Recensione su Il ponentino Roma
visitato da g.falconline il 19.04.2010

Recensione su
Il ponentino
Roma

Visitato il 19.04.2010
Consigliatissimo!!
Scritta da g.falconline
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 23.50
Coperti: 1
14 commenti
"Questa recensione è dedicata a Silli, al suo progetto, che è più di un desiderio, di vedere Roma per la prima volta" Roma è le mille chiese di Roma: piccole, grandi, maestose, che non finiscono mai. Roma è le mille piazze di Roma: squadrate, tonde, irregolari, dove l'anima prende vita nei rivoli delle sue mille fontane d'arte, in altrettante esistenze da raccontare. Roma è i mille giardini delle terrazze di Roma, nascosti tra i tetti per la gioia di un pensiero rapito al ricordo dei tanti film che li hanno resi ancor più un sogno, angolo di pace dove tutto intorno è vita eterna. Roma è il Tevere di Roma, che passa lento salutando le tante vite diverse affacciate sul pedonale Ponte Sisto, turisti pronti a perdersi nella storia che li circonda, non sempre consapevoli testimoni di tanto miracolo, eppure felici come finalmente a casa. Roma è le luci di notte dei locali e dei bar di Campo dei Fiori, che rubano la piazza ai banchetti del mercato appena fa buio, mentre il mio conterraneo Giordano Bruno, finalmente in pace, protegge la libertà degli artisti di strada, scelta per una melodia che emoziona anche perché non attesa. La nostra Roma, di questo Aprile, è la luce immaginata dagli occhi del Caravaggio e quasi diventata materia, ad illuminare il Quirinale; i Musei Capitolini al Campidoglio, affacciati sui Fori Imperiali, e puoi solo trattenere il respiro. La nostra Roma, di questa primavera incerta, è i Musei Vaticani, sempre pronti a ricordare che Roma è Roma, che non dà tregua allo stupore con la sua bellezza, con la sua cultura ineguagliabile, perchè il verde è della natura che si fa improvvisamente spazio, e non di improbabili cravatte e fazzoletti nel taschino. La nostra Roma per una notte è anche il rosso e il giallo della Roma in campo, sciarpe e bandiere in stradine strette ancor più antiche, a rinnovare un amore e una gioia per un derby infinito, condito di battute dialettali sull'uscio dei negozi il lunedì mattina. La nostra Roma è la magia dei mille gradini fioriti, che da Piazza di Spagna aprono le porte di Trinità dei Monti. Abbiamo ancora impressa nell'animo tanta bellezza quando, stanchi per un infinito nuovo peregrinare, decidiamo che il labirinto dei vicoli di Trastevere è la giusta meta per continuare il tanto atteso viaggio, che stavolta apre la porta ai sapori decisi e genuini della cucina romana. In pochi passi, ospiti di un monolocale in Via dei Cappellari, siamo in Campo dei Fiori, percorriamo via dei Giubbonari ed in breve, voltando a destra, raggiungiamo Ponte Garibaldi. L'isola Tiberina ci osserva da vicino mentre, immobili per l'emozione, guardiamo un tramonto che all'azzurro residuo del cielo sovrappone in lontananza strati di rosso variabile, per il bel tempo che sempre si spera e Roma raramente tradisce. Poco dopo, all'angolo tra Vicolo del Buco e Piazza del Drago, entriamo in questa tipica trattoria trasteverina. Ci accoglie una sala piuttosto ampia, piena di tavolini di legno piuttosto stretti, più di quelli auspicabili per stare veramente comodi, ma allora non saremmo in una tipica Osteria romana. Coperto alla buona, di tipo turistico, ma a noi va bene così, stanchi come siamo ci sembra un comodo divano! E' presto, abbiamo prenotato per le 20.00 e manca ancora mezz'ora ma, come il ristoratore che ci accoglie gentilissimo, ignoriamo il dettaglio. E' lunedì sera, ancora pochi avventori, che col passare del tempo aumentano pur senza riempire il locale. Un solerte giovane cameriere ci porta del pane a fette. Ordiniamo acqua liscia e ½ di vino rosso in caraffa, che risulta gradevole e discretamente robusto, ma avrei preferito a temperatura più bassa di qualche grado. Partiamo con una porzione in due di fritto misto della casa, un antipasto che comprendeva due fiori di zucca ripieni di mozzarella ed acciughe, un manipolo di olive ascolane e due consistenti supplì di riso. Tutto caldo e gustoso, con una nota di eccellenza per i fiori di zucca. La fame non aveva bisogno di essere stuzzicata e così, dopo questo inizio, anche due leoni si sarebbero fatti da parte di fronte al nostro appetito… :) I primi piatti di Roma non hanno pari per me, gustosi, fantasiosi… unici!! Ma non c'è limite al limite, perché i camerieri ci “stendono” portando in giro piatti con porzioni enormi di pasta, e ci sentiamo come Sordi in un Americano a Roma: « Maccarone, m'hai provocato e io ti distruggo adesso, maccarone! Io me te magno, ahmm! » Andiamo così dritti nel cuore della tradizione: Mira sceglie i tonnarelli cacio e pepe, mentre io i famosi e mai domi bucatini alla amatriciana. Ecco finalmente arrivare i nostri due piatti formato Cimone… :) Buonissimi! Fantasticamente cremosi i tonnarelli, che assaggio mentre l'imponente quantità di bucatini mi sfida fumante. Ed ecco giunto il loro turno, conditi in abbondanza con gustoso pomodoro e guanciale carnoso e profumato, e per la mia gioia sembra non abbiano mai fine. Si passa ai secondi, con Broccoli romani e salsiccia per me e carciofo alla giudia per Mira, ormai sazia. Buono e ben preparato il mio piatto, con la verdura opportunamente saltata in aglio e olio. Squisito il carciofone di Mira, croccante ed aperto come una rosa proprio come la ricetta ebraica prescrive. Le massaie Ebree utilizzando la "mammola" romana, carciofo tipico del Lazio, preparavano questo piatto semplice ma gustoso in particolar modo nel periodo del Kippur: non si poteva pensare a Roma senza un omaggio alla sua storica ed ancora profonda identità ebraica. Non c'è spazio per altro, e così chiediamo il conto: 47,00 euro in tutto, incredibilmente buono per la qualità e la quantità del cibo proposto da un servizio cordiale e sollecito. Usciamo camminando soddisfatti, come più non si potrebbe essere, per la cena e le giornata trascorsa in questa città unica e meravigliosa. Torniamo verso il Tevere per guadagnare Campo dei Fiori, ed immergerci nella sua intensa vita notturna a due passi dalla nostra dimora. Il semaforo è verde per noi pedoni, ma ci fermiamo appena in tempo alla vista di un breve corteo di auto blu e moto lampeggianti che sfrecciano incuranti di noi mortali. Roma purtroppo è anche la presenza mai discreta delle forze dell'ordine, pronte a fermare il traffico con sirene e fischietti per segnare la differenza tra noi sudditi e i tanti divi della politica, potenti perché iscritti ai libri paga di chi è ancora più potente, e non si vergogna nemmeno perché mai si accontenta. Riprendiamo il tragitto e guardiamo, senza troppe speranze, vecchie sezioni di partiti che più non sono, per bandiere e passioni che ancora ricordavano le tragedie della guerra, e la politica era ancora degli onesti che ridavano la vita alla nostra patria, allora ancora cosapevole di essere stata profondamente ferita.

14 commenti

Reginalulu
01/05/2010
Siamo qui io e Selvaggia in un giardino di Modena, ma i nostri pensieri e i nostri cuori (e i nostri appetiti!!!) sono stati trasportati a Roma dalla melodia delle tue parole. E allora sbirciamo su Campo dei Fiori con molta emozione.....
Pagnota
01/05/2010
Eh già, Roma è Roma.. ed anche un pezzo della mia vita (un anno esatto per la precisione), conosco bene i posti descritti alla perfezione dal maestro e li ricordo sempre con un pò di nostalgia. p.s: con le auto blu, anche allora, era la stessa scena.
evina
01/05/2010
grande g.falconline !!! come sempre hai saputo comunicare emozioni e sensazioni ( ed anche qualche amarezza condivisa :( ) della vostra esperienza romana.
corpicino
02/05/2010
Grande Falcon mi sembrava di essere li con te...Roma e'Roma e voi nun siete un c...!!!..eh..eh
Silli
02/05/2010
Grazie infinite Falcon...ancora una volta sei riuscito a commuovermi...(lo giuro!) non bastano i grazie da qui a Roma :) questa è poesia, come tante esperienze che hai descritto. Dedicata a me!!:) mi riempie di emozione, ne sono veramente onorata e sei riuscito a farmi vivere quello che ancora non conosco... Leggendo mi sembra anche di vedervi :) sono strafelicissima per voi della bella, seppur breve, vacanza! Sei una persona speciale grazie di cuore, un abbraccio grande a te e Mira :) p.s. i fiori di zucca, i carciofi alla giudia....pancia mia fatti capanna!!! andrò sicuramente :)
gi
02/05/2010
Che meraviglia, carissimo! Non mi vien mai facile commentare le tue parole, in cui vedo il meglio degli autori di musica, parole e immagini che ho amato di piu'. Una recensione, come sempre, piena di emozioni ed emozionante, che ci rende partecipi in prima persona della vostra bella esperienza, e soprattutto della vostra splendida visione delle cose. Come i tuoi bucatini, anche la tua recensione, per la mia gioia, sembrava non finire mai, e allo stesso tempo avrei voluto continuare a leggerla pe molte altre pagine ancora :) Posso dirti solo GRAZIE ! :)
Lucy...ah
02/05/2010
....bellissima e poetica la tua descrizione di Roma, Falcon, mi viene la nostalgia !!
carolingio
02/05/2010
Li mortacci... Gianfranco, bellissima, proprio una poesia questa recensione! :)
furzeina
02/05/2010
Anvedi che recensione!!!Er maestro nun se smentisce!L'ho divorata senza fretta,assaporandomi ogni passaggio! Ho un debole per la cucina romana,mia nonna(che qualche giorno fa avrebbe compiuto 100 primavere)era della provincia di Latina;e utilizzo quotidianamente una vecchissima pentola d'alluminio appartenuta a lei.Non ho idea di quanti intingoli,succulenti sughetti abbia cucinato.Spero ne farà ancora altrettanti in futuro;sigh!,anche lei sente il peso degli anni. Un salutone!! :) :)
Reginalulu
02/05/2010
Mi permetto di scrivere un altro commento perchè l'ho letta e riletta, assaporandone ogni parola e gustandola fino in fondo. Le tue parole, carissimo Gianfranco, mi son scivolate nel cuore e l'han guarito. La bellezza delle luci di Roma, la fotografia che si è formata nella mia mente di te e Mira stanchi ma felici nella Città Eterna, la poesia delle tue parole mi hanno cullato e portato la speranza di un altro futuro. E questo per me, è già felicità immensa. Grazie
g.falconline
03/05/2010
@ Reginalulu: Carissima, attribuisci alla mia recensione facoltà troppo importanti... ma se tu le avverti dentro di te come tali, ed in positivo per il tuo animo, non posso che esserne felice. :) @ Pagnota: sono felice che tu abbia riconosciuto nella Roma da me rappresentata anche una parte dei tuoi ricordi. Nella prima metà degli anni '70 ho avuto a Roma lunghe e frequenti permanenze. Hai ragione, anche allora vi erano le auto blu, ma forse diversi erano i personaggi che le occupavano, e ti dirò che in questa breve settimana trascorsa, di episodi come quelli che ho raccontato ce ne sono stati tantissimi. @ evina: sono contento di sapere che siamo in sintonia, oltre che da un punto di vista gastronomico, anche su altri aspetti della vita che ci circonda, tanto diversa da quella che vorremmo... :( @ corpicino: A quando un'altra gita antidieta insieme? :) @ silli: come ho avuto modo di dirti, sono le cose che danno ragione e ragioni al tuo desiderio di vedere Roma per la prima volta, che hanno dato forza al mio desiderio di fotografare Roma attraverso le parole. @ caro gi, sono io che ti ringrazio, e resto sempre meravigliato dall'enorme quantità di cose che ci accomunano. Due sono le soluzioni possibili. 1) Ho dieci anni di meno e non me ne sono accorto! :) :) 2) Hai dieci anni di più e nessuno ha il coraggio di dirtelo! :) :) :) @ Lucy...ah: hai proprio ragione... ho anche io già nostalgia! :) @ carolingio: carissimo Carlo, ti ringrazio per aver apprezzato il mio tentativo di superare il limite delle parole nel rappresentare le emozioni... ti dirò che sono stato di recente in gita a Padova e ho navigato nei suoi canali, raggiungendo, tra gli altri, il castello di Cataio e Arquà Petrarca... ma cosa non è l'Italia!! :) :) @: Caro furzeina, che bella deve essere la tua pentola! Chissà se potesse parlare quante cose avrebbe da raccontare... compreso del bellissimo amore speciale che porti alla tua nonna. Proprio un bel modo per averla ancora con te! Grazie di cuore per la vostra pienamente ricambiata stima ed amicizia.
brunella
03/05/2010
Caro Gianfranco, ancora una volta , lasci senza parole....le tue non sono recensioni , ma poesie infinite che scaldano il cuore e l'anima di chi le legge. Grazie Grazie Grazie PS: GRAZIE A TE E MIRA DI ESSERCI AMICI. GRAZIE
corpicino
03/05/2010
Caro Falcon maggio mi sembra un mese propizio..:-)
golosona
04/05/2010
Non ho parole per descrivere quanto sia bella e quanto mi sia piaciuta la tua recensione, carissimo Gianfranco! Posso solo dirti che amo Roma, la sua storia, la sua arte, e che leggendo le tue parole mi è sembrato di tornare alle mie tante vacanze trascorse nella città eterna! Grazie.
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