Recensione su Trattoria Il Fantino Modena
visitato da Reginalulu il 04.09.2009

Recensione su
Trattoria Il Fantino
Modena

Visitato il 04.09.2009
Consigliatissimo!!
Scritta da Reginalulu
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 25.00
Coperti: 1
5 commenti
Quanto siamo fortunati nella vita lo si intuisce da alcune cose: una buona famiglia, un lavoro che ti piace e ti soddisfa, il buon tempo in occasione di una gita....e due amici speciali che ti portano a pranzo al Fantino :). Ore 13,00 Kava, puntualissimo, mi preleva dall'ufficio dove ho appena lasciato i 4 ragazzoni pluribocciati di ieri, per portarmi alla Trattoria dove ci aspetta anche Gi. Appena si entra si respira aria di casa, ma non di una casa qualsiasi. In questa casa ci sono creatività e armonia, amore e dedizione per ciò che il posto è e rappresenta. Io mi sento già a mio agio con questi due Amici, con la A volutamente maiuscola, ma qui ancora di più. Il gestore è gentilissimo e ci elenca il menù a voce. Cosa abbastanza superflua per noi che appena sentita la parola "tortellini" non indugiamo oltre: 3 piatti con la panna! Squisiti Per secondo un altro primo per Kava (tortellini...ma va...), coniglio e patate arrosto per Gi e bocconcini di pollo con balsamico per me (contorno di patate). Tutto buonissimo Due caffè e una bottiglia di nocino con 3 bicchieri di cui, però, solo uno viene riempito (quale sarà stato ? :)). Da bere 3 bottiglie d'acqua e un Grasparossa. Io mangio tutto mentre ascolto i miei accompagnatori raccontare mille simpatici aneddoti e mi diverto un sacco... Lascio anche che mi prendano in giro bonariamente, come sono abituati a fare: so che, essendo dei Charles Bronson in miniatura non possono ammettere quanto mi stimano e mi sono affezionati! :) Riesco anche a imbarazzarli, questi due "ragazzoni", dicendo loro che sono i miei scrittori preferiti (è così e gli altri non me ne vogliano....) e rido un sacco vedendo i loro tentativi di sdrammatizzare! :) Sto così bene che il tempo vola e in un attimo sono le 15, bisogna tornare al lavoro. Gi inforca la sua mitica bicicletta (ha lavato la macchina per cui domani piove) io e Kava ci facciamo una passeggiata mentre ritorniamo alla "nostra", facendo le ultime due chiacchiere su musica e cd :). Mentre Kava mi riaccompagna, con l'insostituibile sottofondo di Lukather, penso che lasciandoli mi sentirò improvvisamente un po' più sola. Arrivo in ufficio, prima che arrivi la ragazzina con la mamma nel panico, sfoglio un libro che ho appoggiato casualmente sulla scrivania e trovo queste parole: "Quel che abbiamo letto di più bello lo dobbiamo quasi sempre a una persona cara. Ed è a una persona cara che subito ne parleremo. Forse proprio perchè la peculiarità del sentimento, come del desiderio di leggere, è il fatto di preferire. Amare vuol dire, in ultima analisi, far dono delle nostre preferenze a coloro che preferiamo. E queste preferenze condivise popolano l'invisibile cittadella della nostra libertà. Noi siamo abitati da libri e da amici. Daniel Pennac, da “Come un romanzo” Penso di dover ringraziare. Chi e che cosa non lo so. Forse chi mi ha offerto l'opportunità di essere nella vita di questi due uomini straordinari ( per lo meno per i ristoranti che frequentano....se no poi diventano rossi :)). Questa secondo me è fortuna! PS: credo che la spesa sia stata di € 15 a testa, ma chiedo a Gi, che ha gentilmente offerto, una conferma.

5 commenti

golosona
04/09/2009
Cara Regina, molto bella e "toccante" la tua recensione, e molto vera! Penso all'amicizia in generale e, inevitabilmente, alle mie amiche più care. Purtroppo, avendo cambiato io città, le nostre stade si sono separate, ora abitiamo lontano e continuiamo a sentirci ma purtroppo ci vediamo meno. E' un peccato... Ora corro a telefonar loro!
annina64
04/09/2009
So bene cosa significhi avere un amico :-) Stai certa che tu ne hai, e non solo due!
gi
04/09/2009
aaarrrggghhh! :) :) stavi rischiando la lista d'attesa!! :) 25 a testa, spesi benissimo bellissimo pranzo, grazie della splendida compagnia dei miei due Amici :) p.s. il solo bicchiere di nocino riempito, e vuotato, e ri-riempito, e ri-vuotato, era ovviamente il mio :)
annina64
05/09/2009
Ti dirò, non avevo dubbi che il bicchiere fosse il tuo!! :-) :-)
tigellinaboilerdilardo
05/09/2009
breva regina, e poi mi hai ricordato che devo recuperare "Come un romanzo" del caro Pennacchione! sul nocino in effetti non si scappava, è Gi il bevandello dai gusti decisi!
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