Recensione su Osteria Al Tulèr Tressano di Castellarano
visitato da Parulein il 04.11.2009

Recensione su
Osteria Al Tulèr
Tressano di Castellarano

Visitato il 04.11.2009
Consigliatissimo!!
Scritta da Parulein
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 24.00
Coperti: 1
4 commenti
Oggi ricevo una gradita visita programmata da 3 clienti francesi e dopo aver fatto le nostre cose, essendo sulla strada di Castellarano, decido di portarli in questo ristorante nel quale ho sempre mangiato bene, con l'idea di far assaggiar loro gli arrosticini, di cui mi ricordavo bene… (ovviamente anche per farne una scorpacciata io!!!). Arriviamo al ristorante alle 13:30 senza prenotazione, non c'è alcun problema in quanto il ristorante non è pieno. L'ingresso al ristorante è dato da un cancellino attraverso il quale si accede alla veranda che funge in questo periodo da saletta fumatori visto che ha i lati aperti…appena entrati invece si ha l'impressione di un'osteria ben curata. I colori delle tovaglie poi a me piacciono molto, essendo rosse a quadri le tovaglie di stoffa sotto ed essendoci sopra una tovaglia di carta gialla come una volta per persona. Carino l'angolo del bancone, davanti al quale vi è una selezione abbastanza ampia ed accurata di vini. Merito del Sommelier che fa anche il cameriere, il quale mi ha confermato di avere circa 170 etichette differenti!!! (Davvero ottimo per essere nella zona industriale di Castellarano, conosco locali molto meglio piazzati che non hanno nemmeno la carta dei vini) Ci mettiamo a sedere e come amo in questi posti chiedo alla padrona (che tra l'altro sfoggia una maglietta con una scritta in dialetto reggiano “A go' i maroun quèder” che è troppo toga) consigli su come deliziare i miei francesini. Mi è sembrato di invitare un'oca a bere, nel senso che con decisione e gioia l'ho ascoltata ed ho accettato tutti i suoi consigli, modificando pochissimo. L'ordine finale è stato il seguente (metto anche quello che è stato ordinato dopo per praticità da parte di chi legge): Antipasto: Tagliere con Prosciutto Crudo, Mortadella, Coppa e Salame; Pirofila con Cipolline all'Aceto Balsamico, Parmigiano Reggiano con Aceto Balsamico e Porcini sott'olio. Tris di primi piatti composto da: Tortelli di Zucca burro e salvia, Caramelle Panna e Speck e Tagliatelle ai funghi porcini. Secondi piatti: Scaloppine ai porcini, Scaloppine all'Aceto Balsamico e Salsiccia Luganega in intingolo Vino: Lagrein 2008 – Abbazia di Novacella Acqua: 1 gas + 1 nat 2 sorbetti al limone 1 grappa di Recioto della Valpolicella di Masi 4 caffè Veniamo alle votazioni articolo per articolo in ventesimi. Prosciutto Crudo: Buono, 15/20 Coppa: non l'ho assaggiata ma a detta dei francesi buona, 15/20 Mortadella: niente di ché, non era unta come piace a me, parlo di quell'untuosità naturale della mortazza, che stretta in un buon panino viene assorbita un po' dalla mollica del pane. Io amo il sapore intenso della mortadella ed il suo profumo, in questo caso l'ho ritenuto scarso 12/20. Salame: neutrale. Come tutti i salami, quando uno ce l'ha davanti lo smangiucca volentieri aspettando i primi, ma non aveva speziatura particolarmente eccezionale e nemmeno una stagionatura elevata (che io personalmente preferisco). 13/20. Cipolline: ottime, è uno di quegli antipasti che possono rovinarti il pasto per averne mangiate troppe. 16/20 Parmigiano: normale. Avendo avuto la fortuna di averne sentiti di veramente eccellenti, questo non mi è sembrato da urlo, però buono per un'osteria. Pastosità media, sapore non troppo intenso, ovviamente ottima accoppiata con l'aceto balsamico. I francesi l'hanno spazzolato via. 15/20 Porcini sott'olio: buoni, non ho capito però se fossero freschi perché non sono un grande intenditore, anche se l'aspetto poteva farci pensare. Ovviamente tanto unti per via dell'olio, piacevoli. 15/20 Tortelli di Zucca burro e salvia: buoni, realizzati bene, solo un francese non ha gradito perché non ama il dolce. Nessuna colpa della cuoca, la zucca è dolce di natura. La pasta rimasta al dente era buona e la salvia dosata giustamente, diamo un bel 15/20. Caramelle Panna e Speck: trattasi di un parente del tortellino, nel senso che il ripieno è uguale, la forma ricorda la caramella e a detta della padrona con gli attributi reggiani loro cavallo di battaglia. Effettivamente sembrava di mangiare un buon piatto di tortellini alla panna arricchito con il buon sapore di qualche pezzo di speck. Davvero consistenti e anche quelli spazzolati via. 17/20 Tagliatelle ai porcini: buoni, unti il giusto e con un sapore delicato, hanno fatto la loro sporca figura, soprattutto con la madame che va matta per i funghi. 16/20 Scaloppine ai porcini: delicate, carne eccezionalmente tenera e buona con il sapore delicato dei porcini, tirati in padella facendo quella specie di salsina intorno alla carne…mmmmhhh mi sta tornando l'acquolina…la padrona ha spiegato che la cuoca seleziona davvero il filone del maiale a ridosso della spalla, la ciccia vicino all'osso, per questo era tenerissima. 18/20. Scaloppine all'Aceto Balsamico: non mi ripeto sull'eccellenza della carne, questa versione era comunque buona anche se io sono un fan dell'aceto buono in piccole quantità più che di quello con il quale si ricoprono carni e affini. 16/20 Salsiccia Luganega in intingolo: l'intingolo era composto da una salsa di fagioli neri leggermente piccante (io amo il piccante infatti per me era quasi non piccante) e questi pezzettini di salsiccia luganega davvero appetitosi…tanto per ripensare al mitico Terence Hill ai tempi d'oro!!! 17/20 Lagrein 2008 Abbazia di Novacella: premetto che sapendo che il cameriere era Sommelier e per far sentire un vino nuovo ai francesi, gli ho chiesto di portarmi un buon Lagrein dell'Alto Adige dato ché è un vino con un ottimo rapporto qualità prezzo senza però richiedere la carta dei vini e quindi decidere il produttore e l'annata. Il caso vuole che mi abbia portato questa bottiglia del cui produttore un caro amico mi ha parlato proprio il week end appena passato dicendomi cose bellissime, tra le quali la storia di questa reale Abbazia, nella quale i monaci si dilettano tra le altre cose a produrre ottimo vino. Che dire…davvero un buon vino, anche per i miei ospiti che in quanto a vini hanno da dire la loro!!! Se lo sono memorizzati per potenziali acquisti futuri. 17/20 Sorbetto: non l'ho preso ma mi han detto che era buono, 15/20 Caffè: buono, 17/20 Grappa di Recioto della Valpolicella di Masi: buona ma un po' troppo “aggressiva”, ovvero che ti fa storcere il naso all'odore, recuperando un po' in sapore. 14/20 Arriviamo al momento del conto e qui scatta il motivo del quarto cappello e mezzo: 96 € totali, ovvero 24 € a testa, ri-ovvero rapporto qualità prezzo buonissimo. Ci tornerò senz'altro e consiglio anche a voi di andarci…e fatevi consigliare il vino dal sommelier!!! P.S. per chi si ricordasse dell'inizio di questa interminabile recensione nel quale accennavo agli arrosticini, sappia che la padrona ha deciso di toglierli dal menu in quanto andavano troppo poco, detto da lei “l'era piò la fatiga dal gòst”. Simpatico e preciso il personale, 16/20.

4 commenti

g.falconline
04/11/2009
Una lettura piacevole ed invitante. Hai proprio ragione, un rapporto qualità, quantità e prezzo davvero eccellente. NB Non sono modenese, ma suppongo che i canarini ne avrebbero di battute sulla simpatica scritta della maglietta... :)
Lucy...ah
04/11/2009
mi è piaciuta molto la tua recensione e ti dirò che ora vado a vedere sulla cartina dove si trova questo paese.....io sono di Parma, se non è troppo lontano una domenica a pranzo un saltino lo farò volentieri...ciao ciao. Lucy
dillinger
05/11/2009
ciao, ottima recensione, divertente e dettagliata. davvero fantastico per 24 € tutto quello che hai descritto! la gestione la conosco da quando avevano il ristorante "la rezdora" a muraglione (più verso montagna) e anche lì si difendevano benissimo, ma "al tulèr" non sono ancora andato. provvederò al più presto, anche per tenere un po' banco con la rezdora da i maròun quèder...
Parulein
05/11/2009
Grazie mille a tutti, troppo gentili!!! ;)
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