Recensione su Locanda Marcella Marano Sul Panaro
visitato da barbe il 15.08.2009

Recensione su
Locanda Marcella
Marano Sul Panaro

Visitato il 15.08.2009
Consigliato!
Scritta da barbe
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 40.00
Coperti: 1
9 commenti
15 agosto Forse non è la giornata più indicata per provare un nuovo locale, ma non possiamo proprio evitare di farlo ... la curiosità è troppa! Avevamo prenotato per cena (a pranzo era tutto riservato) verso le otto. Arrivati a Festà, la strada sembra finire davanti alla chiesa, il locale è lì a destra, impossibile non trovare la bella ristrutturazione con pietra a vista. Fortunatamente arriviamo con un po' di anticipo e trovo un parcheggio … c'è la festa del paese! Interrompiamo lo “staff” negli ultimi momenti di riposo prima del gravoso impegno della cena. Ci fanno accomodare all'aperto, dove sono apparecchiati dei bei tavoli da giardino in legno con tanto di ombrelloni in tela per un totale di circa 20-30 coperti. Spingi si siede sulla sedia ed io sul muretto, “confortato” da un morbido cuscino :) ed arrivano subito menù e carta dei vini. Dopo una rapida occhiata alle accattivanti proposte decidiamo di trasferirci all'interno. Nessun problema da parte dei ristoratori. Menù alla mano :) seguiamo la giovane cameriera. All'ingresso del locale, che dispone anche di 7 camere, c'è l'angolo bar ed in sala spicca un Juke-Box Wurlitzer anni '70 funzionante. Non avremo la fortuna di farlo suonare grazie alle vecchie monete da 500 lire disponibili in un piattino in quanto c'è già il sottofondo musicale della sagra. Saliamo le scale ed attraversiamo una prima, piccola, sala con un tavolo ovale da sei coperti. Noi ci accomoderemo definitivamente nella seconda saletta, dove ci sono 5 tavoli da 4 ed il nostro tavolino per due. Moderni i tavoli in legno, tovaglia “minimal” su cui è adagiato un coperto curato (forse i calici dal lungo piede sono due misure più piccoli di quello che dovrebbero essere per vino ed acqua, evidentemente avevano preparato principalmente lo spazio all'aperto), comode le sedie. Pietra e travi a vista ed un bel pavimento levigato e lucidato realizzato con mattonelle tipo cotto creano un'atmosfera calda e piacevole anche grazie alla doppia illuminazione (appliques alle pareti e faretti alogeni al soffitto) . Siamo pronti per ordinare, sul tavolo ci sono già una bottiglia da litro di acqua naturale Boario, un bel cestino con focaccina all'olio e paninetti . La giovane e precisa cameriera, che ci seguirà per tutta la cena, ci porta uno sfizioso “benvenuto”, prende l'ordine e ci consiglia il vino. Abbiamo giusto il tempo di gustarci il crostino di pane nero con crema di ricotta su salsa di basilico, che ci portano il Muller Thurgau dai morbidi profumi in un secchiello con acqua fresca. La cosa mi garba molto, la temperatura è perfetta. Molto piacevole il crostino con la ricotta lavorata con erbette ed una punta impercettibile di piccante. Si comincia! • Tartare di tonno fresco marinato agli agrumi, servito con julienne di finocchi, filetti di pomodoro ed un trito di olive nere e prezzemolo; • Carpaccio di Marlin affumicato servito con misticanza di insalate e sedano guarnito con emulsione al limone e fiori croccanti di capperi; • Ravioli ripieni di pesce San Pietro serviti in guazzetto di calamaretti alla maggiorana; • Gnocchetti di patate al profumo di basilico spadellati con crema di parmigiano e julienne di porri croccanti; • Trancia di pesce spada in crosta di panura alle erbe aromatiche servita con emulsione al limone e misticanza di insalatine novelle; • Medaglioni di filetto di maiale sfumati al vino rosso, serviti con patate e funghi misti saltati in padella. Tutte le proposte sono risultate decisamente buone, molto curate nella scelta degli ingredienti, nella preparazione e nella presentazione dei singoli piatti. Il servizio è stato molto rapido e preciso, perfetto. Chiudono la cena un sorbetto preparato al momento ed un caffè (liquido e bollente come quello della moka) il tutto per 79€ spesi volentieri. Come prima visita mi fermo a 3 cappellini, che sono forse scarsi anche tenendo conto della giornata particolare. 3 cappelli è pur sempre “consigliato” ma sono sicuro che, a breve, la prossima esperienza sarà da 4 :)

9 commenti

mizoguccini
21/08/2009
Beh, la descrizione delle pietanze e il prezzo pagato appaiono decisamente invitanti. Una nota da precisino rompimaroni: giacché è stata assegnata mi accorgo della tag "whiskey scozzesi", ora, a voler essere pignoli questa dicitura è scorretta; "whiskey" infatti è il nome del distillato irlandese, e di alcuni distillati americani (nel Nuovo Mondo si usano entrambe le grafie, anche se prevale whiskey negli USA e whisky in Canada), mentre il prodotto scozzese si chiama sempre e solo "whisky".
Piggo
21/08/2009
Dopo avere seguito fedelmente i consigli tuoi e di spingi, mi vedo forzato ad inserire anche questo tra i locali da visitare.... Molto interessante!! :) :)
bicio
21/08/2009
ottima segnalazione barbe, indipendentemente dai capellini assegnati ritengo che il locale meriti una visita e lo inserisco nei locali da visitare. Ma dove si trova?
barbe
21/08/2009
@mizo: ottimo intervento, bisognerebbe creare una sezione a parte per queste preziose spiegazioni. @Piggo: se hai bisogno di spiegazioni su come raggiungere il locale ti devi fidare delle mie indicazioni ;) :) :) @bicio: il locale merita. Poi ti spigo come arrivarci ;) Se arrivate da Vignola seguite le indicazioni per Pavullo, s. Antonio, Coscogno Se arivate dalla nuova estense girate al bivio di S. Antonio dopo il concessionario autorama e seguite per Coscogno, Festà.
barbe
22/08/2009
Scusate se rispondo in più tempi, ma sono appena rotolato fuori dalla tana :) Vi faccio una proposta per scappare dalla calura. Pranzo a Querciagrossa e cena a Festà ... @Piggo: il 09-09-'09 dovrei avere una giornata di riposo compensativo ;)
g.falconline
22/08/2009
Caro barbe, bella recensione! Le pietanza proposte sono davvero molto interessanti. Il pranzo per me è sempre problematico, ma per una cena a Festà il 9 Settembre io sarei disponibile... :) :)
joy
22/08/2009
Complimenti per il posticino niente male... Sei proprio l'esploratore di GM :)
barbe
30/08/2009
29-08-‘09 Ieri sera siamo tornati per avere la conferma … Questa volta ci siamo accomodati all’esterno, si stava decisamente bene, nonostante un po’ di preoccupazione per il temporale che si sentiva in lontananza. La temperatura era molto gradevole, e cenare a pochi passi dal sagrato della chiesa in centro a Festà è stato uno spettacolo. Il silenzio è stato interrotto solo dalle campane del vicino campanile, e la piazza illuminata d’arancione dai lampioni “vecchio stile” aveva un suo chè :) Ieri sera abbiamo sentito anche la voce discreta del jukebox ;) Passiamo rapidamente a quello che ci è passato in tavola, non ho intenzione di fare una seconda recensione, ma solo di approfondire alcuni punti. • Tartare di tonno fresco marinato agli agrumi, servito con julienne di finocchi, filetti di pomodoro ed un trito di olive nere e prezzemolo; • Millefoglie di melanzane dorate servite con formaggio caprino e dadolata di pomodori marinati al basilico; • Tagliolini con scampi serviti con salsa di crostacei e bottarga di muggine grattugiata; • Trance di storione marinate e grigliate servite con spinaci freschi passati al burro e insalatina di cubetti di pomodoro; • Medaglioni di filetto di maiale in crosta di pistacchi serviti con funghi misti saltati in padella; • Tris di gelato servito con meringa fiammeggiata e salsa ai lamponi (gelato alla crema, cioccolato e pistacchio). Molto gradito il tagliolino con il suo sughetto saporito e servito su tre scampi aperti, degno di nota anche il maiale soprattutto per il letto di funghi misti (chiodini, porcini e champignons, credo) bavosi e brodosi, su cui era adagiato. Ottima la focaccina del cestino del pane. Decisamente particolare, e molto gradita, la meringa fiammeggiata. Non è la classica meringa “dura”, ma il bianco montato a neve appena scaldato con una fiamma. La consistenza resta morbida, spumosa, con una sottilissima crosticina croccante che testimonia la “sfiammata”. Il tutto è stato accompagnato da una ribolla gialla “Vos da vigne” di Alturis del 2008, ¾ di naturale a temperatura ambiente, un caffè, una grappa e due limoncelli per un totale di 77€. Il cuoco ha prestato servizio sulle navi da crociera e le sue proposte sono varie, valide, curate anche nella presentazione e diverse da quello che propongono gli altri ristoratori in zona. Questo penso sia il punto di forza della gestione. Forse da curare maggiormente il dialogo con il cliente, da rivedere i bicchieri (troppo piccoli), e completare la carta dei vini. Sono solo pareri personali. Confermo i tre cappelli.
bicio
30/08/2009
dopo questa bella elencazione, ho dei motivi in + per visitarlo. Locale diverso in una zona vocata per altre tipologie di pasti. Bravo barbe.
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