Recensione su Le 4 stagioni ristorante pizzeria Galeazza di Crevalcore
visitato da bicio il 11.04.2010

Recensione su
Le 4 stagioni ristorante pizzeria
Galeazza di Crevalcore

Visitato il 11.04.2010
Buono
Scritta da bicio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 15.60
Coperti: 1
4 commenti
In una casa contadina ed in zona ancora a misura d'uomo è stato ricavato questo locale. Incorniciato da un ampio parco con numerose aiuole fiorite, dona a chi arriva una sensazione di tranquillità. L'ampio portico, che d'estate si trasforma in veranda per banchetti, offre ai clienti la possibilità di una tranquilla chiacchierata dopo cena, seduti in comodissime poltroncine. All'interno gli ambienti rustici del piano terra, ma finemente arredati con mobili d'epoca, completano il senso di benessere. Si può cenare a lume di candela nella sala rossa, molto intima e suggestiva. Altre piccole sale le fanno da cornice. Al piano superiore un ampio ed arioso salone con grandi vetrate luminose e colonne in pietra a vista, per cene e ricevimenti. Dopo anni di assenza, trasportati dai ricordi di una pizza superbuona, decidiamo di ritentare l'avventura; le ultime incursioni pizzaiole domenicali hanno lasciato nella nostra mente ricordi di attese interminabili. È loro abitudine chiedere il nome e in quanti si è. Poco dopo o appena si libera un tavolo si viene accompagnati al posto dal caposala. Così è ancora e dopo qualche minuto di attesa veniamo accompagnati al nostro tavolo. Ordiniamo ad una ragazza, che non rivedremo per tutta la serata, una rustica, speck rucola e scaglie di grana e una dell'orto ( ortolana o alle verdure), una birra media, un quarto di vino e acqua. Non c'è il pienone, l'orario è più da colazione che da cena, ma dopo 30 minuti ancora niente. Ecco che sta per scattare la Mariuzzite, che sarebbe il morbo di insopportazione alle lungaggini immotivate. La fronte si corruga, il sopraciglio sx si alza, il dx si abbassa, e lo sguardo si incupisce. Alla vista di questa metamorfosi un cameriere si prodiga in un tentativo ardito di abbonimento: “le vostre pizze sono state infornate”. Quanto ci vuole per cuocere una pizza? Non saprei, ma dopo altri 10 minuti, e diventano 40, arrivano le pizze. Amarissima sorpresa: la rustica altro non era che un gnocchino tondo con mozzarella e pomodoro, con speck, assai poco speck…. rucola e scaglie di parmigiano appoggiate sopra e quasi fredda, non meglio quella dell'orto, appena tiepida. Per la prima, probabilmente la colpa dello speck all'uscita è stata mia, non lo avevo richiesto, ma altre volte in altre pizzerie, speck all'ingresso il resto dopo la cottura. Ma che fosse appena tiepida non lo sopporto, vuol dire che è rimasta ferma sul piatto troppo tempo prima di portarla al tavolo. A me la pizza piace caldissima, preferisco soffiarci sopra. Devo però dire che la bontà e la leggerezza del gnocco ha ripagato in parte la delusione di non aver ritrovato l'ottima pizza che ricordavamo, ma non la snervante attesa. Pensavamo che dopo anni fossero migliorati i tempi domenicali, purtroppo così non è stato. Riproveremo in un giorno qualsiasi all'inizio della settimana. Ma nonostante questo mi sento di consigliarlo, e se non si vuole essere colpiti dal morbo, basta saltare la domenica. Davvero una bella location e, sempre che la cucina sia rimasta uguale, ottimo ristorante. Concludiamo la cena con un sorbetto e un limoncino spendendo 31,20 non arrotondati, :( e quì i cappellini da tre diventano due.

4 commenti

joy
25/04/2010
Mariuzzite a parte, mi sa che non stai tanto bene..... Un quartino di vino !!!!! Va bè che sabato vuoi fare bella figura, e non ne hai bisogno, almeno con me e con zio, puoi pedalare con una gamba sola ;) :)
bicio
25/04/2010
non ho ancora deciso se stare davanti o dietro a tutti. :) Farò la biciscopa :) :)
joy
25/04/2010
Ti conviene a stare davanti a tagliare l'aria, dietro ci stiamo io e zio a tagliare del salame :) :)
bicio
25/04/2010
non penserete che vi lasci da soli. :-)
[wpuf_form id="14284"]