Recensione su
La Stalla
Modena
Visitato il
25.01.2010 Buono Scritta da
golosona Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
16.00 Coperti:
1 15 commenti Telefonata SOS di un'amica che mi chiede di uscire per parlare delle sue ultime novità: le definisce belle ma faticose! Io in questo periodo ho ben poca voglia di uscire, ho il morale sotto i tacchi, ma è un'amica e ha bisogno, è da un po' che non riusciamo a vederci per cui accetto. Mi propone una cenetta alla Stalla: avrei scelto altro, non perchè lì non si mangi bene, quanto perchè l'ultima volta che ci sono stata ero con una persona a me molto cara che purtroppo non c'è più.... Tuttavia, non voglio essere pesante e poi non è facile trovare un ristorante libero il lunedì sera, specie se si vuole parcheggiare vicino, visto il freddo polare di questi giorni.
Bene, ci troviamo davanti al ristorante, ci manco da poco più di un anno, ma gli interni sono identici.
Io e la mia amica ci accomodiamo in un tavolino in una saletta quasi deserta e ovviamente cominciamo a parlare, io voglio sapere la novitàbella e faticosa. La mia amica mi spiazza un po': ha deciso di avviare le pratiche per la separazione! Cosa c'è di bello in questo? Più che bello, ammette, è la sensazione di sollievo che ne deriva dopo essere riusciti a prendere una decisione che maturava da tempo. Naturalmente di questo avevamo giàparlato, la novitàè solo che si è decisa do po un po' di tentennamenti, per cui non mi resta che ascoltare tutto quanto vuole dirmi. Vuole sfogarsi, è chiaro, e io la scolto senza interromperla se non con qualche cenno o qualche suggerimento.
Le nostre chiacchiere vengono interrotte dalla cameriera: come sempre, nessun menù scritto, la cameriera ci chiede se vogliamo dei primi o solo gnocco e tigelle. Saltiamo i primi (io non so davvero come facciano le persone a mangiare un tris di primi e poi gnocco e tigelle con tutto quanto c'è intorno!) e ordiniamo gnocco e tigelle per due, accompagnate da un vassoio di salumi (i soliti, crudo, pancetta, ciccioli, mortadella), un pezzo di stracchino, salsicce con fagioli (ci vengono portate in una terrina, a dire il vero sono più che altro fagioli intinti in un gustoso sughetto, le salsicce sono due piccoli pezzi) e l'immancabile pesto col parmigiano. Per concludere nutella e marmellate confezionate.
Da bere, anche se magari un vinello ci sarebbe stato bene, ordiniamo solo una bottiglia d'acqua, la mia amica è astemia e poi dobbiamo guidare fino a casa e il tempo non è clemente.
Proseguono i discorsi e arriva il cibo: buoni i salumi, senza punte di eccezione, normalissimo lo stracchino, ottimo il pesto, come dicevo buona anche la ciotolina ma mi sarei aspettata un po' di carne in più. I pezzi di gnocco si fanno attendere, alla fine sono un bel po' e sono abbastanza larghi e soffici, poco unti, insomma molto gradevoli. Le tigelle invece non mi sono piaciute per niente, sono ancora meno buone di come le ricordavo. Troppo piatte e troppo secche, tendevano a sbriciolarsi e a diventare subito fredde, tanto che si faceva fatica a tagliarle.
Non importa, non sono lì per mangiare ma per sostenere un'amica che, effettivamente, mi sembra un poco più tranquilla e serena ora, quasi rilassata.
Paghiamo un conto di 32 euro in due e usciamo nella morsa del gelo.
Lei sorride quasi soddisfatta, senza più il grosso peso dal cuore, anche se sa che il difficile deve solo cominciare....
Io sono contenta di averla aiutata, nel mio piccolo, ma avverto una stretta allo stomaco, ne conosco il motivo, anzi i due motivi: il pensiero di un amore finito, che mi rattrista sempre, e il ricordo dolce-amaro di una persona che non c'è più ma che vive in me....
15 commenti
27/01/2010
Scusate gli errori di battitura, commessi per la fretta o... l'emozione del racconto :-)