Recensione su Ristorante Pizzeria Alfadoro Castelfranco Emilia
visitato da Jimi-Hendrix il 05.04.2010

Su suggerimento della mamma capitiamo in questo locale di recente fondazione, non dovrebbe avere più di un anno di età; facile da trovare e con un discreto parcheggio adiacente facciamo in nostro ingresso all'interno. L'entrata è caratterizzata dalla cassa, angolo bar, postazione forno pizza e passaggio verso la cucina; in fondo l'ingresso c'è l'accesso all'unica sala dotata di tavoli e sedie per gli avventori; non è grandissima, ha una capacità di circa 35-40 coperti. Di positivo c'è che i tavoli sono a discreta distanza gli uni dagli altri. Lo stile del locale è decisamente sul moderno con dominanza di colore rosso e bianco per soffitti e pareti, quest'ultime rivestite di ceramiche completamente nere nell'ultimo metro attiguo il pavimento, questi in ceramica grigia scura. Numerosi lampadari, faretti e applique completano l'arredo “permanente”. Quello mobile, ossia i tavoli e relative sedie sono in metallo e plastica, di moderno design, anch'essi di colore nero con tovaglie e tovaglioli in colore rosso a completamento. L'effetto finale dell'insieme è gradevolissimo, mi piace l'accostamento dei colori e degli elementi d'arredo. Una volta all'interno la cameriera ci fa scegliere un tavolo, il locale è poco affollato; ci viene consegnato il menù sul quale scorgiamo discreta scelta di primi, secondi, gnocco e tigelle con relativi intingoli, pizze. Assente la carta dei vini o, se a parte, non ce l'hanno data; poco male, da bere chiediamo un un generico graspa di Castelvetro e ci portano un grasparossa “rosso fosco”, cantina Formigine pedemontana; non ci ha entusiasmato. Prendiamo anche un litro d'acqua liscia. Da mangiare ordiniamo tris di primi per due composto da maccheroni alla salsiccia, tagliatelle al ragù e tortelloni ricotta e spinaci burro e salvia: maccheroni e tagliatelle hanno in comune il ragù, sembrava la stessa cosa, con assoluta predominanza di conserva di pomodoro, pasta molto ordinaria, da dimenticare, questo duo. Tortelloni un po' meglio ma non eccezionali. Quantità ordinarie, un po' scarsa quella dei tortelloni. Di secondo prendiamo salsicce alla brace, grigliata mista e stinco di maiale: salsicce cotte non bene, bruciacchiate fuori un po' crude dentro; grigliata non eccezionale di cottura, varietà e qualità; stinco buono, morbido e gustoso; quantità un po scarse per le salsicce e per la grigliata, ordinario lo stinco. Con i secondi abbiamo preso anche un solo contorno di patate al forno, abbastanza buone, quantità ordinaria. Per concludere un sorbetto al limone e due caffè, ordinari. Servizio ordinario, senza note particolari positive o negative, e quindi più che accettabile. Tempi di attesa nella norma. Riporto le voci dello scontrino: Coperto n°3 x 1,50 = 4,50 € Vino Grasparossa = 9,00 € Acqua liscia 1 litro = 1,50 € Tris di primi n°2 x 10,00 = 20,00 € Grigliata di carne = 10,00 € Salsicce ai ferri = 7,00 € Stinco di maiale = 8,00 € Contorno di patate al forno = 3,00 € Sorbetto = 2,50 € Caffè n°2 x 1,20 = 2,40 € Totale 67,90 € In conclusione non siamo rimasti troppo contenti, quello che abbiamo mangiato non ci ha entusiasmato, specie i primi, per quantità e qualità; il conto finale tutto sommato è nella norma anche se quel graspa a 9 euro non ci sembra valga tale somma. Di positivo c'è l'ambiente, moderno e curato; il servizio è nella norma, adeguato. Per il momento non mi sento di consigliarlo, magari se avrò occasione di ulteriori visite aggiusterò il tiro. Rimangono le incognite pizza e gnocco tigelle, forse più meritevoli.. vedremo. Buono, 2 cappelli.