Buono Scritta da
golosona Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
17.00 Coperti:
1 9 commenti La mia full immersion nel racconto è andata molto bene. Vale a dire, due giorni interessanti per le vie di Carpi ad ascoltare scrittori, vecchi e nuovi, e giornalisti. Anche la cena letteraria è stata una bella esperienza: non posso recensirla, tuttavia si è mangiato bene ascoltando alcune letture.
Terminato l'ultimo incontro che ci interessava, visto che siamo a Carpi e che sono giàle 20.30 passate, io e consorte pensiamo di fermarci a cena in un ristorantino del centro. Non ne conosciamo molti in zona, ma ci ricordiamo di Giorgio e quindi “puntiamo” verso il suo ristorante. Data l'ora, temo che non ci accolga senza prenotazione, o, peggio, che sia chiuso. Quando arriviamo, le luci sono accese, entriamo pensando di avercela fatta… e invece, sigh, è chiuso! C'è una compagnia che sta mangiando, ma il gestore ci spiega che è un compleanno e che comunque la domenica sera il ristorante è chiuso (a proposito, è chiuso anche di martedì tutto il giorno, lo dico per chi stava organizzando una puntatina lì).
Siamo dispiaciuti, io giàmi pregustavo il buon fritto del locale e Mauro il carrello dei bolliti. Il proprietario (non so se si chiami davvero Giorgio) sembra ancor più dispiaciuto di noi. Tra l'altro, si ricordava bene di noi e soprattutto di Mauro che l'altra volta voleva i bolliti e poi aveva ripiegato insieme a me sul fritto misto all'italiana. Ci ringrazia per la bella email che gli abbiamo scritto poi. Ora, noi non gli abbiamo scritto nessuna email, ma lui sembrava così sicuro che non l'abbiamo contraddetto. Forse si è confuso con la mia recensione su GM; chissà:-)
In ogni caso, lasciamo il ristorante e torniamo all'auto. Che fare? Mi ricordo di essermi segnata altri ristoranti da visitare in zona: il Barolino e il Club 33. Il primo, ahimè, è chiuso anch'esso, il secondo non lo troviamo. Nel primo caso, non capisco perché i ristoranti di Carpi siano chiusi proprio la domenica sera, quando secondo me la gente esce a cena… Nel secondo caso, il locale si trovava su una via ma il satellitare riporta due vie col nome praticamente uguale, quindi impresa impossibile trovarlo col buio e nelle campagne di Fossoli.
Vabbè, non ci resta che tornare verso casa. Lungo la strada però scorgo l'insegna di un ristorante dov'ero stata col caro Falcon ad agosto e così dirottiamo verso lo Sporting Club. Nessuna luce e nessun'auto: che sia chiuso pure questo? Lasciato il primo parcheggio, arriviamo al secondo: qui ci sono alcune macchine e le luci dei lampioncini lungo i viali sono accese. Forse c'è speranza…
In effetti, il ristorante estivo, essendo all'aperto, è ovviamente chiuso, ma è aperto il locale chiamato da Michele. Lo si raggiunge attraverso verdi prati e vialetti illuminati fiocamente, si trova su una piccola altura, la cornice è suggestiva. Anche l'interno è grazioso: spazi larghi, soffitti di legno a vista, arredamento sobriamente elegante… ma è praticamente vuoto. In tutta la sala c'è infatti un solo tavolo occupato. Ci viene incontro un cameriere che ci invita a fermarci. Ormai sono le 22.00 passate, ci accomodiamo a un tavolo vicino alla bella vetrata. Finita l'odissea.
Il cameriere che per quella sera fa anche il cuoco si ricorda pure lui di Mauro, dice di averlo visto due anni fa. Ora, o la sua memoria vacilla o Mauro non era con me ma con l'amante due anni prima :-) Lui giura di no :-)
Scherzi a parte, chiediamo il menù, ma il cameriere ce lo recita a voce, cosa che mi piace poco: in primo luogo, mi dimentico i piatti che ha detto all'inizio; in secondo luogo, non si possono sapere i prezzi in anticipo. Pazienza! Ordiniamo un primo a testa:
- tortellini in brodo per il maritino, che quando sente tortellini in brodo non capisce più niente! Colpa della sua mamma che glieli faceva tanto bene :-)
- tortelloni verdi per me, che non sono stata allevata a tortellini. Da bere solo acqua. Insieme all'acqua ci porta un cestino con fette di pane, normale.
Tra le altre proposte di primi (pare che come antipasto ci fosse solo un piatto di salumi), c'erano tortelloni alla zucca e spaghetti alle vongole, quindi poca scelta, forse perchè era domenica sera: troppa grazia che fosse aperta la cucina, a questo punto!
E poi succede una cosa strana. Prima il cameriere dice che ha spaghetti alle vongole, poi dice, testuali parole: “Ma visto che siete di Brindisi, a voi il pesce non lo propongo”. Ma che teatro dell'assurdo è? :-) Noi non siamo di Brindisi, nessuno gli ha mai detto una cosa simile, e poi perché uno di Brindisi non potrebbe voler mangiare pesce? Soprassediamo ancora…
Nonostante faccia tutto lui, il nostro simpatico e stralunato cameriere è abbastanza veloce. Torna dopo un po' coi primi. I miei tortelloni sono di pasta gialla, non verde, ma il ripieno è in parte verde: ricotta e spinaci. Sono enormi, conditi con burro, la pasta è buona, secondo me fatta in casa, il ripieno è saporito, gustoso, insomma mi sono piaciuti e mi hanno saziata. Mauro invece è un poco scontento dei suoi tortellini: non sono fatti in casa, ahimè, non sono cattivi ma normalissimi; buono il brodo, in compenso.
Vista l'ora saltiamo il secondo: ci sarebbero state tagliate e scaloppine, mi pare. Non resisto però al dolce, visto che sono seduta proprio vicino alla vetrinetta-frigo dei dolci. All'interno, ci sono una torta al cioccolato da pasticceria e tre dolci fatti in casa: zuppa inglese, tiramisù e millefoglie. Mauro sceglie il primo, io sono indecisa tra gli altri due. Il cameriere risolve ogni dubbio offrendomi un bis. Perché no, se si può fare il bis di primi? Tra l'altro, il cameriere che si dichiara pure pasticcere all'occorrenza dice di aver fatto personalmente e poche ore prima il tiramisù. Fa bene a vantarsi, è buonissimo; forse c'è un po' troppo caffè per i miei gusti. Anche gli altri due dolci sono strepitosi! E le porzioni abbondanti.
Al momento di pagare, risulteranno 34 euro.
Concludendo:
servizio: abbastanza celere, ma del resto c'eravamo quasi solo noi, alla buona ma simpatico 4 cappelli
varietà: lista piuttosto limitata, non mi è piaciuto non avere il menù scritto 2 cappelli
cibo: semplice, della tadizione, senza note creative; alcune cose molto buone, altre meno 3 cappelli in media
prezzo: a mio avviso un po' caro, in fondo abbiamo mangiato solo un primo e un dessert a testa 2 cappelli
Sono indecisa fra i due e i tre, ma visto che ho sperimentato poco la cucina non avendo assaggiato i secondi, per ora ne do solo due.
9 commenti
05/10/2009
Dimenticavo: l'indirizzo è lo stesso, ma di fatto i ristoranti sono due, con cucina diversa e forse lo stesso personale. I tag riguardanti pesce gnocco e tigelle si riferiscono ovviamente solo al ristorante all'aperto; questo al chiuso fa cucina tradizionale e basta.