Buono Scritta da
Rainman Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
19.33 Coperti:
1 5 commenti Un sabato di fine estate come tanti, dove ci si toglie gli ultimi sfizi delle ferie e ci si dedica alla nobile arte del mangiar fuori :) .
Partiamo da Modena verso mezzogiorno, diretti verso la Trattoria Secchia, le cui lodi cantate sul sito ci avevano notevolmente incuriosito.
Attraversiamo velocemente le stradine di campagna e finalmente arriviamo sul posto.
La trattoria esternamente è abbastanza anonima,in quanto è ubicata in un caseggiato, accanto ad una tabaccheria.
Per questo motivo, rischiamo quasi di passarci davanti senza accorgercene, ma poi, illuminati dalla stella polare dell'appetito :) , ci rendiamo conto dell'errore e retrocediamo, sistemando la macchina in un parcheggio poco lontano.
Entriamo speranzosi e ci accoglie subito un piacevole ambiente da osteria, che effettivamente ha un chè di Ermes (forse per le numerose assi in legno scuro che attraversano la sala).
Vi è un notevole brusio di sottofondo, che ci accompagneràper tutto il pranzo, impedendoci a tratti di capire le nostre stesse parole.
Dalla cucina arriva una cameriera, che ci scorta con solerzia ad un tavolo per sei persone.
Peccato che avessimo prenotato per tre, ma l'inconveniente si risolve presto, per fortuna, staccando i tavoli :) .
Si parte subito con due bottiglie d'acqua (gassata e non) ed una di Pra di Bosso a temperatura ambiente.
Mentre guardiamo con interesse le numerose foto a tema motociclistico appese al muro, arriva l'oste, che ci elenca i primi.
La scelta è abbastanza limitata, ma va benissimo così.
Ordiniamo un piatto di tagliatelle al ragù, un piatto di tortellini in brodo ed uno di tortelloni verdi al burro e salvia.
Il servizio è "per piatti", nel senso che tutti quelli che hanno ordinato un particolare piatto, vengono serviti contemporaneamente.
Le tagliatelle arrivano quindi dieci minuti prima dei tortellini ed un quarto d'ora prima dei tortelloni.
In ogni caso, tutti i primi sono abbastanza buoni, ma senza brillare particolarmente (le tagliatelle sono un pò insipide, i tortellini un pò anonimi ed i tortelloni molto burrosi).
La cameriera torna per elencarci i secondi, che a sua detta sono tutti squisiti.
Ci facciamo tentare ed ordiniamo un misto di galletto, costine e stinco.Chiediamo anche un contorno di patate fritte, cipolline e radicchio rosso.
La nostra ordinazione si converte in sostanza mangereccia poco dopo e ci viene portata dall'oste in persona.
Il piatto viene appoggiato sul tavolo e, al mio "grazie", non percepisco risposta, ma anzi un distaccamento di sguardo.
Ci buttiamo sul misto di carne, che purtroppo, mi dispiace dirlo, saràun vero buco nell'acqua :( :( :( .
Le costine sono sfortunatamente molto bruciacchiate e secche, il galletto è stopposo e lo stinco molto fibroso e pesante.
Per i contorni invece, mi sento di attribuire una nota di merito: le cipolline sono molto delicate, così come le ottime patate fritte ed il radicchio rosso, condito con un buonissimo aceto balsamico.
Chiediamo due caffè ed il conto, che risulteràdi 58€ tondi.
Sfortunatamente, non posso andare oltre ai due cappelli, per un'esperienza senza infamia e senza lode.
Se alcune cose erano da 3 cappelli o più, altre erano mediocri se non cucinate male.
Mi dispiace per la mia valutazione, che sfortunatamente abbassa un pò la media, ma purtroppo per questa volta non posso andare oltre.
Spero di tornare e trovare il tutto migliorato, nel frattempo questa rimane la mia valutazione
A presto
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Rainman
5 commenti
06/09/2009
Il lambrusco era in realtà un Sorbara Quattroville-Righi...