Consigliato! Scritta da
barbe Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
35.00 Coperti:
1 6 commenti Era da un po' che avevamo nel mirino questo locale, finalmente l'occasione della visita capita per una domenica a pranzo.
Arriviamo a destinazione verso le una, lo spazioso parcheggio privato è giàparzialmente occupato.
Appena entrati ci chiedono se avevamo prenotato, dopo un rapidissimo controllo alla lista ci accompagnano al nostro tavolo.
Ci accomodiamo nella sala d'ingresso, vicino alle vetrate. La precisa cameriera ci chiede se desideriamo che le tende vengano chiuse.
Come rinunciare agli ultimi, caldi, raggi di sole?
Il locale è molto grande e si sviluppa in lunghezza. Al nostro arrivo erano pochi i tavoli occupati, ma in breve si riempirà. Coppie, gruppetti, tavolate numerose. La nostra permanenza non verràturbata dal rumore di fondo causato dall'affollamento, forse per come è concepito il locale, o più semplicemente per l'educazione dei presenti :)
Il tavolo (quadrato, ma abbondantemente largo) risulta apparecchiato con cura, e con ampi calici per il vino.
Il servizio, curato da tre cameriere, saràsempre preciso,discreto e puntuale, con continui ricambi di posate.
I complimenti allo staff, sia per il servizio in sala che per il lavoro della cucina, vista la giornata con molte presenze.
Una volta seduti ci portano i menu (che comprendono la carta dei vini), il cestino del pane, e ci chiedono se vogliamo dell'acqua.
Scegliamo con calma, spingi si sofferma un po' sulla carta, mentre io curioso nella vasta cantina :)
Iniziamo con antipasti e bis di primi. Da bere, oltre all'acqua naturale (Surgive in vetro da ¾), un teroldego rotaliano 2006 di Foradori.
Moscardini affogati con crostini di piadina per spingi. Ne assaggerò solo il sughetto, tanto per finire la piadina ;)
Stuzzichino della casa: iniziamo bene! Un grande piatto quadrato a “scomparti” accoglie un piccolo soufflé, un tortino, ed un fagottino disposti verso il bordo tavola. Dall'altra metàdel piatto ci sono come delle “nicchie” in cui si trovano una ciotolina con miele di castagno, aceto balsamico, e senape decorata da prezzemolo tritato. La composizione porta istintivamente agli abbinamenti.
• Soufflé di pecorino : lo assaggio prima al naturale, molto buono. Il pecorino non è prepotente. L'assaggio con il miele non mi garba, e sebbene ne avessi adoperato molto poco, il suo sapore prevale. Buono, comunque, il miele, riassaggiato sul pane :) Tento anche un esperimento con un po' di aceto, ma niente da fare, la versione al naturale è quella che preferisco;
• Tortino salato con cipolle rosse cotte in agrodolce: buono anche questo al naturale, ma l'incontro con il balsamico un po' bruschino, lo completa meravigliosamente;
• Fagottino con salsiccia e trifola di zucchine: al naturale la salsiccia si sente discretamente, però con la senape (finita a colpi di grissini)… ottimo! Il mio preferito. Le zucchine le ho barattate con spingi per la sua piada da puccia ;)
Bis di primi.
• Rosette di spek con zucchine su vellutata di funghi: la prima cosa che mi colpisce sono i colori e l'aspetto delle crespelle. La nota cromatica è decisa, dal giallo carico, spuntano, e risaltano, il verde vivo delle fettine di zucchina ed il delicato rosa dello spek. Le rosette sono fatte proprio con le crepes, ed hanno appena sentito il calore del forno, la consistenza resta soffice, e solo le parti più esterne e sottili risultano appena, appena croccanti. L'affettato, morbido e gustoso, si scioglie, mentre la zucchina resta consistente. Il tutto è circondato non da una vera e propria vellutata, ma da un trito molto fino di funghi dal sapore deciso. Una spolveratina di prezzemolo tritato decora un piatto che ho apprezzato decisamente.
• Gnocchetti di ricotta al curry con mazzancolle e seppioline: gli gnocchetti, resi pallidi dalla ricotta, sono delicati, di una consistenza soda che molti apprezzano (personalmente li preferisco più “compatti” che sodi, con quei “grumetti patatosi” che senti appena ;) ). Nel mare giallo della salsa al curry ci sono sottili striscioline di seppia e abbondanti code di mazzancolle aperte, come per dare più volume al piatto. Graditissimo accostamento di sapori e gustose le mazzancolle. Dimenticavo un ultimo tocco di colore dato da … prezzemolo tritato :) .
Una pecca, tuttavia, in questo piatto, ma è un discorso puramente personale. Saràuna mia “fissa”, ma quando trovo gamberi, scampi e simili giàsgusciati, il vedere il “filo” mi urta parecchio. Per questo motivo, un po' a malincuore, tolgo un cappello :(
A questo punto facciamo una piccola pausa (paion) :)
Al nostro rientro troviamo il tavolo pronto per l'ultimo attacco … il personale di sala si aspettava che prendessimo dolce o caffè, invece proseguiamo ancora un po' :)
Ci riportano i menu, ed ordiniamo una pappardella al cinghiale e delle verdure grigliate.
Rapidamente ci ripristinano il cestino del pane ed aggiungono la formaggiera.
Le verdure grigliate di spingi erano un misto di melanzane, zucchine, indivia belga, peperoni e finocchio … naturalmente non le ho assaggiate ;)
Le pappardelle arrivano fumanti, con abbondante ragù. Non è difficile raccogliere il fino macinato nella spirale delle spesse, larghe e luuuunghiiiiiiissssiiiimeeee pappardelle ben cotte. Dopo le prime due forchettate, che sembravano dei trofei, mi riprendo … effettivamente per una buona forchettata bastava la metàdi una gialla “striscia”, ma vuoi mettere la soddisfazione! :) Peccato fossero un po' salate, alla fine.
Due caffè per concludere, serviti con cioccolatino, e poi al banco, per il conto che risulta di 70€.
6 commenti
02/12/2009
Ciao barbe , ciao spingi. Mi e' piaciuto il ricarico di primo e contorno dopo il bis di primi :) Credo siano quelle situazioni nelle quali il cliente spiazza piacevolmente il ristoratore :)