Imperdibile!!! Scritta da
golosona Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
35.00 Coperti:
1 17 commenti La vita riserva a ognuno di noi molte difficoltà, spesso dolori ma anche tante, piccole gioie.
A seconda degli occhi di chi guarda, queste gioie le puoi trovare nello sguardo della persona amata, nel sorriso del tuo bambino, nell'osservare le meraviglie della natura, dal semplice sbocciare di un fiore allo spettacolo meraviglioso di un tramonto infuocato sul mare… Le puoi trovare, a seconda dei tuoi interessi e di ciò che ti fa palpitare il cuore, in una carezza, in una passeggiata mano nella mano col proprio amore, in un libro coinvolgente, in un'opera d'arte o più prosaicamente, perché no, in un vestito nuovo, nell'oggetto che desideravi da tempo e che ti sei donato e in una cena particolarmente riuscita.
Io ogni tanto riesco a godere di queste piccole, ma significative gioie, e ieri sera ho goduto di una di esse, grazie alla bella sorpresa fattami da mio marito.
E' da quasi un anno che non torno all'Antica Moka e il fatto di tornarci solo ora non è un caso. Innanzitutto il ristorante aderisce alla bella iniziativa dei giovedì gastronomici, e questo vuol dire godere del bellissimo ambiente, dell'ottimo servizio e dei cibi squisiti, che in altri momenti sono proibiti ai più, finalmente a prezzi più che ragionevoli! In secondo luogo, la mia dolce metàsa che desidero tornare in questo bel posto, e visto che tra pochi giorni è il mio compleanno (taccio l'età, è meglio :-) ) mi fa una bella sorpresa e prenota una romantica e intima cenetta per giovedì 6 maggio. Il mio compleanno è il 10, quindi un lunedì quando quasi tutti i ristoranti sono chiusi, quindi ben venga l'iniziativa dei giovedì gastronomici e il ritorno all'Antica Moka! Graditissima sorpresa, un grazie al mio amore che ha sempre pensieri carini per me :-)
Troviamo facilmente il locale, che si è un poco spostato rispetto alla volta scorsa, come ci avevano avvertito; è sempre sulla via Emilia, ma dall'altra parte, tra gli altrettanto celebri Quercia di rosa e Vinicio. Si sono trasferiti lì da settembre, finalmente “sganciati” dall'albergo rimasto dov'era, in una sede tutta loro; l'attuale ristorante è in un edificio rosso, che una volta era una scuola, opportunamente restaurato, con intorno un piccolo parcheggio e tanto verde visto che sul retro si affaccia sulla campagna. Niente rumori né caos dunque, nonostante si trovi lungo la trafficatissima via Emilia, ma tanta tranquillità.
Parcheggiamo, saliamo i pochi gradini dell'ingresso e subito un signore ci apre la porta. Oltre la soglia, vi è un ampio corridoio, ammobiliato con la scrivania per i “conti” finali e culminante in una comoda scala che porta sia ai piani superiori che ai sotterranei.
Sulla sinistra rispetto alla porta, vedo un salone non enorme dove passeremo la serata, oltre questo salone vi è un altro atrio che porta alle scale e alla cucina. In fondo, separate da tende, ci sono le porte dei bagni. Noto il grazioso particolare: per distinguere i bagni delle signore da quelli dei signori hanno agganciato alla maniglia un nastrino rosa e uno azzurro :-) I bagni sono abbastanza ampi, curati e pulitissimi.
Tutto è molto bello, dai pavimenti in cotto ai soffitti in legno; dai quadri appesi a pareti tinte di giallo “spatolato” ai tendaggi in tessuto marrone iridescente che coprono le ampie finestre; dai mobili presenti in sala, quali una credenza antica in legno o una vetrina dove fanno mostra di sé distillati e amari vari, alle comode poltroncine e ai tavoli, rigorosamente tondi, ampi e apparecchiati con raffinata eleganza. Ecco, eleganza è la parola chiave di questo ambiente, ma si tratta di un'eleganza sobria, come piace a me, nulla di sfacciato!
Una nota di colore, tra il candore delle tovaglie, la dàil grande grammofono antico e rosso che troneggia in mezzo alla sala :-)
Scusate la lunga descrizione, ma il locale merita davvero! Torniamo a ieri sera. Innanzitutto, quando entriamo veniamo subito accolti da più camerieri, tutti vestiti di scuro, impeccabili e sorridenti. Uno, come dicevo, ci apre la porta, un altro ci sfila le giacche per portarle nell'apposito guardaroba; a dirigere il tutto, il gestore/proprietario, incredibile considerato che ci ha visti una volta sola e un anno prima, ci accoglie con un grandissimo sorriso, una calda stretta di mano e si dichiara felicissimo di RIVEDERCI! Questa sì che è una bella accoglienza. Dopo averci salutati con sincera gioia, ci accompagna al nostro tavolo, si intrattiene a parlare un poco con noi e poi ci lascia nelle abili mani di coloro che ci serviranno per tutta la sera: l'addetto ai vini, cordiale e preparatissimo; il cameriere orientale e una cameriera giovanissima ma non meno professionale degli altri. Tutti gentili, attenti, pronti a intervenire al minimo cenno o semplicemente a riempirti il bicchiere ogni volta che è vuoto.
Ci raggiunge al tavolo anche la cuoca, un donnone affabile e gioioso; anche lei si ricorda di noi ed è felice di rivederci; anche lei si intrattiene a parlare con noi, sia prima che al termine della cena e il suo entusiasmo, la sua passione sono addirittura commoventi!
Finito l'andirivieni di persone, ci accingiamo a leggere i menù. C'è quello “classico”, per me senza prezzi ;) , c'è quello dei giovedì gastronomici e c'è il libro (è proprio un grosso volume) dei vini.
Mauro fa in tempo a leggere alcuni piatti e i loro prezzi, accipicchia! Qui un piatto di tortellini ad esempio costa 18 euro, un antipasto “normale” 15 euro o più, mentre i secondi partono dai 25 euro. Capisco però il motivo, vista la cura nel preparare e presentare i piatti, visto il personale presente e altamente specializzato e vista l'argenteria utilizzata! Basti pensare che tutte le posate presenti al tavolo sono in argento e vengono cambiate a ogni pasto anche se non utilizzate. Per non parlare della porcellana candida, dei calici e dell'atmosfera fiabesca. Tutto per dire che chi può permetterselo fa bene ad andare, secondo me, tutte le volte che vuole; chi non può, almeno una volta dovrebbe provarlo per vivere per una sera in un'atmosfera da sogno…. Oppure può provarlo attraverso i giovedì gastronomici, come facciamo noi, e vi assicuro che non si è penalizzati in nulla! I piatti sono comunque eccellenti e siamo stati trattati “coi guanti bianchi” al pari di chi (e ieri sera ce n'erano) ordinavano alla carta. Meglio di così :-)
Mi sono dilungata di nuovo, scusate, ma mi lascio trascinare dall'emozione, mentre scrivo rivivo la bellissima serata di ieri! Dunque, una volta accomodata, poso la borsetta sull'apposito appoggia-borse che stavolta non mi frega, contrariamente alla volta precedente :-) e ordiniamo da bere una bottiglia di acqua frizzante. Vai con le danze!
Un solerte cameriere ci accende la candela, presente su ogni tavolo, un altro ci porta l'acqua e un vassoio nero su cui sono adagiati panini piccoli di vario tipo. Un cappello in più lo dovrei dare anche solo per il pane! Non solo la cameriera, appena si accorge che lo abbiamo quasi terminato, ce ne porta dell'altro senza aspettare richieste da parte nostra (qui le richieste le prevengono come per magia), ma il pane in questione, fatto in casa, è ottimo, uno dei migliori mai mangiati in vita mia! Avrei potuto sfamarmi con quello :-) Come se non bastasse, insieme al pane ci servono in un piattino a testa un filo di ottimo olio di oliva toscano.
L'addetto ai vini ci offre l'aperitivo previsto: un Grasparossa Brut Rosè. Lo assaggio, non me ne intendo ma è delizioso, tanto che decido di continuare con questo vino! Il cameriere, gentilmente, mi riempiràil bicchiere tre volte e me ne avrebbe offerto ancora se non l'avessi fermato, e tutto senza mettermelo in conto, come se avessi bevuto acqua al posto di questo nettare… Un gesto premuroso e graditissimo!
Prima del menù vero e proprio, c'è l'entree, ovvero un assaggino di risotto allo zafferano con cappesante, pomodoro e grana. Molto buono, peccato l'esigua quantità, ma visto che non era previsto, troppa grazia averlo assaggiato!
Il menù vero e proprio consiste in:
Antipasto
Crema cotta al parmigiano con fragole, pancetta croccante e aceto balsamico: in una ciotola una crema calda, densa e squisita, tra l'altro saziante, in cui sono adagiate fragole fresche, pancetta e un ciuffetto di profumatissima menta; un cameriere vi aggiunge al momento, in modo da farci assaporare odore e sapore in pieno, l'aceto balsamico tradizionale; ne risulta un antipasto originale e molto gradito sia da me che dal mio consorte VOTO 10
Primo
Passatelli con piselli freschi, olio alla menta e pecorino del Cimone: buonissimi e corposi i passatelli, delicato e insolito l'abbinamento, di solito a me questo piatto non dice molto e invece l'ho apprezzato tantissimo; inutile dire che gli ingredienti usati sono, o sembravano, di prima qualitàVOTO 9 e mezzo
Secondo
Rotolo di coniglio alle erbette con pomodorini passiti e olive: due grossi rotoli di coniglio, tenerissimo, ben cotto, guarnito con patate al forno, piccoli pomodori caldi e olive, tutto fresco e buonissimo; l'unica pecca, se si vuole esser pignoli, è che era un poco grasso, nel senso che il grasso l'ho visto all'interno e la cosa è forse voluta per dar maggior morbidezza VOTO 9
Dolce
Prima del dolce finale, un altro omaggio: una ciotolina contenente sorbetto di ananas, delicato, digestivo, freschissimo, sembrava di mordere una fetta di ananas maturo e dolce il giusto.
Semifreddo di zuppa inglese: apoteosi del gusto e lo dice una che non annovera fra i suoi dolci preferiti la zuppa inglese! In un piatto splendidamente decorato con una rete di zucchero caramellato, da me ovviamente divorata, un tortino semifreddo in tre strati: cioccolato, amarena e una crema secondo me mista tra vaniglia e zabaione. Buonissimo. Accanto, una salsina color albicocca dall'inconfondibile gusto dell'achermes per non far mancare niente a questo dolce. VOTO 10
Dopo una siffatta cena, non può mancare il caffé, compreso nel menù. Con il caffé, buono, il cameriere ci porta un assortimento di bustine di zucchero, da quello classico a quello di canna a quello aromatizzato al cacao e alla sambuca, che bella idea…. E dulcis in fundo, un'alzatina con piccola pasticceria. Ormai sono sazia anzi di più, ma non resisto, perché ogni boccone è una piccola bontà.
Preciso che le porzioni sono sempre state non abbondanti ma giuste, quindi non troppo striminzite, e che siamo arrivati alla fine a fatica, in quanto pienissimi, spinti dalla curiositàdi provare piatti nuovi e sempre buonissimi. Il tutto per 35 euro a testa, che in confronto alla spesa normale di questo locale, che a occhio e croce si aggira sui 100 euro a persona per una cena completa ma senza vino, è un prezzo ottimo! Inserisco dunque quanto ho pagato nel box grigio ma avviso che è il risultato di una cena particolare, la media sarebbe molto più alta.
Al momento dei saluti, il proprietario ci chiede se vogliamo visitare tutto il ristorante, è orgoglioso di presentarci la nuova sede, ve l'ho detto che ci tratta come fossimo clienti di vecchia data. Accettiamo volentieri e lo seguiamo prima nelle cantine, ampie e fornitissime, poi ai piani superiori dove ci mostra due sale. Qui vengono predisposte le tavolate numerose, in modo che tutti i clienti si trovino a proprio agio. Da qui ci fa notare il soppalco dove allestiràla dispensa dell'aceto balsamico che producono loro in un'apposita e grande acetaia situata però altrove.
Soddisfatti della visita e in particolare della cena (tutto è filato liscio, perfino i tempi di attesa tra una portata e l'altra sono decisamente migliorati rispetto alla volta precedente) salutiamo e usciamo “a riveder le stelle”.
Consiglio di andarci, se si vuole mangiare bene piatti della tradizione rivisitati con fantasia e ben presentati, in un'atmosfera rilassata, serviti di tutto punto, magari per una ricorrenza, un'occasione speciale… o quando “lui” vuole fare una bella sorpresa alla propria dama, che qui si sente una principessa! Successo garantito ;)
Io almeno ho gradito molto la bella sorpresa per il mio compleanno e assegno 5 cappelli stra-meritati solo perché non ne posso dar di più. Mi auguro di tornare, se non potrò prima, sicuramente mi rivedranno ai prossimi giovedì gastronomici :-)
Come dicevo all'inizio, la vita è fatta di molti dolori e di piccole gioie. Com' è bello poter assaporare di tanto in tanto la gioia.
17 commenti
07/05/2010
mamma mia che bella recensione! Golosona, credo che tu abbia superato te stessa, se possibile. Mi è sembrato di essere con voi a cena, davvero emozionante. Bravo anche a Mauro che ti ha fatto una bellissima e romantica sorpresa in questo posto favoloso! :)