Buono Scritta da
g.falconline Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
20.00 Coperti:
1 8 commenti Si sa che le cene di GustaModena sono sempre cariche di aspettative, che coinvolgono in primo luogo la sfera emozionale. Incontare gli amici che solo si sfiorano nel forum nella loro identitàmetavirtuale, per scoprire che sono proprio ciò che traspare dai loro scritti, è sempre un momento ricco di emozioni.
Tante cose da dire, su ciò che si è pubblicato e ciò che a volte ci rimane nella penna. Si avverte l'urgenza di comunicare di tutto e di più dei propri pensieri inespressi, perché qui, in questi sabba colletivi dentro e fuori dal forum, gli argomenti non hanno scadenza.
Per non parlare della gioia di dare un volto a qualche nuovo nick, di scoprire una nuova affinità, una nuova disponobolitàa condividere i temi cari a noi utenti storici. Naturalmente avremmo potuto presentarci con la coppola e la forchetta a punte mozze, ma alla fine abbiamo preferito confonderci tra gli altri, anonime presenze, per questo affrancate da ogni rappresaglia… :) :)
Mi anima anche una certa curiosità, che per me è sempre promossa da uno spirito positivo, per il ristorante per il quale Gustamodena, con la proposta di organizzazione della cena, costruisce una buona opportunitàper raccogliere convinti consensi. Anche qui, quindi, l'aspettativa è alta: ottime recensioni e la possibilitàdi promuoversi grazie al palcoscenico che è stato offerto al locale, peraltro relativamente giovane.
Il ristorante si raggiunge facilmente venendo da Modena e girando a destra al semaforo di Lesignana. Solo poche centinaia di metri e un bivio ci suggerisce a sinistra la deviazione per il ristorante, segnalata anche da un apposito cartello. Siamo in aperta e silenziosa campagna, ancora poche centinaia di metri e il ristorante si propone ai clienti in arrivo sulla sinistra, offrendo subito un ampio e comodo parcheggio.
Una lunga tavolata è stata preparata nella veranda esterna, ben riscaldata, e al nostro arrivo ci rendiamo conto di essere tra i primi. L'adesione è stata alta, ed alla fine quasi quaranta persone parteciperanno alla cena. Piacevole sorpresa un numeroso gruppo di giovani e gentili ragazze che si sono prenotate direttamente presso il ristorante.
A dimostrazione di quanto conti una buona partenza per vivere bene una esperienza gastronomica convivale, riporto l'episodio che ha cominciato a far sorgere in me un certo disagio. La tavolata è ancora quasi deserta ma vengono disposte, ben distanziate, alcune bottiglie di vino: Lambrusco di Sorbara, cantine Bellei, e Albore Bianco Classico, frizzante reggiano.
Premesso che non sono risultati vini di mio gradimento, mi ha colpito che le bottiglie, distribuite tra bianco e rosso in modo alternato, nel numero risicato di nove, fossero prematuramente poste a perdere frizzantezza e temperatura prima del tempo, e in ogni caso una accoppiata bianco-rosso sarebbe stato un gesto più appropriato.
Mi sono subito rasserenato pensando ad un gesto di buona educazione, progettato per far trovare il tavolo giàin qualche modo accogliente, mano a mano che le persone fossero arrivate, permettendo poi così finalmente di intervistare i presenti sul tipo di vino maggiormente gradito. Se in quaranta vogliamo in maggioranza del lambrusco, le quattro o cinque bottiglie giàpresenti davvero non possono bastare.
Ed ecco gli amici giungere all'appuntamento, grandi abbracci e sorrisi non di circostanza hanno rinnovato il miracolo di GustaModena, che vede ogni volta sciogliersi il sangue dei presenti, emancipati dalle fatiche e dalle tristezze che la vita quotidianamente ci propone senza rsparmiare nessuno... :)
Si parte con l'antipasto! Paparucci fritti, forse tenuti un po' troppo sul fuoco, perché risultano secchi e non solo scuri per il brodo di fagioli nel quale sono stati lavorati.
Esordio non proprio felice, che vivo dando un'occhiata al vino presente sulla tavolata, sempre in stile minimalista. Ma forse adesso passano a chiedere se abbiamo bisogno per il bere, mi dico tra me e me, mentre guardo sconsolato il bianco frizzante reggiano ancora intonso, nonostante raccogliesse gli sguardi territoriali di almeno sei persone…
Ecco il primo giàannunciato: risotto alla parmigiana con aceto balsamico, sapore discreto, quantitànei vassoi da due cucchiai a testa, nessuno passa a chiedere se c'è qualche spazio da riempire e se è stato di nostro gradimento.
Si può obiettare che con tante persone il servizio è necessariamente approssimativo, ma prevedere un passaggio forfettario per una ulteriore cucchiaiata, significa anche offrire l'opportunitàa chi passa per chiedere un eventuale apprezzamento, cosa che non mi sembra difficile.
Gli strigoli con guanciale e porri vengo serviti in modo più generoso, ma non raccolgono da parte mia molto credito, la pasta e piuttosto asciutta, non molto calda, e porri e guanciale non offrono quall'amalgama di sapori che mi sarei aspettato. Altri probabilmente la pensano allo stesso modo, dal momento che il vassoio non viene portato via vuoto.
Veloce sguardo alle bottiglie, sempre le stesse, allora mi faccio coraggio e chiedo del lambrusco, visto che avevo giàscroccato un bicchiere dalla bottiglia a due metri sulla mia destra… e non volevo esagerare. Faccio anche presente che non trovo più il tovagliolo chiedendone gentilmente uno.
Si passa nel frattempo alle tigelle e agli affettati con formaggi e pesto. Buona la qualitàe la quantitàdi questi ultimi, ma le tigelle non sono di mio gradimento, molto rigide e mi riesce difficile di aprirle col coltello per farcirle.
L'arrivo del gnocco fritto è un vero sollievo, leggero, non unto e di buona consistenza e sapore. Il sollievo è minore per quanto riguarda l'arrivo del vino, che alla fine vediamo depositato a due metri di distanza, dal momento che la ragazza evidentemente non ricordava chi l'aveva richiesto. Per fortuna l'abbiamo recuperato dopo esserci sincerati che non era conseguenza di una diversa ordinazione.
Il paesaggio di “vetro” rimarràsempre lo stesso, e scemeràmano a mano che le bottiglie si esauriranno, e io sempre attento a capire se passavano a chiedere qualcosa, vanificando la mia aspirazione di un “giro” generale di rifornimento mirato, e starei ancora aspettando il tovagliolo se la mia dolce metànon fosse arrivata in mio soccorso.
Buoni i dolcini serviti per finire, accompagnati da castagne calde e da una ragazza che proponeva un bicchiere di vino novello a testa, neanche si fosse trattato di grappa, a conferma delle impressioni iniziali ricavate sull'argomento bere...
Giàin altre circostanze gli avvenimenti di Gustamodena sono stati accompagnati da qualche insoddisfazione. La cosa mi colpisce in modo particolare, da utente del sito naturalmente, perché io credo che i ristioratori dovrebbero concepire queste occasioni come potenziali investimenti, dal momento che possono garantire un eccellente ritorno di immagine.
Affrontare l'impegno con respiro ampio, con professionalità, e sanza calcoli eccessivi mi sembra ragionevole.
E' vero che si è speso poco, 20 euro il conto finale concordato, ma come spiegavo in precedenza, per appuntamenti come questo si tratta per me di un elemento assolutamente relativo, e niente impediva di chiedere di più se si fosse valutata la cosa come indispensabile per una buona qualitàdel servizio, che sarebbe stato meno in affano con una persona in più, o meglio istruita, per esempio.
Credo allo stesso tempo che nel giudizio finale debbano incidere anche elementi di cui umanamente e con visione d'insieme bisogna tener conto: anche con tutta la buona volontàsi può andare in tilt se le grandi tavolate non rientrano nella propria tipologia di servizio, sebbene la professionalitàcredo debba dispiegare li vantaggio del proprio essere pensante in tutte le circostanze. Il ristorante peraltro si è cimentato su un menù che non le è proprio, come gnocco e tigelle, una scelta che si è rivelata a mio parere poco felice.
Una serata storta può succedere a chiunque e, come spesso mi capita di ripetere, il giudizio che si esprime non è una valutazione del ristorante, ma di una singola e specifica esperienza concreta, che nella fattispecie è risultata non del tutto soddisfacente, e che credo e spero possa far riflettere in positivo le titolari, a cui sono certo l'entusismo e la passione possono suggerire soluzioni più idonee per la prossima occasione.
Per quanto mi riguarda tornerò, anche perché la vera identitàdel locale non mi è sembrata ben rappresentata da questa cena.
Un grazie particolare di cuore all'impareggiabile Magnanima che ha seguito tutti con la sua solita efficiente attenzione e simpatia. Ringrazio tutti gli amici presenti, che mi piacerebbe citare tutti, ma vorrei ricordare i nuovi volti a me vicini che hanno reso lieta ed interessante la serata, evina e le sue amiche, davvero persone squisite, e la mia amica Vania che si è lasciata coinvolgere. Naturalmente un abbraccio affettuoso a Reginalulu e supertigellina!
Scontato ringraziare gi, che come vicino di posto mi ha sopportato per tutta la serata! :)
8 commenti
23/11/2009
Ciao grande falcon, i tuoi racconti sono sempre spunto di riflessioni. In questo caso specifico lo sono per me, come potrebbero esserlo per altri. Sei sempre preciso. Contraddirti mi sembra difficile e fuori luogo, per come racconti e motivi. P.S. Grande inizio, e poi le forchette a punte mozze ... :) :) :)