Recensione su
Il Diavoletto
Marano sul Panaro
Visitato il
29.01.2010 Consigliato! Scritta da
mauribe Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
22.00 Coperti:
1 6 commenti In giro per la valle del Panaro, in tre, essendo ormai le venti e trenta ci fermiamo a mangiare al Diavoletto, che, come dice il biglietto da visita, prepara gnocco, tigelle, borlenghi, rane, lumache e comunque cucina tipica modenese, ed è anche vendita di prodotti tipici ed enoteca. Parcheggiamo davanti al locale, entriamo sul fianco dello stabile: subito c'è un piccolo banco bar e la cassa, poi si entra in una sala spaziosa divisa in due parti, una più grande e l'altra circa metàdella prima, in cui ci fanno accomodare in un tavolo da quattro togliendo un coperto: arredo abbastanza moderno e pulito, muri bianchi e tende alle vetrate che danno sulla strada, almeno una quindicina/ventina di tavoli di varie dimensioni apparecchiati in bianco con doppie posate e bicchieri, per forse un centinaio di coperti, gradevole, anche se non molto oltre l'arredo da ristorantino.
Una ragazza ci propone un antipasto, prontamente accettato, con un piatto di salame, ciccioli e coppa di testa, un piatto di cipolle rosse in agrodolce (più agre che dolci!) e un piatto di pomodorini con l'acciuga e i capperi, piccantini, accompagnati da pane e una quindicina di tigelle col lardo. Da bere acqua gassata e una bottiglia di pignoletto Casalini (di Monteveglio), discreto. Il tutto è piuttosto gustoso. A seguire ordiniamo due tortelloni al burro e salvia e uno condito con i funghi: molto bene la ricotta (ci dicono di pecora) all'interno dei tortelloni e anche il condimento: molto buoni. Il gestore si ferma al nostro tavolo e ci chiede se il tutto è di nostro gradimento: è un sì unanime: andiamo piuttosto bene! Poi proseguiamo con i borlenghi, ce ne portano a varie riprese una dozzina: molto asciutti e croccanti, sottili, gradevolissimi anche se (forse meglio così) non molto salati. A questo punto dobbiamo raddoppiare acqua e vino. Prendiamo anche un piatto di formaggi misti: pecorino (buono), caciotta (non molto saporita) e parmigiano di gusto molto valido (direi forse un 20/24 mesi). Per chiudere ordiniamo anche due caffè e due nocini (delle streghe) abbastanza buoni. Sono quasi le undici, ci alziamo e andiamo alla cassa a farci fare il conto: ci calcolano tre pranzi a prezzo fisso per cui 66 euro in totale.
Molto bene il rapporto qualità/prezzo, bene i piatti che ci hanno proposto, abbastanza bene il servizio, anche se se ci sono state diverse attese per i borlenghi, e carino anche il locale: il tutto vale almeno tre cappelli. Ci ritorneremo certamente.
6 commenti
30/01/2010
Una bella cena in compagnia, supportata da pietanze niente male ;)