, la salsa di funghi in comune, il prezzo elevato (anche se la qualitànon ha prezzo) considerando che siamo in una trattoria, il contesto di un locale che visto sia da fuori che da dentro dàl'impressione di un luogo economico, mi hanno convinto a togliere un cappello.
Sicuramente da ripetere.
Ho parlato oggi pomeriggio con persone che conoscono il locale e che me ne hanno elencato i pregi, sono tornato a casa, ho riletto la recensione, ho meditato davanti ad un bicchiere di latte freddo ed ho concluso che:
1) la classe non è acqua
2) la qualitàsi paga
3) i saldi non valgono per i ristoranti
4) il capo, nonostante l'accento “romagnolo”, è stato splendido
5) i porcini non te li tirano dietro
6) il contesto del bottiglione è mitico
Con queste conclusioni promuovo il locale a 5 cappelli, crepi l'avarizia.
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(1)
Shàrjs
DESCRIZIONE
L'abbinamento varietale di Sharis concilia le confidenze e le aspettative del consumatore locale con quelle del consumatore internazionale, rappresentando una sorta di trait d'union tra il Friuli ed il resto del mondo. Sotto l'aspetto tecnico, la combinazione di tali varietàconferisce al vino equilibrio e complessità. La Ribolla Gialla, ad esempio, che non ha di per sè uno spiccato carattere aromatico, è importante nel definire la tessitura del vino, apportando freschezza e vivacità.
SCHEDA TECNICA
- Vitigno:
Chardonnay - Ribolla Gialla
- Denominazione:
Indicazione Geografica Tipica "delle Venezie"
- Tipo di terreno:
Flysch di marne e arenarie di origine eocenica
- Varietàd'uva:
Chardonnay - Ribolla Gialla
- Sistema d'allevamento:
Guyot
- Metodi di difesa:
Lotta antiparassitaria integrata ad impatto ambientale controllato.
- Epoca di vendemmia:
Prima e seconda decade di settembre.
- Modalitàdi raccolta:
Manuale
- Vinificazione:
L'uva viene delicatamente diraspata e lasciata in macerazione per un breve periodo. Successivamente viene pressata in modo soffice ed il mosto ottenuto viene chiarificato tramite decantazione. La fermentazione avviene a temperatura controllata in recipienti di acciaio inox.
- Affinamento:
A fine fermentazione il vino viene mantenuto sui lieviti per sei mesi. Il vino imbottigliato viene normalmente conservato in locali termocondizionati per almeno due mesi.
- Colore:
giallo canarino tenue con riflessi leggermente dorati.
- Profumo:
fruttato, fresco, con note di ananas, cedro, pesca, fiori bianchi e richiami di spezie fresche.
- Gusto:
vivo, fresco, con tensione acida in equilibrio; retrogusto lungo e persistente con evidenti sentori agrumati e speziati.
(2)
Qui la ricetta della cotoletta alla Petroniana. Quella che abbiamo mangiato noi era leggermente diversa, non c'era il tartufo e il pomodoro.
Kava diràse questa che ho trovato è quella giusta.
Cotoletta alla Petroniana
Ingredienti per 4 persone:
Gr. 100 di parmigiano tagliato sottile
Gr. 50 di burro
Gr. 50 di prosciutto crudo tagliato sottile ( 4 fette )
Gr. 250 di fesa di vitello o ( filone di suino)
Gr. 40 di Tartufo Bianco
Due uova
Pane grattugiato q.b.
Un mestolino di brodo
Un tazzina da caffè di pomodoro
Olio da friggere le cotolette
Sale e pepe
Procedimento
Battere le fette della carne a forma ovale, salatele e pepatele. Passarle al pane grattugiato, batterle, passarle nell'uovo che avete precedentemente sbattuto e ripassarle al pane grattugiato, ribatterle leggermente per prendere via il pane in eccesso, friggerle da entrambi le parti. Quindi stendere le cotolette in una casseruola, ricoprirle con una fetta di prosciutto, mettete il Tartufo tagliato a rondelle sottili e ricoprite con il parmigiano a fette; poi irrorare col brodo, e con un po' di burro, con la salsa di pomodoro macchiate leggermente il centro della cotoletta…..
(3)
SIÙM - "sogno" in friulano -
Ottenuto da uve selezionate di Picolit e Verduzzo Friulano appassite in cassette in ambiente arieggiato naturalmente. Colore giallo ambra, brillante, bouquet fine, grasso senza insipienze; si rincorrono sentori di albicocca, pesca-noce, miele, e, sorprendente in un vino bianco, violaciocca.
GIACITURA
Vigneti situati a 120 m s.l.m., esposizione -Est-Sud-Est- in terreno collinare marnoso-arenaceo.
RACCOLTA
A mano, in più passaggi, con selezione dei grappoli.
AFFINAMENTO
Dopo appassimento in cassetta e conseguente perdita di circa 50-55% in peso, a dicembre viene effettuata una pressatura soffice; la fermentazione avviene in carati di rovere nuovi da 228 litri a temperatura ambiente di circa 15°C e si protrae molto lenta. Il vino così ottenuto riposa sulle fecce per un altro anno acquisendo morbidezza e complessità.
L'imbottigliamento viene eseguito dopo due anni dalla vendemmia, segue l'affinamento in bottiglia.
PRODUZIONE
n. 4500 bottiglie da 0.375 l
ABBINAMENTO
Preparazioni a base di fois gras, formaggi erborinati accompagnati con miele d'acacia.
Vino da meditazione.
TEMP. DI SERVIZIO 10 °C
RICONOSCIMENTI SIUM 2003
Tre Stelle
I vini di Veronelli - Guida oro 2007
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1° concorso: "I dolci di Volta sposano i passiti d'Italia" Menzione speciale alla Az. Agr. La Viarte per il vino SIUM particolarmente indicato con i dolci tipici locali
IV Edizione della Mostra Nazionale dei Vini Passiti e da Meditazione
Volta Mantovana 30 aprile 2006
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SIUM 2001
Tre Stelle
I vini di Veronelli - Guida oro 2005
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SIUM 2000
Super Tre Stelle
I vini di Veronelli - Guida oro 2004
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SIUM 2001
cinque grappoli
DUEMILAVINI 2004
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SIUM 2000
cinque grappoli
DUEMILAVINI 2003
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SIUM 1999
cinque grappoli
DUEMILAVINI 2002
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SIUM 1997
cinque grappoli
DUEMILAVINI 2001
9 commenti
09/07/2009
Certo che quando si legge di simili pasti in simili compagnie si viene sempre presi dall'invidia...