Recensione su Ristorante Fiaschetteria il Latini Firenze
visitato da g.falconline il 28.10.2009

Recensione su
Ristorante Fiaschetteria il Latini
Firenze

Visitato il 28.10.2009
Buono
Scritta da g.falconline
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 40.00
Coperti: 1
11 commenti
Dovendo trascorrere alcuni giorni a Firenze per impegni di lavoro, ho pensato di ritemprare lo spirito prefigurando alcune possibili serate gratificanti in qualche rinomato ristorante. Arrivato nel capoluogo, col passare delle ore il bisogno è diventato ancora più urgente, dal momento che ho fatto davvero fatica a sentirmi in toscana, visto che ai tanti stranieri presenti per turismo si sono aggiunte centinaia di asiatici, con bancarelle e punti vedita volanti a tentare di spersonalizzare una delle città più belle del mondo. E' vero che il dialetto toscano è piuttosto singolare, ma nonostante tutto avvertivo in modo inequivocabile la differenza di pronuncia. :) Per fortuna le straordinarie testimonianze del rinascimento continuano a far bella mostra di se, e ho potuto vivere con soddisfazione una bella passeggiata nella piazza del Duomo, finalmente liberata dal traffico cittadino. Con un gruppo di colleghi, allo scopo di poter carpire un angolo sincero di toscanità gastronomica si decide di prenotare alla fiaschetteria “Il Latini”, dal nome del proprietario. La cosa mi “garba di molto”, come forse direbbe un indigeno, a trovarne uno, naturalmente. Per di più, per un amante della conoscenza come me, unire gastronomia locale e cultura mi è parso un bel modo per arricchire la mia conoscenza dei posti caratteristici di Firenze. Infatti dal 1982 il fondatore del ristorante, Narciso Latini, ha ideato un premio letterario, assegnatoi ad intellettuali, scrittori e poeti, che si sono distinti per la loro opera letteraria. Fra i premiati grandi personalità: Indro Montanelli, Leonardo Sciascia, Mario Soldati, Carlo Bo e Sergio Romano. La cosa dunque si fa interessante e ci avviamo nei vicoli della Firenze rinascimentale. Il locale si trova a due passi dall'Arno, in quelle stesse stradine che furono invase dal fango del memorabile e disastroso alluvione del 1966, dal quale non uscirono solo recuperate e restaurate le grandi opere della nostra memoria, ma uscì consapevole di una nuova identità un nuovo soggetto sociale: i giovani, gli stessi che avrebbero informato gli anni a seguire di un nuovo modo di essere. Si dice che il primo ristorante ad essere liberato dal fango, e a servire dei piatti caldi, fu proprio “Il Latini”. Al nostro arrivo le prime aspettative non vengono deluse. Come avevo avuto modo di leggere nella cronaca locale, prima ancora che dai neon delle insegne, il ristorante viene annunciato da un gran numero di persone che staziona davanti all'entrata. Per fortuna abbiamo prenotato, e riceviamo l'autorizzazione ad entrare insieme ad una comitiva di statunitensi, che ci guardano e protestano come fossimo degli abusivi. Spiego loro che abbiamo un tavolo riservato, anche se siamo solo italiani, e la polemica si placa… :) L'ambiente interno è ricavato in quelle che un tempo erano le stalle di palazzo Rucellai, capolavoro di Leon Battista Alberti. Lunghe tavolate con sedie in legno massiccio ci ricordano la tipica convivialità delle osterie toscane. Non sono previsti tavoli per due, un'eresia parlarne, e magari a chiedere ti danno anche del gabbiano :) Siamo in dodici e presto il cameriere viene a prendere le ordinazioni: antipasto misto per partire, composto da ottimo prosciutto, ricottina fresca e crostini con patè di fegato. Per i primi, in otto ordiniamo pasta fatta in casa, una sorta di quadrotti dentellati, con ragù di cinghiale, per gli altri ribollita e pappa al pomodoro. Qui iniziano le note dolenti, perché arrivano al tavolo due vassoi di pasta con il ragù di cinghiale, un vassoio di ribollita ed uno di pappa al pomodoro. Inutile far ordinare a persona e poi fare dei forfait… per di più nessuno ha chiesto un bis di primi, tale da "giustificare" le quantità risicate che ne sono scaturite. Devo dire ad onor del vero che il ragù di cinghiale era davvero squisito. Ricordo che siamo in dodici, e all'atto di ordinare il secondo non tutti aderiscono. Alla fine vengono richieste tre fiorentine, per sei persone che le divideranno a metà, e quattro filetti, con patate al forno e fagiolini al pomodoro come contorno. Tutto buono, in special modo le patate e la carne, sebbene non indimenticabile, compreso il filetto. Per finire sono stati portati al tavolo cantucci e vin santo per tutti. Non abbiamo ordinato vino con etichetta, avendo consumato un rosso toscano della casa presente in due bottiglioni da 1,5 litri trovati sul tavolo al nostro arrivo. La serata sembrava comunque essersi risollevata, quando arriva invece il colpo di grazia. Chiamato al tavolo da un cameriere arriva il titolare che fa il conto a mente, unico particolare esplicito 3 KG e 600 di fiorentine: totale complessivo a testa quaranta euro! Un trattamento di tipo forfettario – turistico non ce lo aspettavamo da un ristorante che promuove la cucina e i sapori tipici della toscana. Difficile ricostruire il perché di una tale cifra, visto che di fatto i piatti ordinati non erano rappresentativi di dodici pasti completi e il vino consumato era quello sfuso. Di certo vin santo e dolci finali, seppure portati al tavolo senza ordinazione non sono offerti, ma comunque i conti non tornano, o potrebbero anche tornare se avessimo avuto l'opportunità di vedere una qualche forma di dettaglio di ciò che avevamo consumato. Aggiungo, con beneficio d'inventario, che alcuni dei colleghi presenti hanno dichiarato un certo scadimento della qualità del cibo, rispetto ad una loro precedente esperienza. A questo punto anche sul premio letterario avrei da ridire :) Se è vero che qualcosa in peggio è cambiato dovevamo capirlo anche dal fatto che dopo Giovanni Sartori, eminente politologo di fama internazionale, il premio "Il Latini" ultimamente è stato attribuito a Bruno Vespa... :)

11 commenti

golosona
15/11/2009
Bravissimo come sempre e anche ironico in alcuni punti, laddopve riesci a lamentarti ma con leggerezza :-) Mi spiace però per la "caduta gastronomica e culturale" :-)
spingi
15/11/2009
che peccato falco! nel luogo d'origine dell'umanesimo, quasi una disumanizzazione del cliente.... :( meno male che ci sono ancora posti dove l'uomo non è considerato il turista bischero che ha soldi da spendere, ma una persona da far felice, almeno per qualche ora... :) ;)
Piggo
15/11/2009
Grande recensione e grande delusione..... :) :)
gi
15/11/2009
bellissimo racconto, peccato per l'esperienza non soddisfacente.. speriamo che possano trarre il giusto spunto, se mai leggeranno, per una nuova consapevolezza anche i gestori del locale :)
Reginalulu
15/11/2009
Mi sembra che si possa dire che anche qui, per certi aspetti, "l'intelligenza non abbia governato le cose"... E' sempre un piacere inestimabile sentirmi con te nei tuoi racconti, grazie :)
Funghetta
16/11/2009
sempre bravissimo......
Frittella
16/11/2009
Inauguro il precommento alle recensioni. Manco da qualche giorno dal sito, vado in sala recensioni e cosa ti trovo? Una nuova avventura del Maestro!!! Ma oggi è una mattina infame e ho bisogno di tempo per gustarmela, perciò....intanto ti dico Grazie Maestro! Poi commenterò più tardi. :) ;)
g.falconline
16/11/2009
Cari amici vi ringrazio per aver apprezzato e soprattutto condiviso, come immagino, la sostanza delle considerazioni espresse. :) Caro Marce... che succede? Mi auguro tutto risolto...
Frittella
17/11/2009
Tutto ok Maestro, tutto ok. Concordo in toto sulle tue elecubrazioni sulla gestione del conto, un locale storico e tradizionale come Latini non se lo dovrebbe permettere. Io ci sono stato un paio di volte, sempre a pranzo e sempre da solo, e mi sono sempre trovato bene, anche perchè i problemi della tavolata da dodici non li ho avuti ;) :) Bravissimo come sempre Maestro. Bruno Vespa nopperò...... :)
Lucy...ah
18/11/2009
Ciao Falcon, leggo ora la tua bellissima recensione, Complimenti. io ci sono stata due volte, e sempre di sera....l'ultima due anni fa e devo dire che mi sono sempre trovata abbastanza bene. Confermo che il locale è piuttosto pittoresco e molto ma molto turisticizzato, tantè che alla sera ci sono due turni: uno alle 20, o addirittura alle 19.30 se non ricordo male, e l'altro alle 21. Noi ovviamente abbiamo sempre scelto quello delle 21 per non dover "sloggiare" in quattro e quattr'otto a metà cena .... Abbiamo sempre mangiato le stesse cose: Crostini buonissimi, ribollita eccezionale e naturalmente fiorentina....questa mai eccellente, ne ho mangiate di meglio sicuramente. Vino rosso nel fiasco, quello che si trova già sul tavolo e per finire cantuccini e vin santo. Da quello che ho capito il conto è sempre a forfait...mangi o non mangi paghi sempre uguale!!! noi 35 euro tutte e due le volte. Alcuni amici mi dicevano che è il locale preferito dai fiorentini doc, ma io sinceramente ho dei grossi dubbi.....magari tanti anni fa era così. Ciao Lucy
g.falconline
18/11/2009
Ciao Lucy let, ti sono grato per le spiegazioni, che chiariscono ancor più la "politica prezzi" del locale, che molto probabilmente penalizza maggiormente i gruppi numerosi. Concordo con le tue valutazioni, non mi sembra di aver visto molti toscani... :)
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