Consigliatissimo!! Scritta da
Kava5150 Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
35.00 Coperti:
1 4 commenti
Bella scoperta davvero, questa dell'Officina.
Il buon vecchio zio Max mi propone un'uscita "che a uno come te dovrebbe piacere" ed io mi fido.
Siamo in quattro, in un fresco mercoledì sera. La direzione è il centro di Castenaso, nelle prime vicinanze di Bologna, verso San Lazzaro.
Mi viene in realtàspiegato poco e niente di questo posto, se non che è una specie di enoteca.
Arrivare è semplice, parcheggiare anche, in quanto è presente un bello spiazzo proprio davanti all'entrata.
L'ingresso sembra più quello di un magazzino, piuttosto che di un locale, non fosse altro che un cartello invita i clienti a mantenere il silenzio per non disturbare i condomini delle case vicine.
Appena entrati, l'impatto è notevole.
Questo originale esercizio, infatti, è a tutti gli effetti un negozio, durante l'ora pomeridiana, dove è possibile acquistare (ma anche degustare prima) prodotti tipici, dal vino, ai biscotti, fino alle cioccolate.
La sera, poi, il locale si trasforma diventando un'enoteca con cucina.
Il menù è fisso e varia di giorno in giorno.
In base ai piatti, si può scegliere quali e quanti vini abbinare.
Veniamo fatti accomodare in un bel tavolo alto, molto spazioso.
Il titolare ci chiede se conosciamo la tipologia del locale e, alla nostra risposta negativa, ci illustra molto cortesemente come funziona il tutto.
Il menù saràcomposto da una serie di antipasti, da un primo, da due secondi e da un assaggio di dolci.
Decidiamo quindi di ordinare una bolla, un Oltrepo Pavese Brut, Pinot Nero in purezza, perfetto per cominciare.
In ordine, arrivano i seguenti antipasti:
Frittata con carciofi
Culatello, fiocco e ciccioli
Pomodori e peperoni gratin
Tonno fagioli e cipolla
Zucchini gratin
Pomodorini ripieni
Tutti ottimi e in quantità.
E' la volta del primo, che consiste in "pennoni" (delle penne grandi come paccheri) di Gragnano con pomodorini, salsiccia e peperoni. Buoni.
Prima di ricevere i secondi, cambiamo vino e ordiniamo un Langhe DOC Nebbiolo 2007 di Cordero di Montezemolo.
I secondi che ci vengono serviti sono uno stinco di maiale con patate al forno e della salsiccia con spinaci.
Molto buoni.
Si passa quindi al dolce, un bel piatto con cantucci di Pistoia, biscotti alle nocciole piemontesi e torta tenerina.
In abbinamento, un calice di buon passito.
A fine cena, vengono lasciate sul tavolo un paio di bottiglie di grappa, una di doppio malto, una di rhum domenicano e una di limoncello.
Il conto, gentilmente offerto dallo zio Max, saràdi 35 euro a persona, che sono ottimi considerando la qualitàe la quantitàdi quanto appena mangiato e bevuto.
Un gran bel posto, sicuramente da tenere presente.
4 commenti
06/04/2010
è sicuramente un posticino da tenere presente. una domanda: il vino vi è stato consigliato o l'avete scelto voi? Erano bottiglie o calici?